Il colpo d’occhio del Palapentassuglia è quello delle grandi occasioni , pieno quasi in ogni posto, con anche una settantina di tifosi campani venuti a sostenere la loro squadra nell’impianto di Contrada Masseriola. Molta gente è presente anche per la curiosità di vedere per la prima volta sia Andrea Zerini da avversario, sia con i colori Brindisini il centrone giamaicano Samardo Samuels, che però non parte nel quintetto composto da Scott,Carter, Moore,M’Baye e Joseph. Avellino risponde con Green, Randolph, Thomas, Leunen e Fesenko.

L’inizio dei padroni di casa è a dir poco bruciante, perché prima del primo time out invocato da coach Sacripanti dopo poco più di quattro minuti di gioco Avellino è capace di segnare solo un punto con un ½ di Fesenko mentre i punti che subisce sono ben 11! Pare andare un  pelo meglio all’uscita dallo stesso con il primo canestro su azione avellinese di Fesenko, ma poi è ancora monologo brindisino con Scott, Joseph –da 3- e M’baye. Il 18-5 sempre di Fesenko è solo un inframezzo a un altro allungo di Brindisi, che allungherà fino al 24- 5 di fine primo quarto grazie al primo canestro di Samuels, più il libero segnato, l’1/2 di Goss ai liberi che poi si farà perdonare subito dopo, su azione partita da un grande recupero di Joseph sull’ex-Zerini. Per Avellino non solo l’onta della media di mezzo punto al minuto, ma anche di avere mandato a referto soltanto Fesenko.

Avellino prova a scuotersi e lo fa con Randolph che ne segna  5 di seguito (24-10), ma Brindisi è brava a ricacciarla ancora più indietro fino al 41-18 sancito da una bomba di Carter (massimo vantaggio raggiunto al +23), ma d’ora in avanti Brindisi, probabilmente a corto di ossigeno per la grande intensità messa in almeno 15 minuti, non segnerà più ed Avellino, tipo formichina, riuscirà a rosicchiare 8 punti equamente distribuiti fra Logan e Fesenko, con Sacchetti che non sarà riuscito a scuotere questo momento di sbandamento dei suoi ragazzi nonostante due time out ravvicinati. La prima metà di gara, dunque, termina sul 41-26.

Incomincia il terzo quarto con il 2+1 di Moore, il gancio di Fesenko , la tripla di Carter e ancora Fesenko per il 50-30 ( i pivot davvero in grande spolvero in questa partita) . Per Brindisi è il preludio a un periodo di buio e di nervosismo dettato dalle decisioni degli arbitri a suo sfavore, come l’antisportivo netto di Scott su Logan, che vede Avellino avvicinarsi pericolosamente fino al 50-41, per la prima volta dopo decine di minuti sotto la doppia cifra di svantaggio, fintantoché è Samuels  a frenare l’emorragia brindisina sul 52-41 e a ergersi come protagonista prima servendo un assist a M’Baye e poi sorprendendo il Palapentassuglia centrando il bersaglio grosso da oltre l’arco (57-43). Logan e Goss eseguono un perfetto 2/2 dalla lunetta e poi Brindisi deve fronteggiare l’assalto definitivo di Avellino alla riapertuta del match, che riesce a portarla fin sul 59-52, ovvero un -7 , ma lo sforzo si fa sentire perché grazie alla bomba di Moore e un 2/2 di Scott, e nel mezzo Logan fallisce un libero, il punteggio a ¾ di partita è 64-53.

Logan e Fesenko (foto di archivio e di R,Caruso) non hanno lasciato nulla di intentato per fare rimontare Avellino

Thomas inaugura il quarto quarto (64-55), risponde Joseph da 3 su assist di Moore (67-55) , poi Logan (2/2) e Scott per il 69-59. M’Baye fa la voce grossa in difesa cancellando Fesenko e Samuels infiamma il palazzetto con un potente movimento da centro puro per il 71-59. Sacripanti tenta il tutto per tutto chiamando time out, che ottiene l’effetto sperato giacché alla prima azione Avellino trova il fondo della retina con il “solito” Logan e le sue “solite” triple, ma Moore spegne ancora gli entusiasmi con un rapido coast-to- coast per il 73-62. Dopo una spettacolare azione, degna da top ten di lega, di Moore che serve un cioccolatino per l’alley-oop di M’Baye , quella del 75-62 per la precisione, Avellino alza praticamente bandiera bianca a causa della persa di Logan che provava a servire Fesenko nell’area dei 3 secondi quando il risultato era ormai sul 77-64 e meno di 4 minuti mancavano alla fine della contesa. L’ultimo sussulto, tipo coda delle lucertole appena dopo il distacco, è una tripla di Green per il 77-67, ma i minuti finali sono puro garbage time ( nel quale c’è anche gloria per Sgobba, entrato negli ultimi minuti per fare uscire un sorprendente Samuels, autore di 17 insperati punti, cosicché il pubblico gli tributasse una giusta standing ovation) che determineranno il 94-74 finale.

BRINDISI-AVELLINO 94-74 (24-5/ 41-26/ 64-53)

BRINDISI: Scott 18, Carter 14, Goss 12, Cardillo 3, Moore 10, M’Baye 9, Samuels 17, Joseph 11, Sgobba , Spanghero

TIRI DA DUE: 22/44 (50%) ; TIRI DA TRE: 13/18 (72%) ; TIRI LIBERI: 11/15 (73%)

ASSIST: 15 (Moore 7); RIMBALZI : 38 (Samuels 8); PALLE PERSE: 17 (Samuels, Scott 3)

AVELLINO: Zerini, Green 6, Logan 23, Leunen, Cusin 2, Severini, Randolph 8, Obasohan, Fesenko 28, Thomas 7

TIRI DA DUE: 22/43 (51%); TIRI DA TRE: 7/23 (30%) ; TIRI LIBERI: 9/16 (56%)

ASSIST: 13 (Leunen 5) ; RIMBALZI: 32 (Fesenko 9) ;  PALLE PERSE: 18 (Randolph 5)

 

COACH SACCHETTI

Poco da dire, nessun appello ai giocatori,hanno fatto tutto loro, ho apprezzato l’aspetto emotivo. Bravi a ricacciare indietro Avellino nonostante due ottimi Logan e Fesenko.

L’approccio in difesa e il controllo del match ha costretto Brindisi all’impossibile, ma spero che questa prestazione non crei rilassamento in vista delle gare future.

Non mi aspettavo un Samuels così, o quanto meno questa prestazione me la aspettavo tipo dopo ½ partite. Inoltre il suo minutaggio inaspettatamente elevato è stato dovuto alla volontà di avere maggiori palloni dentro [il pitturato n.d.r]. Ottima, inoltre, la prova difensiva di Moore e M’Baye.

COACH SACRIPANTI

Male il primo quarto, dove è mancata energia ed approccio, chiedo scusa ai tifosi per la prova indegna. Buono poi l’ardore con cui si è provato a raddrizzarla e che ci ha portato sino al -7, con buone difese e ribaltamenti. Punteggio falsato per quanto visto in campo, comunque partita compromesso già nel primo tempo.

Mai avuto un inizio di partita così, ma Brindisi ha giocato una ottima partita, aiutata anche dalla fiducia che si ha quando si riesce a segnare tanto, specie da 3.