Passaggio di Hardy (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Passaggio di Hardy (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

GRANAROLO BOLOGNA

V. Gaddefors: 7 – Finalmente lascia da parte la solita timidezza: se non rinuncia ad alcuni tiri aperti come fa solitamente si fa davvero fatica a trovare qualcosa di sbagliato nella sua prestazione (in cui c’è da segnalare l’ottima difesa su Brooks).

D. Hardy: 7 – Realizzatore designato della squadra, non è preciso come altre volte, ma, dopo un proprio errore, ruba un pallone fondamentale (l’unico della gara per la Virtus!) dimostrando di tenerci più di altri americani visti a Bologna di recente.

S. Fontecchio: 6,5 – Valli preferisce lui a Walsh nel finale: la spiegazione ufficiale è la grande difesa del ragazzo su Moore, che effettivamente alla lunga viene limitato.

M. Negri: n.g. – soliti ultimi secondi a fine secondo quarto per evitare falli dei titolari.

J. Jordan: 5 – I problemi di falli d’inizio partita lo mettono subito fuori gara, impedendogli di replicare l’ottima prova di Brindisi.

W. Warren: 7 – Habemus playmaker! Alcune volte sbanda e commette qualche ingenuità, ma dopotutto è sempre l’ultimo arrivato. Da via dei cioccolatini solamente da scartare: se qualche suo compagno non avesse sbagliato delle ingenuità probabilmente avrebbe anche concluso in doppia doppia.

S. King: 5 – Come Jordan viene quasi subito estromesso dai falli, ed in generale sotto canestro sembra soffrire fisicamente.

M. Walsh: 5,5 – Sicuramente il Walsh più opaco della stagione: per tre quarti quasi non si prende un tiro ed in generale sembra un po’ avulso dai giochi. Negli ultimi minuti quando deve uscire per far spazio a Fontecchio rimane incredulo.

N. Ebi: 7 – Errori ed ingenuità magari continuerà a commetterne un gran numero per tutta la carriera, ma il ragazzo lotta sempre come un leone, s’arrabbia, ha sicuramente un talento fuori dal comune e piace al pubblico.

Coach Giorgio Valli: 6,5 – Sembra aver trovato la quadratura della squadra, profondamente diversa dalla creatura di Bechi. La Virtus 2.0 è arcigna in difesa e lenta in attacco (molte azioni finiscono attorno ai 24 secondi), ma soprattutto Walsh sembra ormai esautorato dal ruolo di leader che aveva avuto finora.

Tiro da due di Easley (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Tiro da due di Easley (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

PASTA REGGIA CASERTA

M. Mordente: 6 – In difesa ci mette sempre il suo, ma in attacco pare fare molto più da sponda, lasciando agli americani il ruolo di realizzatori. Peccato.

M. Vitali: 5,5 – Stranamente impreciso ai liberi, sfrutta alcune buone palle che gli arrivano, ma nel complesso non si fa rimpiangere dalla sua vecchia squadra.

C. Tommasini: n.g. – Fa troppe volte avanti e indietro dalla panchina per poter seriamente entrare in partita.

A. Michelori: 5,5 – Sicuramente meglio dell’imbarazzante Easley, fatica comunque a far valere il suo fisico sotto canestro e pasticcia più di una volta.

J. Brooks: 6 – La classe di questo giocatore è veramente sopraffina e, soprattutto ad inizio partita, spaventa molto gli avversari. Alla lunga però Ebi e Gaddefors riescono a trovargli le contromisure, spegnendolo totalmente nel finale.

C. Roberts: 5 – Nella prima metà di gara pare poter diventare una spina nel fianco fastidiosa, ma nella ripresa scompare completamente deludendo assai nel complesso.

R. Moore: 6 – Più di una volta colpisce la difesa bolognese con il suo incommensurabile talento, ma, come per Brooks, cala nel finale, grazie anche alla difesa di livello delle V Nere.

C. Scott: 5,5 – Il finale di partita è lasciato a lui, visto che gli altri lunghi hanno convinto poco. Non pare comunque approfittarne.

T. Easley: 4,5 – Parte anche abbastanza bene sfruttando alcuni spazi che gli vengono concessi sotto canestro, ma con il prosieguo della gara si perde, sbagliando alcuni canestri da mangiarsi le mani.

Coach Emanuele Molin: 6 – Perde la sfida ‘messiniana’ contro Valli soprattutto perché nel finale le sue bocche da fuoco si spengono, ma la gara era stata impostata come aveva desiderato.