Scavolini Banca Marche Pesaro-Virtus Roma 71-75

Lawal cerca di stoppare Barbour (foto F. Stefanini 2012)

Una partita importante per due squadre che arrivano da un’estate difficile. Le difficoltà economiche che il basket italiano sta attraversando in questi mesi, hanno messo in seria crisi questi due club.

La Virtus porta a casa un’importante vittoria in trasferta. Roma ha giocato in modo paziente, al contrario di Pesaro è stata in grado di adattare il proprio gioco alle caratteristiche dell’avversario. Dopo un inizio difficile ha ritrovato il feeling con la partita soprattutto grazie a una buona prestazione in difesa nella seconda parte del match e ai grandi canestri da fuori di Lorenzo D’Ercole. Pesaro al contrario ha faticato a cambiare la propria prospettiva di gioco dopo che la Virtus ha trovato le misure dell’attacco a tutto campo proposto da Coach Ticchi. Le due squadre si trovano al cancelletto di partenza di questo campionato con due roaster quasi completamente rinnovati. Pesaro deve riuscire a trovare una chimica di gioco migliore per poter pensare di impensierire le squadre di questo campionato. Crediamo sia solo questione di tempo.

Quintetti Titolari

Virtus Roma: Datome-Jones-Taylor-Czyz-Goss

VL Pesaro: Crosariol-Cavaliero-Hamilton-Mack-Barbour

Cronaca: Reggie Hamilton inizia la sua partita mettendo due triple di fila. Roma fatica a trovare la via del canestro. Nei primi cinque minuti la Virtus deve trovare confidenza con l’Adriatic Arena e con l’avversario. L’azione difensiva della squadra cresce con il passare del tempo. Pesaro, dopo un’ottima partenza, fatica a rispondere al pressing a tutto campo dei giocatori di Calvani. Il primo time out è di Pesaro e arriva dopo una palla recuperata da Datome che conclude con un facile sottomano per il parziale che riporta a meno 1 la Virtus. Pesaro gioca bene in transizione. La Virtus non riesce a contenere l’attacco veloce dei marchigiani che, oltre a correre, costruisce bene anche a metà campo. A un minuto dalla fine del quarto il punteggio è di 21-18. Le intenzioni delle due squadre alla vigilia era di impostare la partita in modo interlocutorio. Il punteggio di 27-22 alla fine della prima frazione di gioco non rispetta le premesse.

Il secondo quarto inizia nel segno della Virtus. E’ notevolmente migliorato il movimento di palla e si inizia a vedere il reparto lunghi della squadra romana con alcuni movimenti di pregevole fattura di Olek Czyz. Pesaro però lavora molto bene in attacco, mettendo in difficoltà la difesa di Roma. IL primo pareggio della partita arriva a cinque minuti dalla fine del quarto, con un alley oop tra Jordan Taylor e Gani Lawal. Pesaro sembra faticare. La fluidità di costruzione del primo quarto è scomparsa, lasciando spazio a passaggi macchinosi che costringono la squadra di Ticchi a improbabili tiri da otto metri sullo scadere dei 24. La Virtus con l’ingresso di D’Ercole e di Czyz ha trovato due importanti realizzatori questa sera: il primo per il suo ottimo da fuori, e il secondo, con la sua esplosività, sotto canestro. I minuti finali della seconda frazione di gioco non hanno un vero padrone, se non fosse che Gigi Datome illumina l’Adriatic Arena, a cinque secondi dalla scadere, con una stoppata in Chase Down degna del miglior Lebron James. 34-39 è il Punteggio a metà partità.

Le squadre rientrano in campo con le idee sicuramente più chiare su come lavorare in difesa. Roma si imposta zona per cercare di arginare un ottimo Sylvere Bryan, che si mette in luce con un’azione escalmativa schiacciando in penetrazione. Pesaro, dopo le difficoltà del secondo quarto, è tornata a lavorare bene dal palleggio così come aveva fatto nella prima frazione di gioco. Il terzo quarto continua con un botta e risposta tra i lunghi di Pesaro, in particolare il solito Bryan, e l’ottimo lavoro in costruzione di Jordan Taylor e Phil Goss per la Virtus che continua a mantenere un vantaggio, se pur che minimo, su Pesaro. Gigi Datome esce dal campo per alcuni minuti di riposo. Con il Nazionale fuori dal campo, Pesaro si fa sotto. Hamilton si mette sulle spalle la squadra e riporta a contatto la Scavolini. Il terzo quarto si conclude con una pentrazione del giocatore ex capocannoniere NCAA che ridà un vantaggio di un punto alla sua squadra.

La Virtus rientra in campo con qualcosa in più. La presenza di Datome in campo preoccupa maggiormente la difesa di Pesaro che di conseguenza lascia più spazio agli altri giocatori. Ad approfittarne è Lorenzo D’Ercole, che mette due triple consecutive. Una grande partita per il play toscano. Su sei tentativi dalla linea dei tre punti porta a casa un solo errore. Il massimo vantaggio per la Virtus arriva quattro minuti dallo scadere: +11 Roma. La partita finisce senza grandi emozioni. Roma è ormai in controllo della partita. Pesaro cerca invano di attuare un pressing a tutto campo che però è battuto facilmente dai giocatori di Roma. La Virtus può contare su giocatori veloci e su lunghi atletici, che non temono questo tipo di difesa a tutto campo. Punteggio finale 71-75.

MVP: Lorenzo D’Ercole. Numeri eccezionali per il neo acquisto targato Roma. 17 punti con 5/6 dalla linea dei 3 punti.

Peggiore in campo: Andrea Crosariol. Il lungo ex-Virtus ha riportato sul parquet i problemi di comportamento che aveva mostrato anche a Roma. 4 falli in 7 minuti e solo 2 punti, sono troppi per un giocatore da cui ci si aspetta molto di più.

Tabellini


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