Lello Iavazzi (Foto Buco)

Lello Iavazzi (Foto Buco)

La Juvecaserta sta letteralmente lottando contro il tempo. Mancano poco più di due settimane per presentare la fideiussione da 250mila euro per garantire in toto l’iscrizione al prossimo campionato di massima serie, ma per ora non è ancora arrivato l’uomo che possa prendere il testimone da Raffaele Iavazzi. Lo stesso ex numero uno, almeno sulla carta, ha partecipato all’incontro con la stampa voluto dall’associazione ‘Io sto con la Juvecaserta’, che dopo aver presentato il proprio statuto all’agenzia delle entrate sta collezionando numerosi consensi in città. A due giorni dalla pubblicazione dell’IBAN, il sodalizio ha raccolto già 10000 euro: “Finalmente i tifosi del ‘fare’ stanno dando una lezione a quelli del ‘dire’ha affermato Iavazzi – . Ciò che sta accadendo è bellissimo, è la prima volta che vedo qualcosa del genere a Caserta. Continuo a garantire l’iscrizione, fideiussione a parte; i documenti saranno presentati lunedì in Lega. Durante la settimana sono arrivate due richieste da parte di società di serie inferiore per vendere il titolo sportivo, ma ribadisco che voglio la Juve in massima serie. I debiti regressi sono problemi esclusivamente miei, chi vorrà avvicinarsi alla società non deve preoccuparsi”. Già, i debiti della società dichiarati risultano di seicentomila euro suddivisi in due cartelle esattoriali; ma Alfredo Scauzillo, uno dei soci dell’associazione, svela che esiste una trattativa: “Un gruppo estero si è interessato alla società; abbiamo mandato loro le carte relative al bilancio della Juve, sapremo di più nei prossimi giorni”. I risultati ottenuti in una sola settimana sono sicuramente confortanti: ‘Io sto con la Juvecaserta’ sta riaccendendo l’interesse attorno alla società bianconera, ricevendo attestati di stima e volontà di partecipare anche al di fuori della Campania. Anche lo stesso Iavazzi sta monitorando con attenzione l’operato di questo gruppo di tifosi, ribadendo la sua volontà di non mollare il colpo e di poter restare in società seppur con una quota minima in nome di una passione che gli è rimasta addosso sin dal suo ingresso nella Juve. A conferma di ciò, la voglia di continuare ad investire nel settore giovanile, trascurato sin da prima del suo arrivo. La sua gestione avrà avuto alcune falle, si sarà impuntato nel voler essere il ‘padre-padrone’ della baracca, ma senza di lui non staremmo parlando della Juvecaserta. E con il suo addio, parziale o totale, c’è bisogno di qualcuno che lo sostituisca. Per non rendere vani gli sforzi dei veri tifosi casertani, altrimenti si rischia di non poter più parlare di basket e di chi lo governa nella città della Reggia.