Vuelle Pesaro 62 – Dolomiti Energia Trento 77  (17-15; 27-43; 41-60; 62-77)

Pesaro – E’ decisamente allarme in casa Vuelle. I biancorossi, privi di Moore, crollano completamente contro una Dolomiti Energia Trento che ha dimostrato un’altra intensità, un altro approccio alla gara e una ben diversa identità di gioco. Non è bastato ai padroni di casa un primo quarto di energia chiuso a contatto per evitare una sconfitta indecorosa e che ha rivelato i limiti attuali di una squadra in affanno fisico e in difficoltà tecnica. I ragazzi di coach Buscaglia hanno dato lo strappo nel secondo periodo con un parziale di 16-0, trascinati dai canestri di Sutton, Shields e Gomes e consolidato la leadership nel terzo quarto, trovando ritmo in attacco e recuperando palloni importanti grazie ad una difesa attenta sia di squadra che uno contro uno. Un campanello d’allarme che suona fortissimo in casa biancorossa: i padroni di casa si sono sciolti come neve al sole di fronte alle difficoltà incontrate, mostrando una faccia troppo brutta per rimanere così com’è ora. Troppo cinica, organizzata e profonda la formazione di coach Buscaglia, che ha trascorso l’ultimo periodo trotterellando per il campo in pieno controllo.

Cronaca – La gara comincia a ritmi bassi, contatti duri, tanta difesa e qualche palla persa di troppo. È il tipo di partita che Trento predilige ma la Vuelle è pronta ad adeguarsi e a sfruttare i miss match: è di Mika (8 punti totali) l’avviso positivo della Vuelle, al quale però Trento risponde con la difesa, i rimbalzi e un Sutton vero leader. È una primo quarto nervosissimo, confuso e malgestito dalla terna arbitrale ma dal quale la Vuelle esce agguerrita e con più voglia di lottare (17-15). Il buon momento biancorosso continua anche ad inizio secondo periodo; Serpilli tiene egregiamente il campo e la difesa e i canestri di Monaldi valgono un altro tentativo di allungo, al quale però Trento risponde da squadra vera, questa volta: difesa schierata intensa, palloni recuperati che scatenano contropiedi, e troppi canestri facili concessi anche a difesa schierata da Flaccadori e Gomes: ne esce fuori un controparziale da 28-10 che sembra chiudere definitivamente i giochi già all’intervallo, sul punteggio di 27-43.

Il rientro in campo è ancora tutto della Dolomiti energia. Un’altra fisicità, un altra intensità e troppa facilità ad arrivare al ferro per gli avversari. Tutti i giocatori trentini, guidati da Sutton e Shields, forniscono il giusto apporto. Qualche canestro di Clarke in contropiede e una zona 3-2 che frena l’ondata di fisicità degli americani di Trento sono troppo poco per rendere interessante un terzo periodo che si chiude sul punteggio di 41-60, per una partita che appare già chiuso, in primis dai volte dei padroni di casa. Gli ultimi dieci minuti dovrebbero essere quelli del definitivo tentativo di rimonta, ma si trasformano nella debacle più totale. Pesaro non ha più energia, in campo non ci sono gerarchie. Nei primi due minuti Trento mette le bombe spezzagambe che valgono i 25 punti di vantaggio, poi è garbage time, con i giocatori che passeggiano per il campo, come fosse la consueta partita di allenamento infrasettimanale: finisce 62-77.

Tabellini 

Pesaro: 20/39 da due; 6/30 da tre; 4/4 tl; Bertone 14, Mika 12, Omogbo 10; Rimbalzi 32 (Omogbo 10); Assist 13 (Omogbo 4)

Trento: 28/52 da due; 5/19 da tre; 6/9 tl; Shields 17; Hogue 14, Sutton 14; Rimbalzi 44 (Hogue 12); Assist 11 (Silins 3)