FORST CANTU’
Acker 5– E’ dotato di eleganza e di una certa grazia, persino. Ma ieri non l’ha messa mai, risultando purtroppo poco utile alla causa. Peccato, è un giocatore potenzialmente molto prezioso per la panca canturina
Parrillo Sv
Pilepic 4/5 L’obice fiumano è alquanto impreciso. 2 su 7 dal campo, spesso (troppo spesso) avulso dal gioco, in difesa è una tassa da pagare peggio d’Equitalia. Così non va, ed è un problema
Calathes 7/8 Una potenziale iradiddio. Arpiona rimbalzi, parte in palleggio, orchestra i contropiedi, segna 19 punti all’esordio in 29 minuti, con 8 carambole e 24 di valutazione. Veni, vidi e (quasi) vici. Grande innesto, complimenti a Gerasimenko e allo staff di Cantucky. Potenzialmente, un semi crack per il nostro malconcio campionato
Callahan 6 Mancò la fortuna (e la forma fisica causa infortunio), non il valore e il coraggio
Kariniauskas Sv Niente, l’unico lituano dell’orbe terracqueo che con 4 metri di spazio libero non la mette
Darden 7 Gioca 38 minuti, qualcuno forse di troppo, piazza 17 punti alcuni dei quali da autentico Califfo. Sul volto, nella ripresa, i segni della fatica. Persino 4 assistenze. Una pulizia unica, nell’esecuzione e nel gesto
Dowdell 6/7 14 punti, 7 assistenze e 23 di valutazione. Eccede nel palleggio, ma con le mani compie degli autentici capolavori ed ha pure talento realizzativo penetratorio. Siccome è portato alle magie, da oggi diventa ManDrakeZabian
Johnson 7- La farfalle letale morde meno del solito, ma ha giocato un mese di dicembre incantevole, porta in cascina 20 punti e 18 di valutazione. Peccato il primo canestro dopo 8 minuti, nel terzo quarto. Non a caso, quello in cui Milano mette un solco incolmabile
EA7 MILANO
Mc Lean 7- In difesa sa essere duro come il sergente Hartman, 8 punti, 1 solo rimbalzo ma 3 assist e 2 recuperi. Un passaggio nel pitturato a Macvan da visibilio
Fontecchio 6+ Il ragazzo si farà
Hickman 6 Sufficienza meritata con un paio di ottime soluzioni offensive, ma è lontano parente dell’Hickman d’inizio stagione
Kalnietis 6+ 9 punti, 2 assistenze e 10 di valutazione: a giri alti del motore, è una spanna sopra tutti i pari ruolo della lega italica
Raduljica 4.5 Ei fu, il centrone ammirato con la Serbia- semplicemente- non c’è più. Goffo, a tratti. L’abbiamo ammirato assai, in passato. Pozione di Obelix unico rimedio?
Dragic 6/7 Non gli affidereste il tiro della vita e della morte. Ma tutti quelli prima, sì: all’inizio incanta, poi- ma ormai si sa- sverna sereno fino al termine del match, lasciando il palcoscenico ad altri. Dei suoi 14 punti, almeno 7 di pregevolissima fattura, non solo balistica
Macvan 6.5 Varrebbe 7 per i 3 canestri nel pitturato, quando scompare e ricompare come la donma invisibile dei Fantastici Quattro. 12 (punti) + 13 (di valutazione).
Pascolo 5 Malino
Cinciarini 6.5 Indubbiamente, il break del terzo quarto porta la firma dell’ex, a dispetto delle cifre complessive
Abass 5 Maluccio, emotivamente comprensibile
Simon 9 Quando l’anno scorso incrociammo Daniele Della Fiori al Lombardia, e gli chiedemmo ‘chi ruberesti a Milano?’, lui rispose senza fare un plissè: Simon. L’obice croato non è Pilepic, bensì lui, 26 punti con l’80% dall’arco, 9 rimbalzi e 4 assistenze, un all around che dà un saggio di basket totale. Ravvivando i fasti dell’incomparabile scuola slava degli anni 70 e 80: Cibona, Zara, Sibenka, Jugoplastika, Partizan, Bosna.. Simon, ieri sera, ha distillato un pochetto di tutte quelle leggendarie epopee
Operazione Forst 8.5 Straordinariamente intelligente l’operazione revival della società, che riporta un marchio storico (e l’effigie di una straordinaria azienda italiana) sulle maglie. Il basket italiano ha bisogno di identità, storia e tradizione (attualizzate a oggi) come l’aria che respira. Speriamo davvero che non finisca qui.