L’esterno dello Juvecaserta Store (Foto by Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

La Juvecaserta sta lottando per non mollare la massima serie. Il patron Raffaele Iavazzi ha inviato agli enti competenti il ricorso per l’esclusione dei bianconeri alla A, avvenuta lo scorso venerdì dopo la decisione della Com.Te.C. In questi giorni si è mosso tutto e niente all’ombra della Reggia: i tifosi, almeno seicento con picchi superiori nel tragitto, hanno urlato il loro amore per la squadra camminando per le strade della città, mentre la società ha pubblicato su internet il comunicato Fip dell’esclusione per tentare di far luce sull’accaduto nella mente dei supporters, ma con poco successo. Perché in Terra di Lavoro si vive una sorta di braccio di ferro: lo scorso lunedì il sindaco Carlo Marino è stato in udienza da Malagò e le voci circolanti vogliono che si stia spingendo per l’eventuale ripescaggio in una serie minore, anche con una nuova società, in barba alla volontà di Iavazzi che vuole portare fino in fondo il ricorso per rimanere in massima serie. Un ricorso con poche speranze di essere accolto, visti i precedenti; ultimo, quello di Capo d’Orlando nel 2008 che venne esclusa proprio per il mancato pagamento di una cartella esattoriale, la stessa da cui potrebbe nascere il disavanzo di 270mila euro che ha condannato la società in base al comma 1 della delibera numero 346 dell’11 aprile. Nel report della Com.Te.C della scorsa settimana venne però inserito anche il lodo di Bobby Jones divenuto esecutivo lo scorso 10 luglio, secondo quanto dice la pagina dedicata ai BAT della Fiba; secondo quanto redatto nel comma 3 della delibera 346, le problematiche relative ai lodi da pagare nascono dai BAT divenuti esecutivi allo scorso 30 aprile, non avvenuto nel caso dell’americano. Rimane dunque un falso problema, almeno in questo momento perché in caso di eventuali BAT dovranno essere comunque saldati; come diventa  una falsa manna dal cielo, ma resta una notizia positiva, la risoluzione del BAT di Pino Sacripanti in favore dei bianconeri arrivata questa mattina. L’allenatore di Avellino aveva ‘citato’ la Juve per una cifra complessiva di sessantamila euro, ma il tribunale ha dato ragione al sodalizio di Terra di Lavoro che così ha un problema in meno a cui pensare. Iavazzi, che vuole ancora lottare per mantenere la massima serie come dimostra anche la foto postata dei supporters sotto il monumento dei Caduti con la frase ‘Siete gli unici per cui vale la pena lottare…io non mi arrendo’, avrebbe dunque qualcosa a cui appigliarsi per il ricorso. Rimane però il mancato rispetto del punto 1, il problema del rapporto Ricavi/Indebitamento/Patrimonio Netto superiore a 1,8, per cui il patron dichiara in un’intervista a ‘Il Mattino’ di aver pagato le rate scadute della cartella esattoriale di cui venne rifiutata la rottamazione e di aver dunque ottenuto una nuova dilazione del pagamento. La Com.Te.C non tiene conto di questo, contestando il bilancio al 31 marzo, l’unico che porta a questo provvedimento, tenendo in considerazione la cartella incriminata. Dove sta la verità? Iavazzi ha già detto che, in caso di mancata accettazione del ricorso, sarebbe capace di ricorrere al TAR a costo di bloccare i campionati.