La tifoseria reggiana (foto Alessia Bruchi 2014)

La tifoseria reggiana (foto Alessia Bruchi 2014)

Chi ad una grigliata di carne, chi in centro a bere un bicchiere alla sera, chi in ufficio: a Reggio Emilia quest’estate si parla di basket. E nello specifico di mercato, perché non si può negare che i dirigenti della Pallacanestro Reggiana stavolta l’abbiano voluta combinare grossa e si stiano impegnando per far sognare una città intera. La stessa città che ad aprile ha alzato il suo primo trofeo: l’Eurochallenge, che in quell’indimenticabile weekend ha portato a Bologna 10000 cuori pulsanti all’unisono.

Dopo la delusione per la fine della serie contro Siena, la società si è messa al lavoro immediatamente allacciando le trattative che, dopo neanche due mesi, hanno portato in terra emiliana due colpi veri come Drake Diener e Darjus Lavrinovic, e due in prospettiva, ovvero Achille Polonara (già pronto per essere un giocatore importante) e Adam Pechacek.

Il team è stato rifatto per metà poiché hanno lasciato Reggio: Filloy ( Pistoia), Bell e Brunner (fine contratto), Gigli (in prestito da Milano) e James White, il quale non ha accettato l’offerta reggiana di un biennale a cifre leggermente superiori a quelle della scorsa stagione e si accaserà all’Unics Kazan. Oltre ai nomi di livello europeo che calcheranno le tavole del PalaBigi, uno degli aspetti più interessanti di quest’estate biancorossa è la volontà di costruire un progetto basato su accordi pluriennali.
In un contesto, quello italiano, dove la stragrande maggioranza delle società vengono rifondate anno su anno, la Grissin Bon ha siglato accordi e prolungato contratti addirittura fino al 2019 come nel caso di Amedeo Della Valle. Non è stato molto pubblicizzato dai media locali ma Cinciarini, Silins e lo stesso Polonara hanno contratti lunghi che non lasciano dubbi sulla solidità della società e sulla voglia di fare di Landi and company.
Infine non va dimenticato, secondo il nostro parere, che proprio la sontuosa campagna acquisti voglia perlomeno mettere in imbarazzo l’amministrazione comunale riguardo alla costruzione del nuovo palasport, discussione che ormai va avanti da una ventina d’anni; non è un caso che per le partite di Eurocup probabilmente si tornerà a Bologna dopo il fortunato weekend di fine aprile. La tavola è stata apparecchiata, ora non si aspetta altro che il campo, che come sempre, dirà se le scelte effettuate sono state azzeccate o meno.