Il nuovo, ennesimo terremoto all’ombra della Reggia. La Juvecaserta rischia l’esclusione dal prossimo campionato di massima serie di pallacanestro. Sembrava che i bianconeri stessero vivendo un momento lontano dagli ultimi anni della propria storia, con l’accordo sulla parola con il patron del Benevento Oreste Vigorito e gli importanti innesti di Ryan Arcidiacono in campo e Piero Bucchi in panchina. Invece gli ultimi controlli condotti dalla Com.Te.C hanno fatto emergere nuove irregolarità del sodalizio bianconero, come il grande sbilancio dei parametri nei rapporti ricavi/indebitamento/patrimonio netto, con un disavanzo superiore ai duecentomila euro. A questo si aggiunge anche il nuovo, l’ennesimo Bat arrivato fra capo e collo della Juve a firma Bobby Jones, che lamenterebbe un ammanco nelle sue casse di una cifra che va tra i sessantamila e gli ottantamila euro. Il presidente Raffaele Iavazzi, in un’intervista a ‘Il Mattino’, si è detto tranquillo e pronto a dare battaglia: La Com.Te.C ci aveva contestato i parametri successivamente al 30 aprile poiché ci è stata respinta la rottamazione di una cartella esattoriale. Ma abbiamo saldato l’Erario per un importo significativo, presentando anche una nuova pratica per la dilazione, peraltro già accolta, di un’altra cartella esattoriale. Abbiamo garantito anche i lodi che non avremmo dovuto considerare ed ora siamo in regola, visto che abbiamo certamente rispettato il parametro di indebitamento previsto dalla delibera Fip. Se dovesse arrivare una decisione di penalizzazione o altro provvedimento senza alcun fondamento giuridico adiremo le vie legali, anche a costo di bloccare il campionato. Un atteggiamento sicuro di sé quello del patron della Juve, che sarebbe partito verso Roma per parlare in prima persona con il presidente Gianni Petrucci. A creare più allarmismi è sicuramente la situazione meno che rosea con la Com.Te.C.

PalaMaggiò (www.juvecaserta.it)

Possiamo cercare di chiarire in parole povere: la Juvecaserta potrebbe aver presentato alla Com.Te.C un bilancio che comprendeva anche la rottamazione della cartella esattoriale incriminata; la rottamazione, che poteva riguardare un qualunque debito con Equitalia dal gennaio 2000 all’ultimo dell’anno 2016 con la richiesta compiuta entro lo scorso 21 aprile, fa ottenere al contribuente, in questo caso la Juvecaserta, una riduzione dell’importo da corrispondere con riferimento alle cartelle ed ai carichi per i quali ha chiesto la definizione agevolata, con sanzioni ed interessi maturati nel tempo che crollano quasi a zero e con pagamenti da effettuare in un massimo di cinque rate, di cui la prima sarebbe stata a settembre. La Juve, con l’accettazione della rottamazione, avrebbe avuto quindi con Equitalia un debito allo stato originario, dilazionato e soprattutto spostato nel tempo; con il rifiuto della domanda invece il debito rimane quanto maturato fino ad ora, comprendente sanzioni e more, andando quindi ad inficiare sul bilancio della società e sul rapporto ricavi/indebitamento/patrimonio netto, con la seconda voce che va inevitabilmente a crescere. Cosa può succedere: andando a leggere il regolamento della Com.Te.C (consultabile QUI, da leggere gli articoli 29.3 e 30), l’esclusione dall’iscrizione del campionato riguarda l’inadempienza datata al controllo del 31 marzo, ma ‘in caso di mancato rispetto del solo coefficiente riferito al rapporto tra Indebitamento e Patrimonio Netto, non si applicano le sanzioni del presente articolo’. Una situazione che potrebbe essere tenuta sotto osservazione dall’affaire Sosa risalente a metà marzo, quando la Com.Te.C si fece sentire per controllare la situazione in casa Juve; e in quel caso alzarono la voce anche due ex come Peyton Siva e Dario Hunt, che dichiararono di non essere stati pagati fino in fondo. Due voci che poi si persero nel vuoto ma che adesso rimbombano come dei veri e propri avvertimenti dopo il Bat esecutivo dell’ex compagno Jones, minando anche la credibilità dello stesso Iavazzi sul versamento degli stipendi. Ma qualcosa non quadra: Iavazzi ha menzionato nell’intervista che i problemi derivano dal 30 aprile, quando l’inadempienza, se ci sarà l’esclusione dal campionato, deriva dal controllo del 31 marzo e non del 30 giugno. Domani ci sarà la decisione della Federazione verso una squadra che da anni naviga a vista, che nell’ultimo anno non ha mai presenziato in Lega e che, nell’ipotesi migliore, rischia di perdere anche l’appoggio di Vigorito per il prossimo anno. Cruciale sarà capire a quando risale il controllo Com.Te.C che ha trovato la Juve scoperta; ma il rischio c’è, ed è alto. Il terremoto di oggi potrebbe essere veramente quello che lascia semplicemente le macerie.