Vuelle Pesaro – Banco di Sardegna Sassari 88-85 (26-23; 47-41; 65-64; 88-85)

Pesaro – La Vuelle c’è, ed è più viva che mai. Lo dicono i fatti, perché i biancorossi conquistano due punti fondamentali e rientrano prepotentemente in corsa nella lotta per la salvezza, ritrovando il sorriso tra le mura amiche dell’Adriatic Arena contro una formazione di primo livello come il Banco di Sardegna. Una vittoria di squadra, conquistata conducendo la partita dall’inizio alla fine grazie ad una difesa intensa, un attacco frizzante e ben distribuito ( ben 5 uomini in doppia cifra) e tanto spirito di sacrificio. Questo non significa che sia stata una partita facile: i ragazzi di Leka, infatti, hanno dovuto sconfiggere, oltre ad un Banco di Sardegna in grande serata al tiro pesante (42%) anche la loro paura di vincere in un convulso finale.

Sassari, guidata da Bamforth, Hatcher, Polonara e dalla efficacia delle sue bocche da fuoco, ha costretto i pesaresi a doversi conquistare solamente nel finale la vittoria. Un passo indietro per i ragazzi di Pasquini, che hanno pagato un approccio alla partita troppo distratto e superficiale per resistere all’attacco di una squadra, Pesaro, che ha giocato con il coltello tra i denti.

Cronaca- E’ un inizio concentrato e attento per la Vuelle, che difende, recupera palloni e corre. I pesaresi impongono il proprio ritmo e prendono il comando della partita con tiri di qualità e percentuali altissime, guidati dai 12 di Mika (26-23). Sassari rimane a galla, con troppe distrazioni e superficialità in difesa, ma reagisce, trascinata da Bamforth e dai rimbalzi in attacco dei lunghi. E’ un primo periodo godibile, dove si segna tanto: Al primo intervallo il punteggio dice 26-23. Come il primo, anche l’inizio del secondo quarto è favorevole ai padroni di casa, che lottano, difendono e recuperano palloni anche coi giocatori in uscita dalla panchina e si portano avanti (30-23). Per la seconda volta Sassari reagisce, cambiando completamente l’aggressività con la quale era scesa in campo fino a ora, recuperando la partita e dando vita ad una sfida fisica e intensa. Il Banco di Sardegna alza notevolmente il livello fisico e riaggancia la Vuelle (32-32) ma i ragazzi di Leka assorbono l’impatto è rialzano la testa nel finale con un 15-9 di parziale che manda negli spogliatoi sul punteggio di 47-41.

Al rientro in campo Sassari reagisce per la terza volta, guidata dalle fiammate offensive dei suoi esterni e da Polonara che finalmente si sblocca. Per l’ennesima volta è parità (55-55). Entrambe le squadre provano a prendere le distanze, Pesaro correndo e arrivando al ferro con costanza, Sassari costruendo e facendo valere il potere fisico e l’istinto offensivo di cui dispone. Alla vigilia degli ultimi dieci minuti il punteggio è in perfetto equilibrio (65-64). E’ necessario un confusionario quarto periodo per capire quale squadra possa avere definitivamente ragione dell’altra. Ed è una lotta che non ne vuole sapere di finire. Le formazioni continuano a sfidarsi, Sassari risponde colpo su colpo segnando canestri da tre a ripetizione, ma la Vuelle non molla. A 5 minuti falla fine, Pesaro sembra mettere la freccia definitiva: due recuperi importanti, la tripla di Bertone e la schiacciata di Moore valgono il 79-72. Ancora una volta Sassari prova a rientrare ma la Vuelle regge. Il canestro nel finale di Little in faccia a Polonara sembra il canestro della staffa (86-83) ma negli ultimi minuti il finale è confusione pura: Pesaro perde palla per infrazione di campo rientrando da un time-out, Sassari segna qualche canestro troppo facile, Little, Omogbo e Moore (0/2) sbagliano tiri liberi importanti; Hatcher, con 2.8 secondi alla sirena si prende il tiro da tre per l’eventuale overtime: primo e secondo ferro poi fuori. Finisce 88-85.

Tabellini

Pesaro: 31/49 da due; 2/12 da tre; 20/30 tl; Omogbo 17, Mika 17, Bertone 14;
Rimbalzi 31 (Omogbo 9); Assist 11 (Moore 4)

Sassari: 19/37 da due; 12/28 da tre; 11/13 tl; Bamforth 22, Hatcher 21, Polonara 18,
Rimbalzi 35 (Polonara 10); Assist 10  (Bamforth 4)