Alla Ray al tiro ((Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

Alla Ray al tiro ((Photo by Roberto Serra / Iguana Press / Virtus Granarolo Bologna)

GRANAROLO BOLOGNA

O. White: 7 – Inizia carico come una molla, piazzando due schiaccioni che fanno saltare in piedi i 6000 dell’Unipol Arena. Gli entrano anche i tiri da fuori che finora non aveva mostrato. Sicuramente il più inserito tra i rookie bolognesi.

A. Gaddy: 6 – Gioca quasi tutto il match per la squadra, ma nel terzo periodo piazza due bombe d’importanza capitale. Forse nel finale avrebbe meritato più campo.

M. Imbrò: 5 – Abbastanza anonimo nei 16 minuti in campo. Se non infila i suoi tiri da tre punti atleticamente fa molta fatica a reggere la serie A.

S. Fontecchio: 6 – Per tre quarti fatica ad entrare in partita, poi nell’ultimo periodo compie giocate di onnipotenza unica. Nel finale però non riesce a deciderla come a Pistoia.

V. Mazzola: 6,5 – Come evidenziato anche da Valli in sala stampa, questa squadra non può permettersi di perdere Mazzola per falli. Prima dell’uscita era stato fondamentale soprattutto in fase offensiva.

J. Hazell: n.g. – Valli lo prova nel secondo periodo, ma il giocatore non regge e il coach preferisce fare a meno di lui.

A. Gilchrist: 6 – Si sbatte e si impegna, ma alcuni tiri dovrebbe davvero evitare di prenderseli. In molte situazioni appare ancora un giocatore enormemente ingenuo.

A. Ray: 7 – Da tre punti è infallibile, mentre dentro l’area soffre anche lui come il resto della squadra. E’ comunque il trascinatore principe dei bolognesi.

Coach Valli: 6 – Va vicino ad un colpo veramente importante ed in sala stampa è amareggiato per l’occasione persa. Forse le rotazioni troppo corte l’hanno penalizzato (si poteva provare Portannese?!). Non è riuscito a trovare per tutta la partita un modo di arginare Stone.

UMANA VENEZIA

C. Moore: 7 – Prima di questa partita era il principale indiziato per far posto al neo-arrivato Nelson. Dopo questa partita Recalcati avrà qualche dubbio in più sulla sua rotazione di lunghi. Gioca solo 9 minuti, ma è a dir poco decisivo in difesa come in attacco.

J. Stone: 8 – Il tiro da fuori probabilmente resterà il suo tallone d’Achille, ma finché trova squadre come Bologna che non s’arrischiano a sfidarlo gli andrà tutto bene. Bruciante nell’uno contro uno, miglior rimbalzista della partita (11) e prezioso nella costruzione del gioco (4 assist). Cosa chiedergli di più?!

H. Peric: 7,5 – Dal primo all’ultimo minuto colpisce la difesa bianco-nera sia da sotto che da fuori e resterà un rebus irrisolvibile per coach Valli.

P. Goss: 6 – C’è gente più ispirata attorno a lui e intelligentemente lascia a loro il palcoscenico. Quando poi c’è da mettere i due liberi della sicurezza di fa trovare pronto.

M. Ruzzier: 6,5 – Vince la sfida con il pari-ruolo Imbrò, mostrando maggiore velocità e faccia tosta. Nonostante il fisico, lui la serie A sembra reggerla veramente bene.

T. Ress: 6,5 – Davvero difficile trovare qualcosa che sbagli. Fa tutto quello che può e che deve senza sbavature. Anche il suo infortunio si rivela positivo: al suo posto entra un decisivo Cameron Moore che contribuirà a vincere la partita.

B. Ortner: 5,5 – Della batteria di lunghi atipici di coach Recalcati è quello che convince meno, ma per oggi può bastare anche così.

J. Viggiano: 6,5 – Preciso dal campo, è utilissimo come giocatore di raccordo tra piccoli e lunghi (gioca anche alcuni minuti da quattro tattico).

M. Ceron: 6 – Solo cinque minuti in campo, in cui però mette una tripla importantissima e mostra molta applicazione difensiva.

D. Dulkys: 5,5 – Una tripla e poco altro per il mortifero tiratore lituano.

Coach Recalcati: 6,5 – La rischia di perdere nonostante le percentuali stratosferiche dei suoi (soprattutto nel primo tempo, chiuso con il 70% dal campo) e la lotta vinta a rimbalzo. L’esperienza e la lunghezza della panchina però sono dalla sua parte e lo sa. Alla lunga la sua creatura viene fuori.