Daniele Cinciarini, 15 punti per lui (Foto R.Caruso 2016)

Daniele Cinciarini, 15 punti per lui (Foto R.Caruso 2016)

La Pasta Reggia Caserta torna alla vittoria al Palamaggiò. I bianconeri piegano la resistenza della Vanoli Cremona per 79-75 in una gara dai due volti contrapposti: 26 minuti di una Juve troppo brutta per essere vera, che dopo aver sbagliato tanti tiri aperti ha perso mordente e si è abbandonata nelle braccia di Cremona, che ha sapientemente condotto la gara fino ad aver toccato il +18. I restanti 14 minuti la Pasta Reggia si è tramutata in un leone assetato di sangue, prendendosi la vittoria e firmando un super break di 41-19 in nemmeno un quarto e mezzo. Tanto merito va al pubblico del Palamaggiò, che ha fatto sentire il suo ruggito nel momento del bisogno e ha dato forza a tutti gli effettivi casertani. Alla fine la Juve si prende un successo sudato dove ognuno ha messo lo zampino, partendo da un Diawara trascinatore della folla ad un Cinciarini finalmente decisivo, chiudendo con un Sosa irriconoscibile per 30 minuti e leonino nei dieci rimanenti. Cremona ce l’ha messa tutta, con un Darius Johnson-Odom alla prima in maglia Vanoli che dimostrato tutto il suo talento ed il suo carisma con alcuni canestri di classe purissima; ma sono i soli Gaspardo e Biligha a dare manforte al play ex-Sassari. Gli ospiti si sono sciolti come neve al sole durante il ritorno casertano, uscendo dal Palamaggiò a mani vuote.

Cremona vuole tentare il tutto per tutto sin dalla palla a due; con Johnson-Odom in cabina di regia l’attacco gira subito al meglio. Gaspardo fa la parte del leone e gli ospiti si portano sul 2-8 in quattro minuti. Caserta trova buone soluzioni offensive con Diawara e raggiunge subito il pari a quota 10, ma nel momento di dare l’impronta alla partita i padroni di casa si mettono a litigare con il ferro, che penalizza le tante conclusioni aperte prese dalla squadra di Dell’Agnello. Cremona è lesta a catturare il rimbalzo e partire in contropiede: due triple in transizione di Wojciechowski e Johnson-Odom rimandano avanti la Vanoli, che trova opposizione solo da Raphiael Putney: il primo quarto si chiude sul 14-20.

La Juve prova con un quintetto inusuale, composto dalla coppia Johnson-Watt in pitturato e Bostic da player forward, a rientrare in gara. I primi risultati sono incoraggianti, con Bostic e Cinciarini che firmano il pari a quota 21, ma lì la Juve si smarrisce. Se all’inizio i tiri non entravano, Caserta non riesce più a costruire più un tiro degno di tale nome, dando il pallino del gioco alla Vanoli che ringrazia e prende il largo. Gli uno contro uno di Johnson Odom creano scompiglio, ma il numero 0 riesce anche a creare per i compagni che prendono fiducia e segnano con continuità. Gli ospiti scappano dunque grazie a un break di 16-3 e tengono botta sulla reazione, poco veemente, di Caserta, portandosi sul 30-42 all’intervallo.

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La Juve vuole giocarsi tutti le sue carte e prova, con il solo istinto, a rimettersi in riga. Sosa segna il primo canestro soltanto al ritorno in campo e la Juve ne trae un po’ di beneficio. L’intelligenza di Bostic lucra tre liberi che riportano i bianconeri sotto la doppia cifra di svantaggio, ma Biligha e Johnson-Odom non ci stanno. I due imbastiscono un break di 9-0 che affonda Caserta sul 38-56, facendo virtualmente calare il sipario a 14 minuti dal termine su un Palamaggiò completamente in silenzio. Il punto di rottura della gara arriva qui: il tifo inizia prima a fischiare, poi si rende conto di non ricavarci nulla ed inizia ad incitare i suoi beniamini come non aveva fatto in gara. Le facce dei giocatori tornano quelle combattive che tanti successi hanno portato in questo campionato. Diawara e Cinciarini iniziano ad asfaltare la strada e con un break di 8-1 chiudono il terzo parziale su un più comodo 46-57.

Caserta continua la rimonta, è ancora Cinciarini ad indicare la strada con un paio di canestri, mentre Cremona sembra letteralmente paralizzata dal ritorno in auge dei bianconeri. Cinque punti del numero 10 spingono Caserta fino al -5, poi entra definitivamente in gara Edgar Sosa. Dopo una partita confusa e confusionaria, il numero 4 spara le sue cartucce con otto punti in un minuto e mezzo che firmano il pari a quota 66, poi Putney conclude l’opera con cinque punti consecutivi che mettono il punto esclamativo su un parzialone di 17-3 che mette per la prima volta la Juve a condurre la gara sul 72-66. I padroni di casa pensano di chiudere i conti con la tripla di tabella di Putney, ma Johnson-Odom e Carlino rimettono paura ai padroni di casa con due triple valide per il -1 a 17’’ dal termine. La girandola dei liberi premia però Caserta, che rimane freddissima con Sosa e torna alla vittoria avanti al suo pubblico.

Pasta Reggia Caserta – Vanoli Cremona 79-75.  (14-20, 30-42, 46-57)

Caserta: 13/28 da due, 11/29 da tre, 20/34 ai liberi. Putney 19, Cinciarini 15, Sosa 14. Rimbalzi 40 (Watt 10), assist 8 (Giuri 3).

Cremona: 19/41 da due, 8/24 da tre, 13/21 ai liberi. Johnson-odom 27, Biligha e Gaspardo 12. Rimbalzi 40 (Thomas 9), assist 7 (Johnson-Odom e Thomas 3)