Consultinvest Pesaro – Banco di Sardegna Sassari 76-71

Pesaro – Ritorna a sorridere la Vuelle, che conquista due punti fondamentali contro una Dinamo Sassari apparsa a corto di energie. Una partita strana, cominciata male dai padroni di casa, ma finita decisamente meglio. Dopo aver sofferto l’inizio fortissimo dei ragazzi di Pasquini e aver pagato un approccio deficitario, i ragazzi di Bucchi hanno riacciuffato la partita, inceppando gli automatismi della Dinamo, e uscendo alla distanza con una difesa di livello, guidati dall’estro offensivo di un Thornton autore di 28 punti (9 punti nel quarto periodo). Una Consultinvest capace di imporre la propria leadership partendo dalla intensità difensiva e dalla voglia di vincere e che ora ha tutta la serenità per lavorare sull’inserimento di Jeremy Hazell, apparso ancora fuori condizione.

(Fabrizio Stefanini 2016)

Cronaca– Pesaro parte male, contratta, poco reattiva e senza idee. Sassari è aggressiva, fisica e sempre la prima sui palloni vaganti. Solo una squadra è in campo, per intensità e qualità di pallacanestro, e il colore è bianco blu: 17-4 in un amen che gela il palazzetto. E’ un inizio drammatico per i padroni di casa, che si trovano subito ad inseguire. Un primo quarto strano, perché a Sassari va tutto bene, ai padroni di casa tutto male: una marea di tiri facili e ben costruiti sbagliati dai ragazzi di Bucchi, triple segnate da 8 metri allo scadere dei 24 secondi per la Dinamo. Se il primo periodo è senza storia (23-10) nel secondo tempo Pesaro, con l’energia di Thornton riesce a rientrare. Passo dopo passo, dalla lunetta o con qualche azione estemporanea, la Consultinvest riesce a riavvicinarsi, e chiudere il primo tempo a contatto, sul punteggio di 30-34.

Il rientro in campo è ancora tutto pesarese, e parte dalla difesa. I padroni di casa hanno tutta un’altra reattività, energia nervosa a non finire; Pressano, difendono forte, e tolgono l’iniziale fluidità della Dinamo, pur continuando a non produrre pallacanestro. Quando serve però, che sia Stipcevic dal pick and roll o Savanovic in post, Sassari trova sempre le energie per rimanere avanti, Pesaro quelle per inseguire e non mollare. Alla vigilia degli ultimi 10 minuti il punteggio dice 52-55. Gli ultimi dieci minuti, decisivi, si aprono con la tripla della parità di Harrow. È un momento nervoso e concitato, volano tecnici, antisportivi e la partita rimane punto a punto. Arriva un primo tentativo Vuelle, firmato dal primo canestro di Hazell e dai canestri di Jones: 68- 62. Sassari prova l’ultimo assalto con un 5-0 fulmineo firmato Savanovic e Bell. Ma è un fuoco di paglia, perché Thornton e compagnia sono ormai padroni della partita. È l’esterno biancorosso a chiuderla definitivamente: prima una tripla fondamentale, poi un canestro in acrobazia, poi ancora la freddezza dalla lunetta. Sassari ci prova, ma la reattività è a favore Consultinvest: finisce 76-71.

Tabellini
PESARO: Thornton 28, Jones 17, Harrow 10. Rimbalzi 34 (jones 9), Assist 8 ( Jones 3)
SASSARI: Carter 13, Savanovic 13, Bell 9; Rimbalzi 37 (Savanovic 9); Assist 12 ( Stipcevic 5)

banco-di-sardegna-sassari-foto-r-caruso-2016

 

Sala stampa

Pasquini: “Temevo molto questa partita. E’ stata una gara particolare, dove non siamo stati capaci di fare le giocate che li avrebbero stesi quando potevamo. Abbiamo fatto poco canestro e siamo andati a giocarcela sugli episodi, pagandolo. Complimenti a Pesaro che ha giocato una partita dura, mentre noi siamo stati ingenui. Sono stati gli ultimi 5 minuti del secondo quarto quelli che hanno fatto la partita. Dopo un grande inizio, abbiamo perso ritmo, li abbiamo guardati troppo e gli abbiamo permesso di tornare dentro la partita. Calo fisiologico? Non voglio pensarci, darei un alibi alla mia squadra.”

Bucchi: “Partita dell’atteggiamento e della voglia di vincere. È stato un inizio difficile perché Sassari è squadra in ritmo e abituata alla battaglia. Abbiamo preso uno schiaffone ma piano piano siamo riusciti a trovare ritmo, intensità e difesa. Abbiamo fatto una partita di volontà, con il pubblico che ha spinto la squadra. Volevamo vincere, era importante per noi e la classifica.Hazell? Sono tre mesi che non gioca, si è impegnato in difesa. Non è facile per un giocatore proiettarsi in un contesto come il campionato italiano. Ha carattere e temperamento, ed è quello che ci serve ora.”