Coach Finelli è consapevole degli errori compiuti durante la gara con la Juvecaserta, ma le riconosce i suoi giusti meriti: “Complimenti a Caserta e a Pino. Sapevamo di trovare una squadra che avrebbe giocato con il cuore vedendo la gara con Varese. Caserta ha giocato una partita solida, tosta. La nostra partita è stata difensivamente buona, ma in attacco abbiamo fatto poco. La spiegazione della partita è nei tabellini. Non possiamo vincere fuori casa con percentuali da due di questo genere. Il 6/36 totale degli USA spiegano le nostre difficoltà offensive, anche se ci è mancato Angelo Gigli che non ha smaltito il problema al ginocchio. terza partita senza uno da quintetto e va male per la nostra chimica. Bologna se non al completo e con queste percentuali fa fatica.”

Stefano Sacripanti (fonte tuttosport.it)

Coach Sacripanti ragiona sulla partita e sul futuro in maniera razionale come solito: potevamo vincere solo tenendo il punteggio molto basso. Bravi a tenere loro ad un punteggio inferiore togliendogli il contropiede e lavorando sui pick and roll. Abbiamo avuto brutte percentuali, qualche errore d troppo ma abbiamo avuto il merito di capire la gara, gestire bene i ritmi e tenere quando sembrava che tutto potesse crollare. Siamo in una fase di responsabilizzazione, l’approccio alla gara deve sempre essere quello corretto. I minuti fatti da Cefarelli e Marzaioli mi bastano per far respirare tutti, infatti siamo arrivati lucidi all’ultimo quarto a differenza delle ultime gare. Potevamo vincere con qualche punto di scarto in più ma non importa. Un plauso a Mordente, grande giocatore e persona di grande spessore. Grande il calore del pubblico, a noi il dovere di trascinarlo. Caserta deve avere un’anima combattiva, sempre col coltello fra i denti. Ci aspettano due trasferte, ma abbiamo messo un altro mattone in una stagione molto difficile. Io credevo nella vittoria, ho visto voglia da tutti, anche da Miche con il ginocchio malconcio, oggi Akindele ha giocato una partita superba mettendola sui suoi punti forti. Bisogna comunque alzare le nostre percentuali, tenendo la difesa a questi livelli.

Parla anche Stefano Gentile: Vittoria di cuore, siamo rappezzati ma dovevamo dimostrare a noi stessi che noi ci siamo e ci tenevamo. Si gioca bene o male, ma noi teniamo alla maglia e vogliamo che la gente ci venga a vedere proprio per questo. Questa è stata una delle mie peggiori partite, ma non volevamo perderla. Ringrazio i miei compagni che mi tengono concentrato.