Campioni d’Italia in finale: Venezia batte a Milano 67-63 dopo una partita con percentuali da horror (4/27 da tre per i lombardi), rispettando il piano partita di De Raffaele e sfruttando le triple di uno straordinario De Nicolao: 4/5 dall’arco, l’ultima nei minuti conclusivi.  Nell’atto finale delle Final Eight 2020 affronterà Brindisi.

Sergio Rodriguez (AX Armani Exchange Olimpia Milano)

La cronaca

Il match è ruvido fin dai primi istanti, con la lotta serrata tra Tarczewski e Watt, che inizialmente vede il primo, insieme a Scola, protagonista in positivo. Venezia si affida al bricolage, con una tripla di tabella di Mazzola, mentre il maestro argentino firma il +6: 13-7. De Raffaele è costretto a mandare dentro Daye e Vidmar prima del solito, ma Milano allunga con i liberi di Nedovic, la Reyer non trova più il canestro, prova a difendere a zona ma Nedovic la punisce con un una tripla: 19-7. Stoppatone di Biligha su Watt, Cincia risponde alla tripla di Filloy, ma è Bramos a trovare la bomba del -7: 22-15 dopo il primo quarto.

Milano continua il dominio al rimbalzo (26-19 all’intervallo), spara troppo da 3 e deve affidarsi di nuovo a Scola e alla saggezza di Rodriguez per l’allungo: 26-17. Watt entra in ritmo, De Nicolao trova il -5 dall’arco, Chappell in contropiede risponde al Chacho e Venezia è lì, ancora in partita, nonostante un opaco Austin Daye che De Raffaele richiama per due volte in panchina. E gli fa bene: al ritorno in campo l’ala trova subito un gioco da tre punti, e riporta i suoi a contatto: 31-29  per Olimpia a metà gara. Percentuali da partita al Taliercio: Venezia ha tirato meglio da tre (4/10 contro il 2/10 di Milano), ma peggio da due (7/17 contro il 10/21 dei Lombardi).

All’inizio del terzo quarto Michel Watt continua la sua risalita e trova il pareggio appoggiando al tabellone dalla media. Il sorpasso è dietro l’angolo: lo firma Bramos con la solita tripla dall’angolo. La partita si scioglie, la coppia Scola-Tarczewski punge sotto canestro, ma Venezia trova il +4 con una prodezza di De Nicolao e una schiacciata di Watt. Tripla di Micov, perla di Daye, che poi è libero per la tripla del più 7: 40-47! Messina cambia l’intero quintetto, ma Nedovic continua la serataccia da 3 e Tonut ne approfitta per il più 9. Il Chacho non fa meglio: palla persa e nuovo contropiede del triestino per 41-51. Un antisportivo di Daye aiuta l’Olimpia, ma De Nicolao infila la terza tripla (su tre) della sua partita: 44-54 alla fine del terzo quarto, per Venezia un parziale di 25-13.

Ci vuole un tiro comodo di Micov per sbloccare Milano (47-54) all’inizio dell’ultimo quarto, con Rodriguez che sbatte contro il muro Vilmar-Watt e lascia spazio a Cinciarini. Nedovic segna i liberi del -4 (50-54), Stone lo stoppa nell’azione successiva, Milano continua la serata nera da tre (3/23), Daye segna i primi punti di Venezia dopo 6’. Risponde Scola, Daye commette il suo quarto fallo e manda Milano in bonus, Micov segna il punto del -2 (56-58). Rodriguez risponde a Bramos dall’arco, ma De Nicolao firma con la quarta bomba il +5 (59-64) e Micov fa un clamoroso 0/2 dalla lunetta. Canestro di Rodriguez, poi Bramos di esperienza si conquista tre tiri liberi: 0/3 clamoroso, rimbalzo di Watt con Milano che resta a guardare e di nuovo +5! Venezia è in finale dopo una partita brutta, di quelle che solo la Reyer sa vincere: 63-67.

L’intervista a De Nicolao a fine partita

Nicola Accardo (a Pesaro)