Bologna+SponsorBologna – Il primo obiettivo stagionale, ovvero la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, è ormai sfumato. L’unica possibilità sarebbe quella di battere Cantù e sperare in un’impresa di Pesaro a Venezia. Meglio non pensarci. Villalta, in controtendenza rispetto a quello che aveva detto qualche tempo fa, ha dichiarato che la società al momento non interverrà sul mercato; il motivo potrebbe essere la mancanza di liquidità, e se così fosse non ci sarebbe nulla da obiettare. Fiducia quindi a questo gruppo che dopo aver fatto luccicare gli occhi nelle prime giornate, ora sta mostrando tutti i peccati di una squadra dall’età media molto bassa. Nonostante ormai la Coppa Italia sia un miraggio, il match di domenica contro l’ex squadra di Arrigoni è comunque di fondamentale importanza, perché se non si vuole fallire anche il secondo obiettivo stagionale, i playoff, bisogna mantenere una buona marcia all’Unipol Arena. E da questo punto di vista c’è da dire che finora la truppa di Bechi nei match di cartello davanti al pubblico amico non ha mai fallito (chiedere a Sassari, Milano e Brindisi). Interessante sarà vedere quale quintetto il coach bianco-nero deciderà di schierare, dopo due partite consecutive in cui l’ha sempre cambiato, provando addirittura la coppia King-Jordan nella trasferta pistoiese. Queste varianti allo starting five sembrano però essere solamente una specie di punizione per chi, come Ware, Gaddefors e Motum, ultimamente sta stentando un po’ troppo. Per concludere un aggiornamento sulla situazione infortuni: la squadra dovrebbe essere ancora una volta al completo se si esclude Aristide Landi, il quale non è ancora riuscito a recuperare.

Cantù+SponsorCantù  – Dimenticare. Dimenticare in fretta Parigi. La sconfitta nell’esordio tra le Last23 di Eurocup ha, infatti, lasciato grande rammarico in Brianza soprattutto per lo sforzo profuso per raggiungere la vittoria poi sfuggita al supplementare. Che la Vitasnella sia la squadra più in forma del campionato è attestato dalla continuità del rendimento in campo, al di là dei risultati. Sopperire al contributo che stava dando Cusin a Sacripanti prima dell’infortunio, resta un compito enorme anche per un veterano come Marconato, che saprà, comunque, come suole, entrare nella partita e lasciarci le impronte, con gomiti e acume cestistico. In attesa di ritrovare Jenkins tra i topscorer come nelle uscite meno recenti, Sacripanti si gode le soddisfazioni che arrivano dai suoi italiani, Aradori e Gentile, quest’ultimo definitivamente sbocciato alla sua maturità cestistica e, a tutta prima, anche personale. Così il coach dei brianzoli:  “Partita molto importante per noi in quanto decisiva per la griglia delle Final Eight e per la delicatezza del momento con l’inserimento di Marconato. Bologna è squadra piena di talento, Hardy è una guardia che seguo da tanti anni e che mi è sempre piaciuta. Matt Walsh sta disputando un grande campionato. ImbròFontecchio e Landi, che probabilmente non sarà del match, rappresentano il futuro del basket italiano. In più ci sono Casper WareMotum e i due lunghi che si dividono il minutaggio. Per sperare nelle Final Eight devono vincere a tutti i costi per cui ci aspettiamo un match di grande difficoltà. La Virtus ha un potenziale offensivo molto alto e noi dovremo avere grande attenzione in difesa. Inoltre ci sono alcune situazioni tecniche che coinvolgono Hardy e Walsh, piuttosto che Walsh e Motum, che costringono a fare delle scelte ben chiare”. In conclusione Sacripanti plaude all’ex- eccellente che sarà seduto vicino al cubo dei cambi, Bruno Arrigoni, Ds bianconero dopo aver fatto, letteralmente, la storia di Cantù: Bruno, checché ne dica, è stato il protagonista di una pagina importantissima per me e per la Pallacanestro Cantù e ha contribuito a dare una svolta al ruolo di dirigente.”