Andrea Trinchieri (foto R.Caruso), il Poeta Guerriero, adesso sorride. In faccia a chi lo voleva cacciare..

Andrea Trinchieri (foto R.Caruso), il Poeta Guerriero, adesso sorride. In faccia a chi lo voleva cacciare..


BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Becirovic  7 Se anche giocasse su una gamba sola, come a volte ormai avviene per ragioni fisiche, sarebbe uno spettacolo da vedere e da assaporare. Ci prova sino in fondo, ci mette fosforo e astuzia. Onore,  a Sani Becirovic

Thornton 7,5 Le sue triple in uscita dai blocchi o dalle marcature sono un condensato di poesia, tecnica e balistica. Ma non sono l’unica, grande dote di questo campione: anche le sue assistenze provocano-talvolta- la sindrome di Stendhal

T. Diener 7,5 Il voto è cumulativo della magnificenza espressa in una stagione, e non include certi errori commessi oggi all’inizio e alla fine. Ma la leadership e i coglioni d’acciaio di questo piccolo uomo bianco, cresciuto nella devozione alla religione del basket, sono quelli del generale dei marines Frank Hammel, quello magnificamente interpretato da Ed Harris in The Rock. Chapeau

B. Sacchetti 7 Punti, rimbalzi e il furore instillatogli nel Dna da papà Meo. Io ti rendo onore, Brian

D. Diener 6,5 Ancora una volta, con le polveri semibagnate, si dedica a deliziose assistenze (6). Tanto, tantissimo fosforo messo a servizio dei compagni sul parquet sassarese. Onori.

Vanuzzo 6,5 Ci crede sino alla fine, il capitano, con punti che valgono oro e per un certo periodo anche platino. Io ti rendo onore, Capitano

Travis e Meo. Che straordinaria, fantastica coppia di agonisti dalla faccia triste..

Travis e Meo. Che straordinaria, fantastica coppia di agonisti dalla faccia triste..

Gordon 6,5 Il ragazzo si farà, anche se ha la testa ancora da modulare e i furori da smorzare. Ma non serve De Gregori per capire che questo lungo potrà andare lontano. Naturalmente se crescerà, come predicava Benedetto Croce ai giovani

Easley 6+ Una partita che per molti versi riflette i plus e i  minus di una stagione: pericoloso, anche moltissimo, a tratti.  Evanescente, anche a causa dei falli commessi, in altri frangenti del match. Ma certamente non si risparmia in generosità.

Meo Sacchetti, il Guerriero dalla faccia  Triste: 8  Se Andrea Trinchieri è il Poeta Guerriero, Meo Sacchetti è il Guerriero dalla faccia Triste. Un coach che sembra spesso anteporre valori umani a quelli tecnici, e che ha plasmato un gruppo eccezionale non soltanto con la dottrina cestistica o la successione degli schemi. Io ti rendo gli onori, Guerriero dalla faccia Triste

Pubblico di Sassari: 9 Davvero sensazionale, e non ci sono altri aggettivi. Anche nel finale, nell’omaggio ai propri beniamini sconfitti. Rendiamo onore, tutti quanti, a un testimonial straordinario di questo magnifico sport: il pubblico della Dinamo

 

LENOVO CANTU’

Marko Scekic, come il Dennis Quaid di Ogni Maledetta domenica..

Marko Scekic, come il Dennis Quaid di Ogni Maledetta domenica..

Scekic 9  All’intervallo, come fece Al Pacino con Dennis Quaid in Ogni maledetta domenica, guarda il suo fidato scudiero ‘Cap’ Rooney- ormai malandato, per gli anni e gli infortuni- e gli chiede soltanto una cosa: ‘Ce la possiamo fare, Marko. Ancora una volta. Ancora insieme. Sei della partita?’ ‘Certo coach. Il dolore è forte, ma la mia voglia spezzerà le reni anche al dolore’. E Marko Scekic, nel momento topico della stagione, rispose ‘Presente’. E diede un saggio di tecnica cestistica, talvolta persino da fermo o quasi

Leunen 7,5 The Brain punisce dall’arco. The Brain trova il compagno smarcato. The Brain vede quello che gli altri non vedono. The Brain è la prosecuzione fisico mentale del Poeta Guerriero sul parquet

Mazzarino 8 Se ancora rimanevano dei dubbi, al condottiero solitario della Pampa uruguagia va senza dubbio eretto un monumento, fuori dal Pianella. Tra il campo di calcio che confina con l’arena e l’0ratorio di sant’Arialdo. A futura e imperitura memoria. Onori, capitano. 4 su 7 dall’arco, nella notte che forse ha cambiato un destino

Brooks 7,5  Inesplorati mezzi tecnici, fisici e tattici. Ci voleva un genio, per ricomporre in unità le doti smisurate del Filosofo. Per sua fortuna, gli Dei del basket gli hanno messo sulla strada il Poeta Guerriero. 5 su 6 dal campo… E che assist straordinario, quello per Tyus..

Tyus 7,5 Alla fine balla il tip tap. E cosa v’aspettate, dal Dean Martin del Pitturato? Punti, rimbalzi, stoppate, intimidazione.. Adesso c’è Gani Lawal per il ‘champion reborn’, il campione trovato, poi smarrito, infine ancora ritrovato.

