Abdul Gaddy (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Abdul Gaddy (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

GRANAROLO BOLOGNA

O. White: 7 – Chirurgico al tiro (6/7 da due), cade ancora una volta nei soliti problemi di falli e soffre più del solito a rimbalzo. Nel finale è da ricordare una stoppata clamorosa andando in cielo.

G. Cuccarolo: 6,5 – Utilissima la sua stazza sotto canestro contro gente come Williams e soprattutto Shermadini. Gara magari senza troppi acuti, ma molto solida.

A. Gaddy: 7,5 – Se non avesse commesso il quinto fallo in maniera sciocca il suo voto sarebbe anche più alto, ma non bisogna dimenticarsi che questo è un ragazzo di appena 22 anni alla sua prima esperienza europea. Per il resto partita ai limiti della perfezione: segna (anche canestri pesanti) e fa segnare con continuità.

M. Imbrò: 5,5 – Sta perdendo i minuti che Valli ad inizio anno gli concedeva sul parquet e il motivo è presto detto: nel finale, quando è costretto a rientrare in campo per i problemi di Gaddy e Ray soffre tremendamente il pressing e perde due palloni che riportano in partita Cantù.

S. Fontecchio: 6,5 – In attacco non ha ancora trovato la continuità che aveva prima dell’infortunio, ma in difesa è fondamentale e Valli lo elogia per questo in sala stampa.

V. Mazzola: 6,5 – Anche lui elogiato dal coach per la fase difensiva (di cui il simbolo è una palla rubata in palleggio a Johnson-Odom nei minuti finali), fatica come altre volte a mettersi in ritmo in attacco. E’ però l’unica certezza della serata a rimbalzo per le V Nere.

G. Benetti: n.g. – Gioca poco, ma i suoi minuti sono ‘veri’ e tiene bene il campo.

J. Hazell: 8 – In serate come queste viene il dubbio che sia davvero il miglior tiratore al mondo come ama definirsi. Scherzi a parte, mostra durante tutto il match una gamma di soluzioni offensive a cui Cantù non trova mai rimedio.

A. Ray: 6,5 – Alla partenza mostra subito che quello di Caserta è soltanto una pallida imitazione. Peccato per lo stiramento che lo lascia fuori nel quarto decisivo, ma non c’è comunque stato bisogno di lui.

J. Reddic: 6,5 – Fatica molto con centri di stazza come Williams e Shermadini, ma è bravo a capire che può comunque essere utile in altri modi e durante l’arco del match trova i suoi spazi offensivi.

Coach Valli: 8 – Ennesima grande prova del suo grande lavoro in palestra. Questo gruppo ormai regala moltissime certezze ed ha acquisito anche quella sicurezza utile a reggere le rimonte avversarie.

Buva Ivan esultanza (Foto R.Caruso 2015)

Buva Ivan esultanza (Foto R.Caruso 2015)

ACQUA VITASNELLA CANTU’

D. Johnson-Odom: 7,5 – L’intelligenza cestistica non è fra le più elevate del campionato, ma questo è ormai assodato. Il talento individuale del ragazzo è invece straripante e alla Unipol Arena l’ha dimostrato pienamente. Non si può certamente imputare a lui la sconfitta, anche considerando gli errori che commette.

A. Abass: 5,5 – Fatica enormemente ad entrare in partita. L’unico acuto lo ha negli ultimi minuti quando mette una tripla che riapre la contesa. E’ solo un fuoco di paglia.

G. Bloise: n.g. – Scampoli di partita per evitare i falli dei titolari.

M. Laganà: 5,5 – Ha diverso spazio per l’infortunio a Feldeine, ma non riesce a sfruttarlo se non per un difficilissimo canestro sullo scadere dei 24 secondi.

D. Jones: 5 – E’ forse rimasto alzato la notte per vedere lo Slam Dunk Contest americano, visto che si presenta all’Unipol Arena provando a far cose eccessive anche per un talento atletico come il suo.

G. Shermadini: 6 – Non fa sicuramente saltare sulla sedia la gente sugli spalti, ma il suo fisico e la sua tecnica sono sempre utilissimi. 13 minuti forse sono troppo pochi.

D. Hollis: 5,5 – All’inizio trova poco spazio per la prova stratosferica di Buva. Poi nel finale quando stava entrando in partita con alcuni canestri si autoesclude uscendo per falli (5 in 8 minuti!!!).

I. Buva: 7,5 – Parte subito bene difendendo anche in maniera perfetta su un atleta come White (che d’altro canto è bravo a segnare canestri molto difficili). Nel terzo quarto pare onnipotente e riporta i suoi a contatto. Peccato che poi scompaia nella frazione decisiva.

S. Gentile: 6 – Segna, fa segnare e prende anche tanti rimbalzi (7), ma obiettivamente quelle 7 palle perse sono troppe ed è probabilmente uno dei principali motivi della sconfitta canturina.

E. Williams: 6 – Nel primo tempo fa e disfa di tutto. Segna a ripetizione e sembra immarcabile per i lunghi avversari, ma si autolimita commettendo una serie di infrazioni di passi. Nel secondo tempo è dato per disperso.

Coach Sacripanti: 6 – Paga una settimana impegnativa di coppa che ha tolto energie ad una squadra già priva del suo miglior giocatore e dall’altra parte trova una squadra ispirata in attacco come non era mai stata (e probabilmente non sarà più. Magari sbaglia qualcosa adattandosi ai quintetti avversari, ma gli si può imputare davvero poco.