Abdul Gaddy (foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Abdul Gaddy (foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

GRANAROLO BOLOGNA

O. White: 5 – Fatica ad avvicinarsi al canestro e da fuori non ci prende mai. Inoltre incappa un’altra volta in una serata con problemi di falli. Forse la più brutta prova da quando è qui.

G. Cuccarolo: 6 – Avanti così non avrà difficoltà a rubare il posto a Gilchrist. I limiti sono evidenti e davanti agli occhi di tutti, ma l’impegno che l’ex Brescia mette in campo è commovente.

A. Gaddy: 4,5 – Non trova mai il canestro in attacco, in difesa subisce gli avversari. Si sta iniziando a pensare che la maledizione dei play scelti da Arrigoni abbia colpito anche lui.

M. Imbrò: n.g. – Valli lo prova ad inizio partita, poi preferisce non rischiarlo. Meglio averlo in forma per le prossime.

S. Fontecchio: 6 – Insolita partita in cui si prende poche responsabilità, forse perché condizionato dai problemi fisici settimanali. Peccato perché ogni volta che tira fa canestro.

V. Mazzola: 5,5 – Ai suoi cronici problemi di falli ormai a Bologna sono abituati, questa volta per lo meno lotta a rimbalzo e in difesa e si guadagna qualche fallo. Ma la mira dal campo è imbarazzante.

A. Tassinari: n.g. – Valli gli concede l’ultimo minuto di partita, anche per le numerose uscite per falli.

R. Vercellino: n.g. – Vedi sopra.

J. Hazell: 5 – Forzature su forzature; le difficoltà dell’attacco casalingo sono ben rappresentate dalle sue iniziative. A tratti irritante.

A. Gilchrist: 4,5 – Ormai non ci si stupisce più: i tiri presi sono anche buoni, ma se non entra niente c’è poco da recriminare. In difesa all’inizio si sbatte anche, ma alla lunga Valli capisce che è meglio rinunciarci ad uno così piuttosto che averlo in campo.

A. Ray: 6,5 – Per lunghi tratti è solo contro tutti. L’unico che riesca ad essere una costante in attacco, gioca anche tanti minuti da playmaker. Peccato per le palle perse iniziali, ma è davvero difficile imputargli qualcosa.

Coach Valli: 5 – A molti è venuto da chiedersi perché abbia aspettato tanto per chiamare il primo time-out, o il perché delle uscite così profonde del pivot sul pick’n’roll. Bravo a motivare la squadra sul -22, ma è troppo poco per guadagnarsi i due punti.

Luca Vitali (foto Alessio Brandolini 2014)

Luca Vitali (foto Alessio Brandolini 2014)

VANOLI CREMONA

K. Hayes: 7,5 – Bravissimo ad uscire alla distanza, quando la squadra ne aveva più bisogno. Nell’ultimo quarto torna ad essere il go-to-guy designato e Cremona porta a casa una vittoria fondamentale.

G. Gazzotti: n.g. – Pancotto lo schiera e lo panchina ogni volta ad una velocità difficile da identificare ad occhio umano. Chiaramente è difficile entrare pienamente in partita in queste condizioni.

L. Vitali: 7,5 – A Bologna naturalmente nessuno se lo ricordava a questi livelli, ma è ovvio che ora Cremona sia il suo regno e la sicurezza con cui gioca in questo team sprigiona tutto il talento che non gli è mai mancato.

F. Mian: 6 – Minuti importanti dalla panchina in cui non fa rimpiangere i titolari.

L. Campani: 5,5 – Sotto canestro lavora più di mestiere che altro e risultati statistici non sono entusiasmanti, ma non per questo è da bocciare.

J. Ferguson: 7 – Il classico sesto uomo che ogni allenatore vorrebbe che uscisse dalla propria panchina: in 15 minuti è letale al tiro, la difesa bolognese non è mai riuscita a trovare una contromisura.

N. Mei: n.g. – Pancotto lo prova nel terzo quarto, ma ha la sfortuna di capitare nel momento migliore bolognese. Panchinato immediatamente.

C. Clark: 7 – Il killer principale dei bolognesi fino al +22, poi si spegne davanti alla rimonta avversaria e nel finale lascia spazio ai leader Hayes e Vitali.

M. Cusin: 6,5 – All’inizio sembra soffrire più del previsto i leggeri lunghi avversari, poi al rientro svolge perfettamente il suo lavoro di blocchi e tagli che resterà un rebus per tutta la partita per i padroni di casa.

J. Bell: 6,5 – Come Clark alla lunga si perde un po’. Ma il vantaggio iniziale preso dai suoi passa sicuramente dalle sue ottime mani.

Coach Pancotto: 7 – Imposta benissimo la gara, schiacciando gli avversari con una difesa da cui non riusciranno mai a venirne a capo. E’ poi bravo a mantenere la calma sul recupero avversario e riprendere le fila del discorso nel finale.