Tabu 6,5 Nei minuti in cui Ragland è costretto all’esilio in panchina, riesce a mettere ordine- anche se non sempre- e segna un canestro determinante

Ragland 8,5 E una notte, nel buio della terra sassarese che si specchia sul mare, al Palaserradimigni nacque e si consacrò la leggenda di Joe Ragland, detto Slow Ball(hand)ing. Forse non suona come Eric Clapton, ma per dirla alla Federico Buffa sua madre deve averlo concepito in condizioni non usuali. Magari come Allen Iverson, figlio di una donna che consumò un rapporto non completo con un gangster della costa atlantica. Alcune sera fa Mino, il leggendario magazziniere del Pianella, finito l’allenamento gli ha messo la mano sulla spalla  e sussurrando nell’orecchio gli  ha detto poche, semplici ma significative parole: ‘Nan, vegna chi ca ta devi spiegà un pu’ da robb… Alura, ca la storia chi la cumencia col sciur Aldo, Aldo Allievi. Poeu, un dì….’

Joe Ragland (foto R.Caruso 2013), il Predicatore venuto da lontano per catechizzare i fedeli dell'oratorio di s.Arialdol,  a Cucciago

Joe Ragland (foto R.Caruso 2013), il Predicatore venuto da lontano per catechizzare i fedeli dell’oratorio di s.Arialdo, a Cucciago

Aradori 7+ Il gladiatore colpisce da lontano, poi cerca il canestro in avvicinamento, poi smarca un compagno. Il gladiatore è tornato, ha sete di sangue  e di avversari da affrontare nell’arena. Il gladiatore, adesso, aspetta Roma. E quale avversario migliore, potrebbe esserci?

Cusin 6,5 Lo malediamo per un errore, appena entra come cambio di Tyus al secondo fallo, ma poi gioca 5 minuti eccellenti

Mancinelli Sv Se Stefano avrà l’intelligenza e l’umiltà di seguire il Poeta Guerriero, e i suoi complicati ma virtuosi sentieri di redenzione, tornerà il campione che vuole tornare ad essere

Andrea Trinchieri, il Poeta Guerriero: 11 

A fine gara, c’è stata un’intervista (forse reale, forse immaginaria) fatta dal sottoscritto e da Michele Gerevini al coach. Michele Gerevini, da Cremona, è quello che vide (prima di tutti) e che capì (prima di tutti)

-Allora, coach..

-Allora eravamo all’inferno, e ci restava soltanto da camminare..

-Michele ci ha sempre creduto..

-Lo ringrazio. E dire che non lo faccio, così uomo di fede… E neppure io..

-Dice che ‘queste sono le tue notti’

-Non lo so. So solo che ho rinunciato ad Harward per andare a cucinare salamelle alla festa degli Eagles. E che cazzo, il riscatto prima o poi sarebbe arrivato.. Lo dovevo, a questo popolo straordinario. Che viene da lontano. Come me.

-Michele dice che hai traghettato i diavoli fuori dall’inferno di Sassari. Bella, come immagine..

-Caronte, come figura, mi è sempre piaciuta. Poi mi sono rotto i coglioni di fare il barcaiolo, e stanotte ho voluto fare il Virgilio

-Anche questo, un giorno, sarà bello ricordare. Intendiamo Biella, intendiamo Manu..

-Già. Cazzo, Omero era veramente un colosso. Pensare che adesso vende di più Fabio Volo. Mah.. Questione di Kali Yuga..

-Avete spiegato il basket

Non solo. Abbiamo dimostrato che se ogni giorno non nutri la tua vita con un sogno, sei poca cosa. Tu e la tua  vita.

-Qualcuno ti voleva cacciare, da Cantù. A calci nel culo

-Ho il culo pesante. Sono cose che capitano. Anche sir Alex Ferguson non vinse un cazzo per anni, e fu fischiato per ore dall’Old Trafford. 70mila persone, mica le 3877 del Pianella. Se è rimasto composto lui,  non dovevo farlo io?

-Dicci la verità, a noi che siamo i tuoi massimi estimatori: sei arrivato esattamente a vincere come, quando e dove volevi. Sei arrivato a 5 centimetri dal precipizio, e hai scartato di lato non appena ti stavano lanciando nella lava incandescente del monte Fato. Come Frodo Baggins..

-Come coppia non siete proprio il massimo: uno pelato, l’altro in sovrappeso. Preferisco le Kessler, Salma Hayek, Kim Novak, la Hepburn. Senza offesa, ragazzi..

– Ci mancherebbe.. Anche noi.

-Per tornare seri, Tolkien scrisse ‘Amo solo ciò che difendo’. Io ho difeso Cantù e i miei ragazzi come meglio ho potuto. Esponendo il mio petto ai colpi di lancia, alle frecce avvelenate. Era tutto previsto.. Adesso andiamo avanti, domani è un altro giorno. E  c’è un altro sogno da inseguire.

-‘Io ho quel che ho donato, perché nella mia vita ho sempre amato’

-Il Vate.  Bella citazione. Al momento, il mio desiderio è quello di donare e issare sul tetto del Pianella un altro vessillo.

– E a quelli che non ti hanno capito, e che  forse non ti capiranno mai? Cosa vuoi dir loro?

-Quello che Joy ‘Labbra’ Fagan disse alla fine di The Commitments, il grande film di Alan Parker: la vittoria del gruppo non era importante. Quel che conta è che hai alzato il livello delle loro aspettative, gli hai allargato gli orizzonti. Questo non è sport, è poesia’

Andrea Trinchieri. Il Poeta Guerriero. Cazzo, che musica…

Il recap di Gara 7:

https://www.dailybasket.it/serie-a/legabasket-playoff-2013-cantu-conquista-la-semifinale/

 La sala stampa:

https://www.dailybasket.it/serie-a/legabasket-playoff-2013-sassari-cantu-la-sala-stampa/