Vuelle Pesaro – Sidigas Avellino 91-89 (8-28; 40-48; 65-71)

Pesaro – Non è mai detta l’ultima parola. Lo sa coach Boniciolli e lo sa anche la sua squadra, che esce vincente al fotofinish contro la Sidigas Avellino, al termine di una partita da cardiopalma, dura e vinta solamente nel finale. Di fronte al pubblico della Vitrifrigo Arena, i biancorossi battono un colpo importante in ottica salvezza e chiudono la serie di 7 sconfitte consecutive, grazie ad un secondo e quarto periodo fatto di aggressività, durezza e nervi saldi. E dire che l’esordio non era stato dei migliori, perché i biancorossi hanno approcciato al match con poca tenuta mentale e con il solito atteggiamento deficitario, collezionando un primo periodo da 28-8. La reazione è arrivata in un secondo quarto da 32-20, messa tra parentesi nel terzo, e prepotentemente riemersa nel rocambolesco ultimo periodo:  Aggressività, intensità e voglia di difendere e passarsi la palla gli ingredienti decisivi. Dopo un esordio in discesa, la Sidigas non è stata capace di porre un freno alla voglia biancorossa ed è stata sommersa in termini di tenuta mentale, nonostante la reazione di talento e carattere del terzo periodo.

Decisivi per la partita la leadership di un Lyons finalmente regista e realizzatore nei momenti che scottano (17 punti, 5 assist), i canestri di Blackmon e Zanotti e la partita sui due lati del campo del totem Mockevicius (14 punti, 16 rimbalzi e una stoppata decisiva su Harper ). Un attacco di qualità, con 5 uomini in doppia cifra e il 38% da tre punti le chiavi statistiche della vittoria.

Cronaca – E’ un inizio partita concentrato da parte di entrambe le squadre, che muovono la palla e faticano a trovare la via del canestro.I segnali iniziali non sono confortanti per i padroni di casa: se è vero che entrambe le squadre soffrono un avvio dalle mani fredde, Avellino ha un altra reattività e attenzione a rimbalzo e impone il suo ritmo. A suonare la carica sono i talentuosi americani in bianco-verde, che hanno una carica in più, una diversa fisicità in difesa, trovano la via del canestro e si passano la palla: arriva fulmineo il 3-9 e l’emoraggia non si ferma, perché c’è una sola squadra in campo. Green schiaccia imperioso il 7-22 e all’intervallo il punteggio dice 8-28, tra i fischi del pubblico e lo sconcerto per l’approccio arrendevole dei biancorossi. Serve una scossa di energia e alla svelta, che arriva, come al solito, partendo dalla difesa. La Vuelle di inizio secondo quarto è una lontana parente di quella vista un avvio: il livello di aggressività cambia completamente, Mockevicius comincia a lavorare sotto le plance con ottimi risultati e un uomo si prenda la squadra sulle spalle: James Blackmon. 3 triple impossibili dell’americano suonano la carica al parziale di 13-0 che riapre completamente i giochi. Avellino è frastornata e i pesaresi vanno negli spogliatoi sotto la doppia cifra di svantaggio: 40-48.

Il rientro in campo è tutto per gli attacchi. Entrambe le squadre segnano a ripetizione e Avellino ha la testa avanti grazie alle fiammate di Sykes e Harper. Pesaro risponde colpo su colpo, trovando nei canestri di Zanotti e del solito Blackmon i trascinatori. Il 65-71 di fine terzo periodo lascia presagire una battaglia negli ultimi 10 minuti di gioco. Così è e Pesaro ha la faccia giusta. Lyons suona la carica, arma la mano di Monaldi per una bomba e mette a segno 5 punti sanguinosi. Tutta la Vuelle c’è e rosicchia ogni volta qualcosa, con un’aggressività e un’intensità da far paura. La bomba di Mccree vale un primo, rocambolesco sorpasso (84-83). Da li in poi è lotta pura: Harper non molla e segna una tripla pesantissima, ma Mockevicius  risponde  a rimbalzo offensivo, segnando, subendo fallo, capitalizzando col libero supplementare, per poi stoppare l’azione seguente lo stesso Harper. Pesaro ha in mano l’inerzia. Tocca a Sykes provare l’ultima preghiera con tre secondi da giocare, ma il tiro da metà campo si infrange sul ferro. Finisce 91-89.

La sala stampa

Vucinic: “Una brutta sconfitta per noi, la difesa del secondo tempo è stata insufficiente, abbiamo mollato troppo presto. Sono preoccupato per come è andata questa partita ma sono convinto che il futuro ci riservi buone cose e conto di avere i miei giocatori in forma per i playoff.”

Boniciolli: “Sono riconoscente. Una società che investe dei soldi sull’allenatore e lo vede perdere 7 partite di fila avrebbe il diritto di non essere soddisfatta del mio lavoro. Ma il supporto di una società straordinariamente solida è la base di questa vittoria. Un altro ringraziamento va al nostro pubblico: è la squadra che deve spingere il pubblico e non viceversa. Nel momento della svolta, quello dell’ingresso in campo di Monaldi, che ha girato la gara dal punto di vista emotivo e a fronte di una prestazione indecisa e fragile in alcuni momenti, abbiamo visto l’importanza di avere in campo un adulto. A fronte di un rendimento sotto lo standard di Mccree e Artis abbiamo avuto uno Zanotti che ha dovuto giocare come dovrebbe fare sempre. Tutti hanno a cuore di mantenere Pesaro dove deve stare e io mi auguro che questa vittoria abbia aiutato i giocatori a capire che se riuscissimo ad essere più concentrati potremmo ancora toglierci qualche soddisfazione e non sopravvivere sulle partite perse degli altri. Se giochiamo con questa aggressività abbiamo possibilità di salvarci superiori a quelle che pensavamo e sarebbe bello farlo per meriti nostri. Il merito è dei giocatori e della squadra che ha cominciato a difendere. Nonostante i limiti, quando c’è energia e aggressività il resto viene da solo.”