Dwight Hardy, uno dei migliori sicuramente tra i bolognesi (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Dwight Hardy, uno dei migliori sicuramente tra i bolognesi (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

GRANAROLO BOLOGNA

V. Gaddefors: 6 – Qualche passo in avanti rispetto all’ultima uscita, anche se vederlo rinunciare a certi tiri fa salire la bile. Ha il merito di riaprire la partita con la sua bomba da metà campo allo scadere del terzo periodo, ma a nostro parere l’intensità messa sul parquet potrebbe essere sicuramente maggiore.

D. Hardy: 6,5 – Segna con continuità e sinceramente forse potrebbe anche osare di più, vista la facilità con cui fa entrare la palla nel cesto. Gioca anche alcuni minuti importanti da playmaker senza sfigurare.

B. Motum: 6 – Da fuori non ci prende, ma è bravissimo a farsi trovare in più di un’occasione al posto giusto nel momento giusto. In difesa però soffre troppo.

S. Fontecchio: 5 – Due tiri nei primi minuti gli vengono sputati fuori dal ferro in maniera molto sfortunata. Da quel momento si eclissa senza mai riuscire ad entrare in partita.

C. Ware: 3 – Forse non è neanche colpa sua ma di chi l’ha scelto, perché obiettivamente non sembra assolutamente essere un giocatore da serie A. Il punto è che al momento è l’unico playmaker della Virtus e se la squadra non è riuscita ad onorare la giornata dedicata a Danilovic con una vittoria, le motivazioni di ciò non possono che passare da lui.

S. King: 5,5 – Non sembra essere assolutamente la sua partita. Ha comunque il merito, nel quarto d’ora in cui sta in campo, di contenere degnamente Mbakwe.

M. Walsh: 5,5 – Forza troppo dai tre punti e non riesce a dare continuità alle sue giocate. Avremmo comunque preferito questo Walsh sottotono nei minuti finali dei regolamentari piuttosto che sorbirci nuovamente Ware.

N. Ebi: 6,5 – Nonostante sembri ancora avulso dai giochi offensivi della squadra, cresce durante il match ed è estremamente prezioso sui due lati del campo: in difesa dove può cambiare su tutti i tipi di giocatori e in attacco dove riesce a segnare anche senza schemi fatti apposta per lui.

Coach Giorgio Valli: 4 – Voto impietoso giustificato dal fatto che voglia concedere 38 minuti a Ware nonostante si fosse capito già dopo poco più di metà partita in che giornata fosse. Il fatto che il folletto di Cerritos sia l’unico play a roster non regge come scusa: con Hardy e Walsh ad alternarsi in regia la squadra non era calata, anzi. Inoltre in sala stampa Valli sembra continuare ad ignorare il fatto che a questo punto della stagione bisognerebbe iniziare a guardarsi dietro.

Quinton Hosley ha stravinto la sfida con Walsh (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Quinton Hosley ha stravinto la sfida con Walsh (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

ACEA ROMA

P. Goss: 7 – Senza strafare ed in maniera silenziosa conduce la partita sui binari che voleva. Resta lui il leader di questa Virtus.

B. Jones: 7,5 – Lo ringraziamo soprattutto per averci dato ragione ad averlo inserito nell’ultima Top 5 delle migliori ali forti del  campionato. Se continuerà con prove del genere poi potrà anche risalire la classifica. Decisivo dal primo all’ultimo minuto della partita.

L. D’Ercole: n.g. – Parte in quintetto, ma viene quasi immediatamente scalzato dal neo-arrivato Josh Mayo. Prevediamo momenti difficili per lui.

Q. Hosley: 7,5 – Cresce alla distanza fino ad essere decisivo negli ultimi 15 minuti. Obiettivamente se si scalda nessuno degli avversari pare poterlo tenere.

J. Mayo: 6,5 – Considerando i pochi allenamenti effettuati coi compagni l’esordio è tutto sommato buono, soprattutto se mettiamo a confronto la sua prestazione con quella del play che aveva di fronte.

J. Baron: 5,5 – Probabilmente in un periodo in calo di forma, mette comunque una tripla siderale ed ha il merito di non forzare.

S. Szewczyk: 6,5 – Pian piano sta entrando nei meccanismi di squadra e quando sarà inserito a dovere un giocatore come lui in uscita dalla panchina è qualcosa che nessuno in questo campionato possiede.

R. Moraschini: 5 – Nonostante gli applausi (meritati) alla presentazione delle squadre, siamo convinti che a Bologna ben pochi lo rimpiangano.

T. Mbakwe: 6 – Contenuto bene dalla staffetta Ebi-King, è comunque preziosissimo in fase difensiva.

Coach Luca Dalmonte: 7 – Elogia giustamente i suoi in sala stampa, anche perché, obiettivamente, nonostante l’overtime, è stata sempre Roma a fare la partita. Se riuscirà ad inserire Mayo nei meccanismi di squadra, il giocattolo che ha tra le mani potrebbe veramente sorprendere nel finale di stagione.