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mitchel-watt-foto-r-caruso-2016Juvecasert

Pasta Reggia forza sei. Dopo aver sofferto tantissimo, i bianconeri si portano a casa la sesta vittoria in campionato battendo la Betaland Capo d’Orlando per 91-86. I siciliani ci hanno provato, sono rimasti sotto per almeno venticinque minuti e hanno tentato di azzannare il match tra il terzo ed il quarto parziale, ma il festival delle triple di Caserta (6 con Giuri, Cinciarini e Sosa negli ultimi 10’) regala alla Juve un successo vitale, in chiave salvezza e in ottica Final Eight, oramai obiettivo conclamato della squadra di Dell’Agnello. Cinque uomini in doppia cifra per la Pasta Reggia, con Sosa capofila a quota 21 ed un concreto Mitchell Watt con 15 punti, 10 rimbalzi e 5 stoppate; Capo d’Orlando invece si affida ai suoi lunghi Archie, Delas e Iannuzzi (38 punti totali), ma dopo aver perso i primi due per falli non basta nemmeno la pioggia di triple di Drake Diener.

La partita si rivela equilibrata fin dalle prime battute. Caserta vuole subito prendere il comando delle operazioni, ma si trova di fronte una Capo paziente in attacco, capace di far girare il pallone a suo piacimento. Dopo un paio di dormite difensive la Juve si ritrova sul 10-10 dopo cinque minuti e Dell’Agnello vuole parlarci su; la schiarita di idee fa effetto e i bianconeri riescono ad attaccare con più convinzione, ma due giochi da tre punti di Iannuzzi e Delas, che giganteggiano nel pitturato concedendo qualche secondo tiro in più, permettono ai siciliani di restare a contatto sul 25-20. Di Carlo poi ordisce una difesa a zona adattata che manda in confusione l’attacco casertano, che perde sistematicamente la fluidità offensiva per poter arrivare al tiro migliore. I bianconeri riescono a salvarsi parzialmente con il tiro da tre punti, con Giuri, Cinciarini e Putney ad allontanare gli avversari, ma il tapin di Delas firma il 34 pari al 17’. Per i padroni di casa, con Czyz e Gaddefors non al meglio, sembra farsi difficile, ma sospinta da Sosa ritrova ritmo ed in 3 minuti mette su un break di 13-4 che manda le squadre al riposo su un comodo +9 per Caserta.

La Betaland però, nonostante i numeri non siano dalla sua parte, si rimette in carreggiata quasi subito. Drake Diener si sveglia subito con due triple e riavvicina i suoi, mentre in difesa Di Carlo alza il più possibile i giri della sua macchina difensiva. Caserta non riesce più a far girare il pallone e, invece di provare ad ammazzare la gara, si adegua ai ritmi avversari senza costruire dei tiri degni di tal nome. Passo dopo passo i siciliani colpano il gap e, con il canestro sulla sirena di Dominique Archie, riescono addirittura a passare in vantaggio sul 58-59. Lo stesso Archie però si busca un tecnico ed è il conseguente quinto fallo, privando Di Carlo di un elemento importante nelle rotazioni. Dopo essere sprofondati sul -5 al 32’, la Juve riesce a riemergere con il tiro da tre punti: Sosa apre le danze, poi Giuri e Cinciarini con due triple a testa ribaltano l’inerzia mettendo in calce il loro nome su un break di 24-10 che cambia il destino della gara. Diener prova a tenere in piedi ancora Capo, ma è Edgar Sosa dalla lunetta a chiudere i conti e a regalare a Caserta la sesta vittoria in campionato.