Vuelle Pesaro – Segafredo Virtus Bologna 89-86 (22-28; 45-47; 65-67)

Pesaro – Conferma il suo momento positivo la Vuelle targata Massimo Galli, che riesce ad avere ragione di una delle sue rivali più storiche solo al termine di 40 minuti di fuoco. I biancorossi si conquistano con le unghie e con i denti la terza vittoria consecutiva al termine di una partita intensa, combattuta e conquistata dopo infiniti cambi di inerzia solo nel finale. Trascinati da un Eric McCree sempre più in forma, autore di 24 punti e 13 rimbalzi (tra cui quello offensivo che ha definitivamente chiuso i giochi nel finale), i padroni di casa hanno avuto ragione di una Virtus che è scesa il campo con il fuoco negli occhi ma che non è riuscita nella ripresa a limitare la forza e il talento biancorosso. Decisiva la supremazia a rimbalzo e la miglior percentuale dall’arco e si tiri liberi, a fronte di una Bologna non sufficientemente cinica per gestire il vantaggio che si era conquistata.

Cronaca – Prendete una rivalità storica tra due città che vivono di pallacanestro, due squadre in un ottimo momento di forma ed il gioco è fatto, se si vuole ottenere una partita intensa, sporca e combattuta ma infinitamente bella da vedere. ed è proprio un bello spettacolo quello che si è mostrato di fronte alla bella cornice di pubblico pesarese, conclusasi nel migliore dei modi. Parte forte la Vuelle. Ritmi alti, tanti canestri, tanto uno contro uno. Frenesia in campo, canestro veloci e tanti cambi di possesso. Pesaro cavalca la solidità di Mockevicius, il playmaking di Artis e le iniziative di talento di Blackmon, la Virtus risponde colpo su colpo con Mbaye e Aradori, dando vita ad un esordio elettrizzante, dove i padroni di casa conducono e producono una bella pallacanestro. L’ingresso delle secondo linee e qualche cambiamento tattico in difesa per Sacripanti producono un fulmineo break bianconero fatto di pressing, palle recuperate e penetrazioni troppo facili, permettendo alla Virtus di chiudere il primo periodo in vantaggio di sei punti (22-28). I lampi di reazione bianconera intravisti nel primo periodo trovano maggiore solidità nel secondo, dove Pesaro non riesce a ritrovare lo spirito e l’intensità dell’inizio: troppe palle perse banali, qualche disattenzione in difesa e un minuto di abulia in attacco sono sufficienti alla Virtus per emergere con canestri nella tonnara, dove Kravic e QVale si fanno sentire. La Virtus vola per la prima volta in doppia cifra di vantaggio (24-34) ma la Vuelle reagisce nel momento che conta, ritrovando le iniziative di Artis e McCree e rifugiandosi nella solidità di un Mockevicius silenzioso ma vero fattore (14 punti e 8 rimbalzi all’intervallo), chiudendo il primo tempo con solo due lunghezze di svantaggio (45-47).

Rientra molto concentrata la padrona di casa, soprattutto nella metà campo offensiva. I ragazzi di Galli segnano con facilità, McCree, si accende, sale l’intensità anche in difesa. È una partita davvero intensa, con i nervi a fior di pelle e con i cambi di inerzia continui. Nessuna delle due formazioni vuole mollare, tutti si buttano su ogni pallone e nessuno riesce a dare uno strappo decisivo. Nonostante la precisione di Aradori e la fisicità di Kravic da una parte e il talento di McCree e Artis dall’altra, anche io terzo periodo si chiude in perfetto equilibrio: 65-67. Servono gli ultimi dieci minuti di gioco a sancire la vincente di questa avvincente gara. E’ la Virtus guidata da Kravic che con due schiacciate in fila cerca di imporre la supremazia dei suoi, ma Monaldi e Blackmon con due canestri di talento, riaprono i giochi e riportano la parità. A tre minuti dalla fine, il punteggio dice ancora 81-81. È il momento dei campioni e McCree decide di esserlo, prendendo per mano i suoi compagni: tre canestri di talento purissimo in attacco che tolgono le castagne dal fuoco, una difesa attenta e un rimbalzo difensivo strappato con intensità nel momento decisivo. In lunetta l’americano fa 2/2 che vale l’87-84. Aradori è il giocatore designato ma sbaglia il tiro il tiro da tre, Mockevicius prende il rimbalzo. Finisce 89-86.

MVP: Erick McCree. sempre più leader. Nonostante un inizio in difficoltà, grazie anche alle numerose attenzioni dedicategli dalla difesa virtussina, l’americano riesce a dare la zampata finale ad una partita punto a punto segnando i canestri che contano e crescendo con il passare dei minuti. Chiuso il primo tempo a quota 5 punti, finisce la partita con 24 punti, 13 rimbalzi, 2 recuperi e 24 di valutazione. E se la tua stella si sporca la mani e si sbuccia le ginocchia, avendo attenzione anche ai particolari nelle pieghe della partita, significa che la strada è quella giusta.

Sala Stampa

Sacripanti: “Sono dispiaciuto per la partita perché l’abbiamo approcciata nel modo giusto, mettendo la palla in post basso e muovendo tanto la palla. Non siamo stati capaci di chiudere la partita quando potevamo, abbiamo avuto momenti di nervosismo che ci hanno danneggiato e poi quando arrivi punto a punto con una squadra che ha l’inerzia poi rischi di pagarlo. Ci siamo fatti prendere dalla furia e abbiamo accettato il ritmo di una Pesaro che nei momenti finali ha avuto più talento di noi. Avremmo dovuto essere un po’ più cinici.”

Galli: “Sono contento. I giocatori erano consapevoli dell’importanza della partita. Il finale ha fatto capire al pubblico che questa squadra, a prescindere dal talento e dalla nazionalità, ha a cuore la maglia della Vuelle. Questa sera abbiamo vinto per il club, per la città e per i tifosi. Non dobbiamo dimenticarci chi siamo, sarà un campionato difficilissimo. Ci godiamo qualche giorno di riposo e poi riprendiamo a prepararci per la prossima, consapevoli della nostra identità.  Bologna è una squadra molto fisica e i suoi lunghi ci hanno messo in difficoltà, ma noi non volevamo far accendere i suoi esterni e devo dire che siamo stati bravi a rispettare il piano partita.”