Gigi Datome (Foto Alessio Brandolini 2013)

Gigi Datome (Foto Alessio Brandolini 2013)

Ci sono voluti un paio di giorni per avere le date precise delle partite di questa serie ma finalmente sappiamo che la serie di Semifinale scudetto tra Virtus Roma e Lenovo Cantù inizierà stasera (20:10) al PalaTiziano. Si tornerà a giocare Lunedì, non Domenica, per colpa della Finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio che si giocherà Domenica sera allo Stadio Olimpico, a un tiro da 3 dal PalaTiziano. Troppa la tensione a Roma per giocare anche a Basket quella sera, secondo il Prefetto di Roma.

Entrambe le squadre vengono da una Gara7. Cantù è riuscita a ribaltare il fattore campo, vincendo a Sassari una partita che andrà nella storia. Roma è stata trascinata da Reggio Emilia, in una serie che non ha avuto un vero padrone fino alla sirena di Gara 7, a giocarsela alla bella. Proviamo a vedere da Roma e da Cantù quali potrebbero essere le chiavi di questa serie.

Qui Roma

Phil Goss passa (Foto Alessio Brandolini 2013)

Phil Goss passa (Foto Alessio Brandolini 2013)

La Virtus Roma ha trovato nei suoi veterani la chiave per portare la sua stagione fino alla semifinale scudetto. Tra le grida MVP-MVP, Gigi Datome ha trascinato la squadra, che mancava da 5 anni a questo appuntamento con il campionato, con il 55,1% da 2 e il 38% da 3. La forza del numero 13 della Virtus supera i numeri. E’ sempre in pieno controllo della partita. Sa esattamente quando mandare un messaggio ai suoi compagni e anche alla squadra avversaria (ne ha fatte le spese Riccardo Cervi che, nel momento migliore della sua partita, si è visto recapitare una schiacciata sulla testa veramente incredibile). Non solo Datome però. Phil Goss e Bobby Jones sono stati fondamentali. Quando Goss è mancato, la Virtus non ha portato a casa il referto rosa. Bobby Jones, che veniva da una stagione altalenante, è stato eccezionale contro Reggio Emilia. Ci sono poi i giovani, quelli che dovrebbero essere rookie, o quasi. Jordan Taylor e Gani Lawal sono rientrati perfettamente dai rispettivi infortuni. L’asse play-pivot titolare è fondamentale a Coach Calvani e lo sarà in questa serie contro Cantù, dove Lawal si troverà di fronte Cusin: non uno qualunque. Il reparto lunghi è di qualità: Peter Lorant, uno che ha dimostrato di saperla lunga, e Olek Czyz hanno giocato una buona serie contro Reggio. Lorenzo D’Ercole è forse il miglior alfiere di Calvani: l’esterno della Virtus ha dato fiducia al suo allenatore e fa esattamente quello che gli viene chiesto. Poi c’è l’ultimo arrivato: Brian Bailey. Specialista difensivo dal pessimo tiro da fuori, Bailey è un pessimo cliente da dover attaccare. Ha gambe forte e reattive e può cambiare e raddoppiare a una velocità incredibile. Tutto questo diretto dalle abili mani di Marco Calvani che crede fortemente in questo gruppo di giocatori e nel tifo di questo redivivo PalaTiziano. La Virtus si è meritata di essere qui.

Pietro Aradori (foto marcodemaio.it)

Pietro Aradori (foto marcodemaio.it)

Qui Cantù

La Lenovo esce dalla serie con Sassari magari con qualche tossina nei muscoli, ma vale pure per Roma, ma anche con rinnovato spirito e nuovi equilibri. La squadra si è accesa all’improvviso e, se la difesa non era mai tutto sommato mancata, è stato l’attacco a trovare nuove dinamiche, tanto da segnare oltre 90 punti a Sassari in gara7, grazie all’innesto di Joe Ragland ovvero il play che era sin qui mancato ai brianzoli. Mancino, forte fisicamente, rapido ma soprattutto dotato di grande spirito combattivo il play da Murcia ha pure trasformato Alex Tyus, uno dei più deludenti nella seconda parte della regular season, che con i nuovi input può finalmente sfoderare la sua potenza e mobilità nel breve. Se la difesa è sempre un concetto misterioso per il lungo da Florida ora però il suo impatto offensivo è diventato importante. Ora è una Cantù che sa accettare, coach Trinchieri in primis, i suoi errori e trovare invece i lati positivi delle sue caratteristiche tecniche cosicché il coach ha recuperato Marko Scekic che forse non può giocare ogni 48 ore ma se impiegato saggiamente ha ancora sprazzi di gran classe come dimostrato nei quarti di finale, ha usato saggiamente il bastone e la carota con Cusin e Mancinelli ora di nuovo utili al collettivo ed ha eletto a leader della squadra Pietro Aradori che, a dire il vero, ci sguazza in tali panni. E mentre Brooks contro la Dinamo si è scoperto uno specialista difensivo nel contenere Bootsie Thornton a medie di tiro bassine vi è un giovanotto di 38 anni che per ora non sembra pagare gli sforzi ravvicinati, il suo nome è Nicolas Mazzarino ed è il cuore e l’anima dei canturini.

Marco Cusin e Gani Lawal saltano per la palla a due

Marco Cusin e Gani Lawal saltano per la palla a due

La Chiave

Sarà fondamentale per entrambe le squadre, aver recuperato al 100% dalle serie precedenti. Roma sembra avvantaggiata in questo, vista la giovane età di molti suoi giocatori ma mai scommettere contro gente come Aradori, Mazzarino e Cusin. La sfida sotto canestro tra Lawal e Cusin sarà molto interessante. I due centri sono giocatori completamente diversi. Esplosivo come un petardo, Lawal passa buona parte della sua partita sopra il ferro dove non può arrivare nessun altro, bisogna però dire che è molto migliorato anche in post dall’inizio della stagione grazie al grande lavoro fatto dallo staff romano. Cusin non è proprio esplosivo ma l’esperienza in una serie di playoff fa la differenza. Non dimentichiamoci però della sfida tra Aradori e Datome. I due nazionali, che giocheranno fianco a fianco a Eurobasket quest’estate, si troveranno spesso uno di fronte all’altro. Non è facile poter prevedere un vincitore. La chiave saranno comunque gli Esterni. Datome, Aradori, Mazzarino, Goss, Taylor, Ragland, Bailey: ci sarà da divertirsi.

Il Pronostico.

Per lo spettacolo. Roma in 7 partite.

Federico Bobbio e Carlo Perotti


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