Gino Cuccarolo (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

Gino Cuccarolo (Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

GRANAROLO BOLOGNA

O. White: 7,5 – S’intestardisce un po’ troppo nel tiro da fuori come altri suoi compagni, ma al solito è fondamentale a rimbalzo (9) ed una costante minaccia offensiva nonostante le 5 palle perse.

G. Cuccarolo: 6,5 – Ritrova un minutaggio importante per i problemi fisici di Mazzola e la scarsa vena di Reddic. Molto positiva l’inedita presenza a rimbalzo, sbaglia anche canestri facili, ma regge bene in difesa contro lunghi dinamici.

A. Gaddy: 7 – Giocatore che ormai è evidente a tutti come s’esalti maggiormente a passare la palla (riguardarsi il passaggio all’indietro sotto le gambe per White in un momento topico del match). Guarda il canestro solo se costretto, ma nella costruzione dell’azione resta una certezza.

M. Imbrò: 6,5 – In costante miglioramento in tante piccole cose da fare lungo tutti i 28 metri di campo, anche se nei minuti finali è sempre meglio avere Gaddy in regia.

S. Fontecchio: 7 – Parte forzando molto senza costrutto, poi nel secondo tempo sale in cattedra e rispedisce indietro un paio di tentativi di rimonta da parte degli ospiti.

V. Mazzola: 6 – I problemi fisici lo costringono a stare in campo meno del solito, ma la sua presenza è al solito importante, anche se non bisogna chiedergli di metterla dentro.

J. Hazell: 7,5 – Non forza mai, lasciando anche parecchio spazio ai compagni, salvo prendere in mano la situazione quando ce n’è più bisogno: e segnare naturalmente.

A. Ray: 7,5 – Anche lui si accontenta un po’ troppo del tiro da tre punti, considerando sopratutto gli spazi che Varese concede, ma nonostante gli errori al tiro è sempre dentro al match, piazzando ogni qual volta serviva la zampata del campione, in difesa come in attacco. Da guardare e riguardare il no look per Mazzola.

J. Reddic: 5,5 – Forse l’unica nota meno lieta di giornata. Nonostante i problemi fisici di Mazzola, Valli lo panchina per lunghi minuti per l’inconsistenza offensiva e difensiva.

Coach Giorgio Valli: 8 – Risolleva la squadra dopo due brutte sconfitte, sapendo bene che in casa i ragazzi reagiscono in maniera differente. Ruota 9 uomini con precisione svizzera, mostrando in campo un meccanismo ormai oliato e a questo punto in sala stampa non può far altro che parlare finalmente di obiettivo playoff.

Craig Callahan (foto R.Caruso 2015)

Craig Callahan (foto R.Caruso 2015)

OPENJOBMETIS VARESE

A. Rautins: 5 – Un tiratore puro che chiude con 0/9 da tre ha ben poco da dire alla partita. Lui ci prova comunque tirando fuori dal cilindro ben 12 rimbalzi, ma è il principale protagonista di molte delle palle perse dalla squadra.

A. Lehto: 4,5 – Pochi minuti in campo dove combina però solamente guai.

E. Maynor: 6 – Guardarlo giostrare la squadra in attacco molte volte è un piacere per gli occhi, ma in difesa è poco consistente, perdendo alla lunga la sfida con le guardie avversarie.

A. Casella: 6 – Fra i meno colpevoli, visto che resta in panchina per tutto il primo tempo. La ripresa la gioca e la merita, dando quell’intensità che i titolari sembravano aver smarrito.

J. Jefferson: 5 – Raccoglie molto negli ultimi minuti, ma prima per tutta la partita ha sofferto troppo il fisico dei lunghi avversari, non riuscendo mai a trovare gli spazi giusti per incidere.

Y. Diawara: 5 – Rammarica molto vederlo fare una comparsata di pochi minuti, ma evidentemente più di così non poteva fare.

C. Callahan: 6 – Forse il migliore dei suoi. Per lo meno il più continuo al tiro. Molti punti gli raccoglie nel finale, ma anche prima comunque aveva provato a fare il suo.

K. Kangur: 4,5 – Anche lui lontano parente del giocatore che ha vinto gli ultimi due scudetti con due squadre diverse. Probabile che per lui sia solo una stagione sfortunata.

C. Eyenga: 5 – Parte bene e in posizione di ala piccola mette in difficoltà la difesa bolognese, poi si perde assieme al resto della squadra, uscendo di partita per problemi di falli.

Coach Attilio Caja: 4 – Probabile che sappia che ormai lui a questa squadra abbia ben poco da chiedere, vista la lontananza sia dall’ultimo posto che dai playoff. Non sembra neanche provarci ed in sala stampa non appare neanche arrabbiato dopo la prova a tratti imbarazzante offerta dai suoi.