SASSARI – E’ toccato a Brian Sacchetti questa mattina l’incontro con i giornalisti nella sala stampa del PalaSerradimigni. Brian domenica si è reso protagonista di una buona prova nella partita contro Varese (12 punti, 2 rimbalzi in 24 minuti di utilizzo, per un 17 totale di valutazione) che però non è bastata ai suoi per portare a casa la vittoria.

Brian Sacchetti durante il match contro Varese

Varese. Dopo un primo quarto discreto i ragazzi di Meo Sacchetti hanno subito un break importante nella seconda frazione di gioco (chiusa con 20 punti in più dagli avversari con una prova notevole di Stipcevic) e nonostante nel secondo tempo siano riusciti a recuperare gran parte del gap, questo non è bastato per battere Ranniko e compagni. Cos’è successo? “Come a Bologna abbiamo subito un break importante, poi siamo riusciti ad alzare la testa ma non è bastato purtroppo. Non siamo riusciti a portarci avanti, in questa sconfitta sono però contento della reazione positiva che abbiamo avuto nel secondo tempo con un parziale di 17-0. Ci siamo intestarditi su alcune soluzioni che non hanno pagato e rilassati troppo mentalmente, sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Sono contento della mia prestazione ma avrei preferito non andare a referto ma vincere la partita e portare a casa i due punti”. Coach Sacchetti in sala stampa aveva lamentato qualche fischio arbitrale dubbio e che qualche giocatore non fosse in forma “Capita che certi fischi restino a noi incomprensibili e che possano determinare l’esito della partita, penso a Coach Djodjevic domenica scorsa, ma non è questo il caso. Ci sono state decisioni non in nostro favore ma ormai la frittata era già stata fatta e non è stato questo a condizionare la partita. Qualcuno della squadra e dello staff è stato male, presumibilmente per qualcosa che hanno mangiato ma penso che nemmeno questo abbia influito sul match”. Inutile parlare dell’inizio campionato, in cui sembrava che la Dinamo si sdoppiasse in due gemelli eterozigoti: uno, talentuoso e vincente, in casa e l’altro, spaesato e inconcludente, fuori casa. La formazione che si appresta ad affrontare l’undicesima giornata di campionato è ormai una squadra equilibrata, coesa, capace di grandi cose (si pensi alla striscia positiva di 7 vittorie di fila): “La vera Dinamo è quella vista all’80% tutto l’anno” sottolinea Brian “Una squadra capace di fare break e vincere di 30 punti contro la Virtus. Abbiamo talento ma ancora ci manca un briciolo di fermezza mentale in più, la vera Dinamo è quella del terzo quarto di domenica scorsa”. E sugli obiettivi stagionali aggiunge “Abbiamo mostrato di poter giocare bene in trasferta ed ora dobbiamo concentrarci per vincere anche fuori dalle mura amiche, ne va dei playoff”.

Brian Sacchetti in conferenza stampa

Treviso. Sabato Brian e compagni saranno impegnati nell’anticipo di campionato contro la Benetton Treviso al PalaSerradimigni. “All’andata li avevamo presi sottogamba, sbagliando clamorosamente e disputando la nostra peggior partita della stagione, che ha chiuso un’era (con la partenza di Hunter e poi l’arrivo di Easley, ndr). Adesso hanno cambiato il roster, si sono rafforzati anche con un giocatore come Viggiano. Sarà una battaglia perché loro non hanno niente da perdere e noi tutto. Il pubblico sarà come sempre la nostra spinta in più,noi dovremo essere concentrati e mostrare la nostra tenuta mentale, portando in campo la stessa faccia del match contro la Virtus”.

Brian&Meo. Il fatto che nel mondo dello sport siano un caso così raro di padre-allenatore e figlio-giocatore suscita sempre grande curiosità dei media nei confronti di Brian e Meo. “Ci abbiamo fatto il callo ed ormai sappiamo cosa rispondere in automatico, non ci sorprende più tutto questo stupore. Io sono profondamente convinto della mia scelta e la rifarei altre mille volte: mio padre è l’allenatore perfetto per me. Se è vero che mi becco tante sgridate durante gli allenamenti è altrettanto vero che i minuti che gioco me li guadagno dal primo all’ultimo, e mi faccio un mazzo così per averli. Sono molto felice per questo e so che l’essere allenato da lui mi porterà sempre più vicino a diventare il giocatore che vorrei”.

Testardaggine e pragmatismo, ma anche umiltà e determinazione, sono le caratteristiche salienti della famiglia Sacchetti che ormai costituisce un cardine del basket isolano, regalando ai tifosi traguardi mai raggiunti prima.

Valentina Sanna