Kenny Lawson ha realizzato 16 punti e catturato 7 rimbalzi

Segafredo Bologna – Umana Venezia 87-88 (25 – 16; 47 – 39; 75 – 68)

Bologna – Può una partita accontentare due squadre? Capita raramente, ma Virtus vs Venezia potrebbe essere uno di quei casi in cui entrambi gli allenatori escono dal campo con qualche certezza in più rispetto a prima. Coach De Raffaele espugna un campo caldissimo come il Paladozza e consolida il primato in classifica. Venezia si conferma una squadra mortifera nel tiro dalla lunga distanza (11 su 28 da tre) e sicura dei propri mezzi che non si è lasciata intimorire dopo essere finita sotto di 17 lunghezze. Dall’altra parte Ramagli può essere soddisfatto dell’atteggiamento avuto dai suoi ragazzi che hanno affrontato i campioni d’Italia. Per 30 minuti la Segafredo è stata padrona del campo, dominando a rimbalzo (40 a 28), poi nell’ultimo quarto la luce si è spenta come era già successo a Trento. Lafayette e Alessandro Gentile sono andati fuori giri e la partita è sfuggita tra le mani dei padroni di casa. Tra sette giorni l’avversario sarà Milano e Ramagli dovrebbe avere a disposizione l’ala americana che il club sta cercando da un mese.

Cronaca: c’è subito grande intensità fisica Bologna e Venezia, due squadre costruite per competere ai massimi livelli. L’Umana tira tanto da tre punti essendo la miglior formazione del campionato in questo fondamentale. Peric porta a scuola Ndoja e Ramagli lo sostituisce con Rosselli, amatissimo ex dei lagunari. Poi entra in scena Pietro Aradori che, senza timore reverenziale verso i campioni d’Italia, segna 10 punti nel primo quarto e trascina la Virtus al primo allungo del match: 25 – 16 al decimo minuto di gioco. Due triple consecutive di Orelik riavvicinano l’Umana, ma Umeh risponde con la stessa moneta e la Virtus scappa via a +17 (45 – 28) nonostante Alessandro Gentile sia stato molti minuti in panchina dopo aver commesso troppo presto due falli. La Segafredo domina a rimbalzo grazie anche ad un fantastico impatto dalla panchina di Lawson. Un fallo antisportivo di Umeh costa alla Virtus 5 punti e Venezia si riavvicina verso la fine del primo tempo in cui i tre arbitri hanno scontentato entrambe le tifoserie. 47 – 39 al ventesimo. Nel terzo quarto si scatena Johnson che realizza 13 punti in un amen. La Virtus però reagisce alle spallate di Venezia affidandosi a Ndoja che mette a segno due triple preziosissime e permette a Bologna di mantenere qualche incollatura di vantaggio. I siluri di Venezia non scompongono la Segafredo che trova in Alessandro Gentile e Lawson dei porti sicuri dove attraccare nei momenti di difficoltà. 75 – 68 al 30esimo. Coach De Raffaele ruota tutti i suoi uomini mandando in campo anche Ress e Cerella. Venezia inizia bene l’ultimo quarto, prima che la cazzimma di Stefano Gentile  prenda il sopravvento attraverso la realizzazione di due forzatissime triple in sequenza. Oltre quella raffica dalla lunga distanza, la Segafredo non produce molto altro nei primi sette minuti dell’ultima frazione di gioco e così Venezia rimette il muso avanti dopo una eternità: 84 – 82 per i lagunari. Una tripla di Aradori ridà l’ultimo vantaggio a Bologna, poi il pallone comincia a diventare pesantissimo per entrambe le squadre e la partita viene  decisa ai tiri liberi. Alessandro Gentile commette due sanguinosi errori, mentre Orelik è infallibile. Bramos e Haynes, entrambi con un uno su due, portano l’Umana a +3. Aradori fallisce il tiro della parità e il tap-in finale di Gentile è inutile. Finisce 88 – 87 per Venezia che espugna il Paladozza

Tabellini:

Bologna: A. Gentile 19, Umeh 5, Pajola NE, Petrovic NE, Ndoja 6, Rosselli 3, Lafayette 7, Aradori 18, S. Gentile 6, Lawson 16, Slaughter 7. All. Ramagli.

Venezia: Haynes 8, Peric 18, Johnson 19, Bramos 8, De Nicolao 2, Jenkins 9, Orelik 17, Bolpin NE, Ress, Biligha, Cerella, Watt 7. All. De Raffaele.