È l’inizio dell’ultimo sesto di stagione, che per Brindisi si prospetta veramente impegnativo se vuole partecipare alla post season: tutti scontri con compagini dalla parte sinistra della classifica o al massimo invischiate nella lotta play off. Venezia invece prova ancora a cercare un utopistico primo posto, già consapevole del risultato di Milano, uscita malamente sconfitta in casa da una Sassari in ottima forma.

C’è un clamoroso ex di turno: è Marco Giuri, l’anno scorso uno dei componenti della scalcagnata Happy Casa che si salvò solo al penultimo turno contro Reggio Emilia, quella stessa squadra che invece quest’anno, delle sue 7 vittorie fino ad ora ottenute, proprio due volte ha sconfitto Brindisi.

La voglia di mettere ulteriore pressione su Milano fa partire molto meglio la Reyer, e Brindisi invece si esibisce in una delle sue solite partenze contratte in cui subisce la maggiore freschezza avversaria. Venezia segna con quasi tutte le sue bocche da fuoco eccetto Bramos, marcato particolarmente data la sua eccezionale abilità nel tiro da tre punti, mentre Brindisi è letteralmente solo nelle educate mani di Brown poiché i primi 10 punti sono esclusivamente opera sua. Il primo strappo è per l’appunto veneziano sul 10-19, Vitucci spende un time out per scuotere l’ambiente dopo circa 7 minuti ma il ritorno da esso non è dei migliori perché, a causa di un dubbio sfondamento fischiato a Banks, la panchina si becca un fallo tecnico che però dal libero assegnato a Tonut e l’azione offensiva successiva non porta ad alcun cambiamento di risultato e anzi scuote emotivamente la Happy Casa che, dopo avere toccato il massimo disavanzo sul 12-22 su tripla del sopra citato Tonut, trova in un pimpante Zanelli (ancora di più responsabilizzato come play, Clark è indisponibile e a ciò ormai la tifoseria e la società ci ha fatto il callo) 4 punti per finire almeno sotto la doppia cifra di svantaggio la prima frazione: 16-24.

La riscossa però è appena cominciata, la reazione è veemente. Entrano nello show sia Moraschini che Chappell ( che segneranno rispettivamente 9 e 7 punti) e in capo a 4 minuti e mezzo l’aggancio è servito: 30 pari e stavolta è De Raffaele a chiamare time out. I successivi minuti sono di relativo equilibrio, come ci si aspettava prima di questa sfida fra squadre di alta classifica, e all’intervallo lungo Venezia conduce di un punto: 36-37.

L’equilibrio pare spostarsi verso Venezia nel terzo quarto, quando viene fuori il talento individuale e il potere fisico di personaggi come Daye e Watt, mentre Brindisi appare davvero confusa sul da farsi in fare offensiva, perché o si opta per forzature senza costrutto da fuori area o i tiri ben presi sono sputati dal poco accomodante ferro del canestro. A circa 8 minuti di tempino il risultato pare già una sentenza: 41-55 per Venezia, ma la nuova scossa proviene da un sino ad allora spento Rush che porta finalmente Brindisi a segnare da 3 (44-55) e in seguito ai cinque punti in fila di un redivivo Gaffney, rientrato sul parquet in luogo dei quattro falli raggiunti da Wojciechowski, intervallati essi dal 2/2 di Tonut e l’1/2 di Haynez, il punteggio è di 49-58.

MVP per Brindisi: Wojciechowski (immagine di repertorio)

Niente di che accade nei primi due minuti dell’ultimo quarto, o quantomeno in termini di punti perché per Brindisi prima si mette ancora peggio con anche 4 falli di Brown, rendendo ancora più drammatica la situazione in posizione di 5 della società pugliese, e poi con la tripla di Cerella per il 49-61. Segnatevi questo momento, perché Venezia non segnerà più per molti minuti…Wojciechowski va per il 51-61, Gaffney per il 53-61, Zanelli eroicamente in aiuto strappa la palla a Watt e permette il 55-61 a Banks, che poi si ripete per il 57-61. La perfezione dalla lunetta di Wojciechowski vale il 59-61, De Raffaele tenta di fermare questa emorragia di punti con un time out a 3’40” dalla fine ma è tutto inutile perché prima Banks pareggia e poi il Palapentassuglia cade giù alla tripla di Zanelli del 64-61. Un chiodo pesante che sigilla la partita è l’azione da 2+1 di Banks, e ormai Venezia, dopo avere provato tante volte a ricucire con tiri da tre che non trovano il bersaglio, non può che arrendersi all’evidenza, la sconfitta per 65-71.

Le conferenze stampa

Coach De Raffaele

Coach Vitucci