Ore frenetiche in Via Fermi alla ricerca dell’assetto giusto per presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione che, per il Pistoia Basket 2000, rappresenterà l’inizio di una nuova era. Dopo Esposito, l’arrivo di un nuovo allenatore, Ramagli e di un nuovo presidente, Massimo Capecchi, al posto dello ” storico ” condottiero Roberto Maltinti che in settimana è tornato a far sentire la sua voce. E lo ha fatto alla chiusura della prima sessione di abbonamenti, destinata ai vecchi possessori di tessera, terminata con risultati non certo esaltanti. Ma ci sono due considerazioni da fare: la prima è che il pubblico di Pistoia ha vissuto con grande apprensione le vicende delle scorse settimane, con il passo indietro della The Flexx che ha abbondonato il ruolo di main sponsor senza l’arrivo di nessun degno sostituto e la composizione di un roster di italiani composto di giovani di grandi speranze ma con scarsa esperienza nella massima serie, la seconda è che del lunedì partirà la seconda fase ( sempre destinata ai vecchi abbonati ) e siamo certi che alla luce degli ultimi colpi di mercato, la risposta dei tifosi sarà diversa ed il lavoro della società sarà premiato.

In questo Luglio Pistoiese ( così si chiama da queste parti la numerosa serie di eventi musicali, culturali e folcloristici che culmineranno il 25 con il palio cittadino, alias Giostra dell’Orso) stanno arrivando infatti anche i nomi che tutti si attendevano in ottica di giocatori stranieri. Eh si, perché il primo nome non arriva dagli Usa, ma è piaciuto tanto da queste parti sapere che vestirà la casacca biancorossa. Si tratta del ceco  giocatore Patrik Auda.

” Classe ’89, ala di 206 cm per 107 kg, Auda è ( come recita il comunicato della società ) un giocatore dotato di ottimi mezzi fisici, duttile ed energico, che conosce già l’Italia. E’ stato infatti ingaggiato, in occasione degli ultimi playoff, dalla Sidigas Avellino: con gli irpini ha disputato tutte le quattro gare della serie contro Trento, mettendo a referto 12.3 punti e 2.5 rimbalzi di media a gara, in nemmeno 18 minuti sul parquet.
La parentesi avellinese è stata, finora, l’ultimo capitolo di una carriera che ha visto il giocatore lasciare presto la Repubblica Ceca, per completare la propria formazione cestistica negli Stati Uniti: dal 2010 al 2014 ha vestito infatti i colori di Seton Hall University, disputando il campionato NCAA, e chiudendo la propria stagione da Senior a 9.6 punti e 4.5 rimbalzi di media a partita. Nell’estate del 2014 fa ritorno nel vecchio continente per accasarsi al Pro-Basket Kutno: dopo una buona stagione (conclusa a quasi 14 punti di media a gara), rimane in Polonia, firmando con il Koszalin, poi, nel gennaio del 2016, si trasferisce in Spagna, al Manresa. Veste i colori della squadra catalana per una stagione e mezza, collezionando complessivamente 35 presenze a 9.4 punti e 4.1 rimbalzi di media a gara, poi, nell’estate del 2017, rientra in Polonia. A ingaggiarlo stavolta è il Rosa Radom, con cui disputa un ottimo campionato (35 presenze a 13.1 punti e 4.7 rimbalzi di media a partita), conquistando il quinto posto in regular season e l’accesso ai playoff. Al termine della post-season, il 7 maggio firma con Avellino, per potenziare il reparto lunghi della squadra di coach Sacripanti. Membro della Nazionale della Repubblica Ceca, ha disputato il Campionato Europeo del 2017 e le qualificazioni alla FIBA World Cup del 2019, guadagnandosi l’accesso alla seconda fase.
“Sono molto contento per l’ingaggio di Patrik -ha commentato coach Alessandro Ramagli- perché, nonostante avesse anche altre proposte, ha accettato con entusiasmo e grandi motivazioni Pistoia: segno che il giocatore ha creduto in noi e nella bontà del nostro disegno tecnico. Parliamo di un atleta ormai esperto, ma che, tratto comune a tutti i giocatori che quest’anno comporranno il nostro roster, ci è apparso fin da subito estremamente determinato e motivato. E’ un lungo multi-ruolo, che può giocare sia in posizione quattro che in posizione cinque, energico, molto duttile, rapido e moderno, con un curriculum europeo importante: siamo perciò davvero onorati che abbia scelto Pistoia”.

