Vanoli Cremona:

D.Johnson-Odom 8. Il borseggiamento ai danni della fidanzata in quel di Milano è stato come commettere un crimine contro l’umanità: cattivo, spregiudicato, terrificante, incubo della difesa toscana ed opprimente ombra di McGee, ne mette 34 con 40 di valutazione e 8 falli subiti. Dal cecchino di American Sniper alla veemenza di John Rambo i paragoni si sprecano per uno che sa cosa vuol dire dare tutto, sia in difesa sia in attacco. E quella fascetta intorno al capo… “Black Rambo”.

Johnson-Odom in maglia Sassari (Foto Caruso 2016)

D.Diener 7,5. Terminale della maggior parte delle azioni biancoblu, catalizza un 6/10 al tiro con il 71% dalla media distanza per un totale di 17 punti in 21 minuti di gioco. Statistiche a parte dimostra esperienza, manualità e un ritmo partita sempre più acquisito. Un Habitué.

K.Martin 7. Niente fulmini e saette ma moltissimo lavoro sporco e dietro le quinte della vittoria biancoblu. Egregio lavoro in chiave difensiva assieme a DJO con 5 palle recuperate e 6 rimbalzi; non si vedrà molto (solo 6 punti su 6 tentativi) ma si fa sentire eccome. Sicario.

M.Ruzzier 6,5. Parte in quintetto e fa subito bene: recupera, assiste e segna. In avvio propizia molte delle azioni biancoblu contribuendo al nutrimento del bottino di DJO e sfruttando efficacemente ogni minuto concessogli sul parquet. Termina con 8 punti, 4 assist e molta fantasia. Believer.

G.Ricci 6,5. Lotta e si affanna come suo solito per il bene della squadra. Pur non tirando bene (4/12) rischia di finire in doppia doppia, visti i 7 punti e gli 8 rimbalzi che denotano tutta la dedizione alla solidità difensiva e alla ricerca di movimenti invitanti all’interno del pitturato. Miracle Worker.

H.Sims 6. Quando giocava nei 76Sixers a Philadelphia faceva scintille sotto canestro ma quella era l’NBA, niente a che vedere col nostro campionato. Segna poco (6 punti da un 3/7) e funziona poco a rimbalzo; deve necessariamente calarsi appieno nella mentalità del campionato italiano: più solidità e meno impalpabilità ma la qualità c’è, basterebbe sguinzagliarla. Too Soft.

T.Diener 6. Torna a segnare in una competizione ufficiale dopo 3 anni di inattività nei quali si è dedicato al ruolo di head coach all’università di Marquette. Non a caso i primi due punti della sua gara arrivano con una penetrazione tipica di un allenatore che insegna come portare a spasso l’avversario nei tre passi antecendenti al ferro.

G.Gazzotti 6. Fa semplicemente il suo lavoro ridando fiato alla squadra. Gradevole il filtrante a fine terzo quarto per Drake Diener e i movimenti di interdizione: tanta sostanza per una rotazione consistente.

L.Milbourne 5,5. In convalescenza dopo la fastidiosa lombalgia che lo ha accompagnato per tutta settimana, parte in quintetto senza la giusta convinzione. Rappresenta forse la nota più negativa dei biancoblu  con 6 punti, 4 falli e 3 perse alternando buone giocate ad altre più lente e scarse nella lucidità. Ondivago

M.Portannese S.V. Sacchetti decide di non schierarlo complice la super gara di DJO.

 

The Flexx Pistoia: 

Bond 7. La nota più positiva del pentagramma di coach Esposito per la grande presenza vicino a canestro che gli valgono un totale di 10 rimbalzi di cui 7 difensivi. Raggiunge la doppia doppia grazie al 64 % al tiro con 23 punti personali ma, nonostante il basket sia uno sport di squadra, questa volta l’agente speciale non riesce a inibire il nemico. 007 alternativo.

Kennedy 6 In gruppo solo da venerdì per problemi alla caviglia, dipinge una doppia doppia (12 punti e 10 rimbalzi) arricchita da una buona visione di gioco ma spesso influenzata da errori banali e da mancanza di lucidità, vedi le 5 palle perse. Ingenuo e grintoso.

McGee 5/6. Rientrato in gruppo solo venerdì, lotta tutto il tempo nel tentativo di disinnescare le trappole difensive di Martin e Johnson-Odom. Trova difficilmente la via del canestro con un 4/11 che gli valgono 9 punti amareggiati da 4 palle perse, ma in fin dei conti il fagotto dell’intera squadra lo porta lui. Contro i mulini a vento.

Moore 5,5. Inizia male, sembra scuotersi con la prima bomba del match ma la sua gara è altalenante. Non è proprio la serata giusta (3 punti e 4 falli in 26 minuti di impiego), anche se i pochi sussulti di Pistoia arrivano quando il proprio capitano è in campo (6 gli assist).

Gaspardo 5,5. Reinventato completamente da coach Esposito in virtù di una maggiore autonomia, disputa una gara che lo vede scuotere i suoi nel secondo quarto ma non in maniera incisiva. In questa Pistoia può migliorare ma stavolta colleziona 10 punti, 2 palle perse e una stoppata subita, e in difesa fa più aria che gas.

Mian 5. Bagnato in maniera permanente da una pioggia di fischi, entra in partita a inizio secondo tempo quando Pistoia ha bisogno di rimontare. Due triple in un amen rinforzano la salute dei cuori toscani e spingono l’ex di turno a provare più spesso soluzioni individuali dimenticandosi della difesa; 2/9 al tiro e 4 perse raccontano di una prestazione deludente. Rimorsi.

Laquintana 5. Fa rifiatare spesso Moore ma il Gian Burrasca di Monopoli fa molta fatica a tutti i livelli. A tratti dà il suo contributo in difesa (5 rimbalzi) però il rendimento di quello che dovrebbe figurare come una importante risorsa è troppo discontinuo.

Sanadze 5. Dopo sole 3 settimane con la squadra, parte in quintetto ma appare ancora parecchio spaesato; in quanto tiratore, cerca soprattutto di corteggiare la retina ma senza risultati visto il 2/8 dal campo. Commette e subisce 4 falli ma è ancora un’incognita ed estraneo ai meccanismi di gioco. Forestiero.

Magro 5. I minuti in campo sono indirettamente proporzionali alla prestazione: in 12 minuti, 2 punti e 2 palle perse. Dovrebbe fare a sportellate nel pitturato ma non raccoglie nemmeno un rimbalzo. Invisibile.