Se il leone è il re, la Leonessa è la regina del campionato, 88 a 85 il finale con il quale la Germani passa sulla l’EA7 e incanta i propri tifosi con un successo che la conferma terza forza della serie A. Noi vogliamo questa vittoria cantano i 4000 del PalaGeorge di Montichiari. Avevo 18 anni e Fabio Fossati allenava l’allora Basket Brescia che si impose sull’Olimpia Milano di Dan Peterson. Marcus Landry stellare 21 pt., Michele Vitali sempre onfire 15 pt. e Luca Vitali che con Daniele Cinciarini si contende il ruolo di play titolare in Nazionale, 14 pt. a testa. Non bastano i 22 pt di Goudelock, Pianigiani tiene colpevolmente Gudaitis (14 pt. 6/6 da 2 pt. 2/4 dalla lunetta) in panchina nel finale quando avrebbe potuto ferire a morte la Leonessa. Così non è stato coach D ringrazia e per Brescia è supremazia, almeno per una domenica, sui cugini milanesi.

Brescia senza Hunt gioca con Ortner titolare, in avvio prova a scappare Milano con gioco perimetrale, M’baye e Abass trovano buone conclusione dall’arco, ma Moore e i Vitali’s reggono l’urto e sulla spinta del PalaGeorge soldout portano al primo vantaggio la Germani 13-12 . Brescia difende forte (per tre volte ha portato Milano al limite dei 24 sec.), ma l’Olimpia lavora bene il pallone per Gudaitis e fa valere il peso dei suoi lunghi sotto le plance, al 10′ 24 a 18 per la Leonessa. Ma dove vai se Moss non ce l’hai? Se lo staranno ancora chiedendo in parecchi a Milano, re David spinge Brescia a +13, con Traini e Fall uniti a sostenere il capitano della Leonessa prima che Jerrels e Gudaitis blocchino l’emorragia. Break di 11-1 e l’EA7 risolleva la testa, 32-29. Cotton deve prendere le misure con il basket italiano è il 17′ quando si vede il suo primo canestro con la maglia Germani, Brescia gira veloce il pallone in attacco e trova anche buone conclusioni da sotto, l’Olimpia salta la prima linea difensiva disposta da Diana e trova punti con Goudelock (15 pt. in 16′), al riposo 48-45 per i biancoblu. Diana vista l’assenza di Hunt chiede a Landry  di contenere Gudaitis da sotto, si segna davvero poco. E’ la velocità di Michele Vitali a seminare il panico nella retroguardia milanese, 58-50, Pianigiani chiede a Cinciarini di giocare la palla sotto canestro dove la Leonessa è scoperta così l’EA7 è lì, tripla da 20 metri sulla sirena di fine periodo di Cotton, 64-60. Marcus Landry si ricorda di essere MVP del campionato scorso e ne mette 7 in fila, la Leonessa ha ossigeno. Pascolo è un’incognita per la difesa di coach Diana e l’Olimpia barcolla, ma non molla, 71-66 e si entra negli ultimi 5 minuti. La Germani perde un pallone sanguinoso con 1’21 da giocare l’EA7 impatta, 75-75, il palaGeorge si stringe vicino alla Leonessa, Goudelock sbaglia la tripla vincente, Luca Vitali ha la palla del KO, ma fa tutto ciò che non si deve fare ed è overtime. 75-75.  Landry morde, Cinciarini è l’anima dell’Armani, Goudelock il braccio armato, Vitali si fa perdonare e segna i liberi che suggellano il trionfo. L’Olimpia cade dopo 9 vittorie proprio come la Leonessa ad inizio campionato, ma il cielo è sempre più blu.

Germani Leonessa – Armani Olimpia 88-85 (24-18;24-27;16-15;11-15;13-10)
Germani: 22/43 da 2 (51%), 7/26 da 3 (27%), 23/30 t.l. (77%). Landry 21, Vitali M. 15, Vitali L. 14. Rim. 39 (Landry 9). Assist 11 (Vitali L. 4).
Armani: 23/38 da 2 (61%), 9/37 da 3 (24%), 12/16 t.l. (75%). Goudelock 22, Cinciarini 14, Gudaitis 14. Rim. 36 (Pascolo 10). Assist 12 (Jerrels 4).