Simone Fontecchio festeggia (foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Simone Fontecchio festeggia (foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

GRANAROLO BOLOGNA

O. White: 6 – Forse sente un po’ la pressione del match e per la prima volta da quando lo vediamo appare in difficoltà. Fatica a segnare, a tirare giù rimbalzi e come altre volte incappa nei problemi di falli. Alla fine però il suo mattoncino lo porta e per questo merita la sufficienza.

G. Cuccarolo: 5,5 – Ebi e De Zeeuw sono troppo mobili per lui e Valli fatica a tenerlo in campo.

A. Gaddy: 6,5 – Guardando i suoi Splash Brothers capisce bene che di tiri stasera non serve che se ne prenda e gestisce la squadra in maniera impeccabile. Le cifre magari non lo premiano, ma quando Valli vede i suoi in affanno contro il pressing è sicuramente lui la medicina migliore.

M. Imbrò: 5,5 – Troppo defilato in fase realizzativa e poco sicuro nel guidare la squadra. Non è stata la sua partita.

S. Fontecchio: 6 – Solito buon lavoro in difesa e qualche buon cesto in attacco, dove però troppo spesso cerca passaggi impossibile, finendo per perdere ben 6 palloni.

V. Mazzola: 6,5 – Forse ancora più di White è il lungo di cui non può assolutamente fare a meno Valli per tutto il prezioso lavoro che non va sul tabellino statistico. Anche oggi conferma tutto ciò.

J. Hazell: 9 – E’ la partita più importante dell’anno e lui la affronta come s’era presentato una volta atterrato qua, ovvero da miglior tiratore del mondo!

A. Ray: 9 – Inizialmente, nonostante i canestri, sembra voler forzare un po’ troppo, quasi abbia troppa voglia di fare. Poi l’ultimo quarto diventa, al solito, il suo regno e la stoppata ad Ebi l’azione che significa playoff.

J. Reddic: 6,5 – Guadagna spazio forse più per i falli di White e Mazzola che per altro, ma nonostante ciò dimostra una voglia di fare ed una applicazione difensiva che lo ergono a protagonista.

Coach Giorgio Valli: 10 – Se lo merita ampiamente per il capolavoro che è riuscito a costruire durante un’annata a dir poco entusiasmante.

Melvin Ejim (2015 Foto Alessio Brandolini)

Melvin Ejim (2015 Foto Alessio Brandolini)

ACEA ROMA

A. Freeman: 4,5 – Qui a Bologna ce lo si ricordava ben più pericoloso dalla prima in casa contro Capo d’Orlando, quando da solo rimontò e quasi espugnò l’Unipol Arena. Ieri nettamente il peggiore.

M. Ejim: 6 – Inizia facendo il vuoto a rimbalzo nonostante i 2 metri scarsi, poi si perde un po’, anche perché Dalmonte a tratti se lo dimentica un po’ troppo in panchina.

R. Curry: 7 – Nettamente il go-to-guy della squadra: mantiene in più di un’occasione i capitolini in linea di galleggiamento e nell’arrembaggio finale naturalmente si va da lui.

L. D’Ercole: 5,5 – Non riesce mai ad entrare pienamente in partita ed una volta di più dimostra che da regista non può proprio giocare.

M. De Zeeuw: 5 – Si auto-esclude per i prematuri problemi di falli e poi non riesce più a rientrare nel match.

M. Vukona: 5,5 – Si presenta con un orribile airball dalla lunetta, poi dimostra per lo meno un po’ di solidità sotto canestro, ma rispetto a Bobby Jones c’è un abisso di differenza.

R. Stipcevic: 5,5 – Osservato speciale della difesa bolognese, entra in partita solo a strappi e la sua leadership manca enormemente ai compagni.

N. Ebi: 6 – Pupillo di Valli, si fa notare per la costante pericolosità al tiro dalla media, ma nel complesso non si fa rimpiangere.

Coach Luca Dalmonte: 6 – Tatticamente non si può dire che abbia sbagliato la gara, il problema è stato scontrarsi contro Ray e Hazell in serata di grazia e antidoti non ne aveva.