foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno

Segafredo Bologna – Happy Casa Brindisi 61 – 77 (18-17; 12-21; 21-18; 10-21)

Bologna – la Virtus non sa più vincere e dopo la sconfitta con Pistoia arriva anche quella con Brindisi che conferma che il Paladozza ormai è terra di facili conquiste. La Virtus non solo ha perso la gara, ma anche il treno per i playoff che ormai appaiono irraggiungibili. Djordjevic ha lasciato Moreira e Punter in tribuna, a seguito delle polemiche per la loro uscita in discoteca dopo il match con Pistoia. Senza una delle proprie principali bocche da fuoco, la Segafredo ha sfoderato la peggiore partita stagionale in attacco e non è mai riuscita a pungere Brindisi. L’Happy Casa, nonostante un negativo Banks, si è fatta trascinare da Chappell e Brown che hanno fatto registrare rispettivamente 38 e 35 di valutazione. L’arrivo di Chalmers e Djordjevic non ha dato una scossa positiva a Bologna in campionato e ora tutta la stagione bianconera è aggrappata al risultato delle Final Four di Basketball Champions League.

Cronaca: tanti errori nel primo tempo con le squadre che non offrono un bello spettacolo ai più dei 5000 spettatori venuti anche ad applaudire Michael “Sugar” Ray Richardson, tornato al Paladozza per salutare tanti vecchi amici che hanno visto la ex stella Nba trascinare la Virtus alla conquista della Coppa delle Coppe nel 1990. Brindisi getta via 7 palloni nel primo quarto, ma la Virtus non ne approfitta perché non trova mai il feeling con il canestro. La coppia Chappell-Brown accende l’Happy Casa che riduce il numero delle palle perse e conquista il vantaggio in doppia cifra al termine dei primi venti minuti, prima del goal di Qvale: 30 – 38. Nel terzo quarto la Segafredo stringe le maglie in difesa e, attraverso rapidi contropiedi e le triple di M’Baye, si riporta in parità a quota 42. Brindisi ha un Banks irriconoscibile e un apporto nullo dalla propria panchina. Deve fare allora gli straordinari Brown per far mantenere agli ospiti qualche incollatura di vantaggio. 51 – 56 al 30esimo. Taylor è limitato dai falli e allora Djordjevic concede tanti minuti a Chalmers. La regia dell’ex Miami Heat è però incerta e ricca di sbavature nelle letture. Il canestro di Brindisi sembra stregato e Bologna fatica tremendamente a smuovere la retina avversaria. Moraschini e Brown, invece, giocano a memoria e fanno malissimo alla Virtus che non ha energie per provare a vincere la partita. Djordjevic non sa più quali quintetti schierare e manda in campo 4 playmaker con Taylor, Chalmers, Cappelletti e Cournooh contemporaneamente in campo. Per la Segafredo ci sono solo i fischi e la gara finisce 61 – 77.

MVP: John Brown. Lungo molto atipico, non dotato di molti centimetri, ma capace di segnare in tanti modi diversi grazie alla sua mobilità. Il centro di Brindisi ha fatto impazzire i pari ruolo bianconeri che non sono mai stati in grado di fermarlo. Alla fine chiude con una doppia doppia da 29 punti e 10 rimbalzi.