E stamani nuovo comunicato per annunciare la firma di Kerron Johnson :

A.S. Pistoia Basket 2000 comunica che, in data odierna, è stato siglato un accordo, di durata annuale, con il giocatore statunitense Kerron Johnson. Nato a Tallahassee (Florida) il 14 dicembre 1990, playmaker di 185 cm per 80 kg, Johnson è un giocatore atletico, di temperamento ed esperienza internazionale.
Prodotto di Belmont University (con cui conquista le Finali del campionato NCAA per tre volte in quattro anni), esordisce fra i professionisti nella stagione 2013/14, firmando per i New Zealand Breakers, campioni in carica del massimo campionato australiano.  La buona stagione oltre-oceano, gli vale un’importante chiamata dall’Europa: lo ingaggia il Ludwigsburg, ambiziosa società del campionato tedesco, con cui disputa 32 partite, chiudendo a oltre 14 punti e quasi 4 assist di media a gara. Inizia il campionato successivo in serie A francese, al Rouen, ma, a gennaio, torna al Ludwigsburg, confermandosi sugli ottimi livelli della stagione precedente. Chiude la regular season a 11.1 punti, 4.5 assist e 2.8 rimbalzi a partita, guidando la formazione giallonera (con cui gioca anche l’Eurocup) al quinto posto, con conseguente qualificazione alla Champions League.
Nell’estate del 2016 si accorda con i polacchi del Dabrowa Gornicza: con 14.2 punti e 4.2 assist a partita è fra i migliori playmaker del campionato, tanto da convincere il Ludwigsburg, dopo un solo anno, a riportarlo per la terza volta in Germania. Presenza fissa in quintetto, è di nuovo fra i protagonisti della massima serie tedesca: il Ludwigsburg conquista infatti il terzo posto in regular season, la semifinale playoff e la semifinale di Champions League e Johnson, con 9.6 punti e 4.1 assist a gara fra campionato e coppa, si afferma definitivamente come giocatore di grande affidabilità, anche a livello continentale.
“Ogni tribù ha bisogno di un capo -ha affermato coach Ramagli commentando il suo ingaggio- e noi lo cercavamo, anche e soprattutto sul piano emotivo. Se poi il capo in una squadra di basket è il play, l’aspetto è ancora più importante. Avevamo bisogno di un giocatore esperto e che avesse già giocato in Europa con una certa costanza, anche di rendimento: credo che Johnson risponda in pieno a questo identikt. Se lo dovessi definire con due aggettivi da abbinare alla parola “capo”, direi affidabile e competitivo: affidabile perché quando un giocatore gioca tre anni nella stessa squadra, venendo richiamato per due volte, vuol dire che è in primis una persona seria e un certo tipo di giocatore, competitivo perché questo senso di sfida, di voglia di competere è la sensazione che ti trasmette fin dal primo impatto. Sul piano tecnico, anche se ho usato il termine affidabile -ha concluso Ramagli- non lo definirei il classico playmaker sempre in controllo: ama molto giocare a tutto il campo su alti ritmi, correre e battere l’uomo”.

Inizia così a formarsi un gruppo che avrà il compito, sempre più insidioso visti i movimenti ( e le disponibilità ) delle altre società, di mantenere Pistoia nei massimi livelli del basket nazionale. Gli italiani, ad iniziare dal confermato ( e super amato dalla tifoseria ) Della Rosa, Severini  ( di ritorno alla casa madre con un importante bagaglio di esperienza acquisito ) i nuovi Bolpin e Martini ed il giovane Di Pizzo ( salvo un nome a sorpresa che dovesse uscire dal cilindro della società ), siamo sicuri che ce la metteranno tutta per ricompensare chi ha creduto in loro. La lungimiranza e la capacità di riuscire, con pochi mezzi, di disputare campionati più che dignitosi, è dote indiscussa dei dirigenti pistoiesi. I tifosi lo sanno, hanno dato un segnale di dissenso iniziale ma, siamo sicuri, si metteranno in fila già da lunedì per rinnovare l’abbonamento. Del resto è innegabile che … al cuor non si comanda!

( foto tratte dal sito del Pistoia Basket 2000 )

 


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