È una partita molto delicata quella che si gioca al Palapentassuglia in ottica Final Eight di Coppa Italia, con Brindisi che vuole bissare la bella vittoria di pochi giorni prima con Bologna e Cremona vogliosa invece di riscattare la brusca sconfitta interna contro l’altalenante Brescia.

C’è veramente poco da narrare nel primo quarto, a parte raccontare di un Aldridge autore in un fiat di 18 punti, con 15 di essi frutto di cinque tentativi su cinque andati a segno oltre la linea dei 6.75, di una difesa di Brindisi ancora non registrata colpita centralmente e in due occasioni con somma gioia di Mathiang. Per Brindisi bene solo Banks e Brown con 5 e 6 punti. Il 16-31 è sostanzialmente giusto ( massimo disavanzo è stato un 5-22): Cremona ha avuto un uomo che ha fatto la differenza, Brindisi no.

Come è facile pensare, la “pompa” a Cremona non può reggere per troppo tempo e Brindisi per non deludere i tanti spettatori che hanno assiepato quasi ogni strapuntino e qualcuno persino costretto a sedere sulle scalinate- in barba alle norme antincendio! n.d.r.- inizia una lenta rimonta a cui Cremona si oppone senza mai perdere la bussola del match ed infatti al massimo i punti fra le due compagini sarà di 8, con Brindisi che spreca nei minuti finali la possibilità di recuperarne altri se le mani stesse di Banks intente a schiacciare non respingessero la sfera oltre l’anello e se Gaffney nell’ultimissima azione con un secondo sul cronometro, pur ben servito, non trovasse il bersaglio. 34-46 e tutti a riposare per quindici minuti.

Con quattro punti in apertura di terzo tempino Crawford rimanda nel baratro Brindisi per il nuovo -16 (34-50), una tripla di Diener invece è un -14 (45-59), la sesta di giornata di Aldridge è altresì un -13 (49-62): tutte batoste che avrebbero potuto tramortire persino un bisonte, ma la HappyCasa ancora non ci sta a perdere e con un parziale di 11-2, grazie alla premiata ditta Chappell-Moraschini. 60-64 è il punteggio prima degli ultimi 10 minuti.

La lenta ed estenuante rimonta dei padroni a casa culmina con il 69 pari segnato da Banks, che però è alquanto fortunato poiché un suo 0/2 ai liberi diventa due punti perché sul secondo errore Crawford commette una ingenua interferenza nel tentativo di tap-out di un pallone che con tutta probabilità non sarebbe entrato lo stesso. Sull’azione successiva due falli in fila di Brown lo portano a 4, portando Brindisi ad esaurire il bonus falli e a mandare Diener in lunetta che fa 1/2 : 69-70. Brindisi non segna nella sua azione offensiva ma Diener eccome con una tripla senza ritmo per il 69-73. Contro-parziale di Brindisi per il 72-73 ma Cremona ne mette in cascina un altro di 0-6 con Aldridge, Mathiang e Ricci, con i liberi segnati dall’ala italiana pesantissimi perché vengono dal quinto fallo di un Brown in splendida forma. Brindisi prova l’ultima reazione ma una tripla di Ruzzier, fino ad allora avulso dalla manovra, per il 76-82 è troppo. La girandola di liberi finale non muta il disavanzo, e Cremona conquista due pesanti punti in trasferta.

La partita in sé è stata palpitante e bella da vedere, ma ancora di più lo sarebbe stata se Brindisi non avesse avuto la necessità di recuperare per tutto il tempo, ma questo è tutto merito di Aldridge che con il suo sforzo iniziale ha praticamente imbeccato la sua squadra verso la vittoria. Per Brindisi solo 6 giocatori a segnare, con Zanelli e Wojchechowski che hanno dato contributo scarso o nullo, in una squadra che già non era lunghissima prima e che poi sta soffrendo l’interregno in cabina di regia fra Clark e il probabile sostituto, che però stando alle parole del presidente Marino non dovrà essere scelto tanto per tappare un buco ma sarà un giocatore che dovrà fare la differenza. Insomma, senza troppi giri di parole, non si vuole ingaggiare un Obie Trotter qualsiasi.

Conferenza stampa

Coach Vitucci 

Coach Sacchetti