Germani Leonessa sei-su-sei, il lunch match a Montichiari è 79 a 68 a favore dei padroni di casa. Il divario tecnico e tattico tra le due squadre è troppo ampio, per Brescia ci sono 9 giocatori protagonisti di un copione collaudato e vincente nel quale coach Andrea Diana e il suo staff devono solo curare con sapienza tattica il minutaggio in campo dei giocatori. Dall’altra parte la Grissin Bon di coach Menetti che senza un USA e senza Cervi fatica a trovare qualche soluzione alternativa ad Amedeo Della Valle e a Julian Wright. Candi e Mussini hanno dimostrato poca personalità nella conduzione del gioco e i vari Markoshvili (non inganni lo score del georgiano gonfiato ormai quando i giochi erano fatti), Reynolds e De Vico non hanno quella personalità che ha contraddistinto in passato la compagine Reggiana. Dopo i primi minuti nel quale la Reggiana riesce a sorprendere la difesa bresciana ci pensa Luca Vitali ad innescare Hunt nel pitturato, ma sono le triple di Michele e un Landry onfire a dare il primo scossone al match, 18-10. Per coach Menetti è il momento di registrare la difesa con un timeout. In attacco per i biancorossi la palla si muove bene, ma spesso lasciano aperto il fianco al contropiede e gli uomini di coach Diana arrivano con facilità alla retina. In cabina di regia con Mussini al posto di Candi il ritmo non cambia, invece dalla panchina della Germani escono Bushati e Sacchetti che tengono alto ritmo di gara e i padroni di casa al 10’ sono avanti di 12 lunghezze, 27-15. La Grissin Bon non segna, senza Della Valle non c’è un riferimento per il gioco reggiano, la Leonessa con Bushati in cabina di regia trova buone soluzioni da sotto anche con Fall. Il terzo fallo personale di Moss non pesa sulla motore a pieni giri dei bresciani. La confusione dei padroni di casa in fase offensiva e una difesa poco attenta sul +16 permette alla Reggiana di tornare sotto le 10 lunghezze di svantaggio, AMD da solo tiene in piedi l’attacco così Diana chiede a Bushati di mettersi sulle tracce del fantasista della Grissin Bon. Vitali non perdona Candi e Landry è “poesia che gioca a pallacanestro” così all’intervallo il parziale è 43-34. Reggio Emilia è solo ADV, ne’ Markoshvili, ne’  Reynolds trovano la via del canestro in zona di attacco, la Leonessa invece nonostante qualche palla persa di troppo trova sempre un giocatore pronto, prima Hunt, poi Moss a rotazione sono finalizzatori di un gioco d’attacco molto piacevole, quando poi la difesa non concede nulla tutto diventa più facile. Il salto di categoria pesa su Leonardo Candi, i play della Grissin Bon non finalizza un paio di contropiedi e Menetti lo deve togliere dal campo, molto meglio Mussini che con ADV come spalla fa circolare bene la palla. Wright è il solo che con ADV ci crede nonostante ci sia ancora un quarto da giocare, al 30’ 58-49. Se la Germani Leonessa è capoclassifica un motivo ci sarà, la compattezza della compagine di Andrea Diana emerge negli ultimi 10 minuti, difesa accorta e giocatori che si cercano in continuazione nel far girare la palla in attacco, il “ciuff” nella retina è solo questione di pazienza e capacità di trovare l’uomo giusto al posto giusto. Sul  67 a 52 il palageorge sa già che si potrà gustare la vetta della classifica ancora per un’altra settimana. Nonostante la giornata grigia il cielo è sempre più blu in terra bresciana.

Leonessa: Punti 79. Landry 15, Hunt 14, Vitali M. 13, Rimb.tot. 23 Hunt 5, Assist 20, Vitali 6, Moss 4.

Reggiana: Punti 68. Wright 21, Della Valle 18, Reynolds 13. Rimb tot. 29 Reynolds 16, Assist 8, Della Valle 5.