E’ un Meo Sacchetti molto teso ad aprire l’ultima conferenza della stagione: “C’è molta amarezza e penso possiate capirlo. Non siamo mai stati in partita e quando siamo riusciti a mettere il naso davanti ci abbiamo creduto. In questa serie i finali con l’ultima palla in mano non ci hanno dato risposte positive,  succede sembra quasi un contrappasso dell’anno scorso. Abbiamo perso quattro partite all’ultima azione, gli errori oggi sono stati i nostri che siamo partiti contratti senza cercare soluzioni offensive migliori. Ci siamo avvicinati un paio di volte ma loro sono sempre stati bravi a ricacciarci indietro. Non abbiamo rimpianti, siamo riusciti a giocarcela fino alla fine, la pallacanestro sa essere beffarda. Finisce così, i ragazzi sono molto amareggiati e posso capirlo: tutti i meriti a Cantù”. Che sia un momento delicato lo si capisce dal volto e dalla voce del Gigante di Altamura, a nulla servono domande sulla futura Dinamo o sulle scommesse ad inizio stagione “Oggi non possiamo che pensare a questo, sarà una lunga notte“.

Romeo Sacchetti (Foto: Savino Paolella 2013)

Romeo Sacchetti (Foto: Savino Paolella 2013)

Ha una faccia completamente diversa Andrea Trinchieri, il “Poeta Guerriero” (come ama definirlo il nostro Provera) “Andiamo in semifinale producendo la miglior partita della stagione. Potevamo essere eliminati contro una grande squadra come Sassari alla quale faccio i miei complimenti per la stagione. Evidentemente era scritto nel cielo stellato : se in una serie come questa vinci tre partite di due e una di tre sei davvero la squadra del destino. Non ingannino i 95 punti di Sassari che ha davvero messo tiri difficilissimi, abbiamo coniugato un buon attacco ad un’ottima difesa. Faccio i miei complimenti ai miei giocatori che sono stati nei peggiori gironi danteschi ed hanno sbattuto il muso contro porte durissime. Ora la scelta è facile: portiamo la squadra in EuroCup e andiamo a Roma, una squadra difficile e atletica. Sarà dura ma vediamo se riesco a stimolare i miei giocatori ancora”. Alla fine di gara 1 proprio Trinchieri aveva iniziato la conferenza stampa tra le grida avverse dei tifosi canturini che ne chiedevano le dimissioni, oggi entra osannato dagli stessi ” Fa parte del gioco anche se non mi piace, purtroppo in Italia funziona così“. Ma alle domande dei giornalisti presenti che chiedono maggiori spiegazioni sulle sue lamentele contro il pubblico sardo risponde con il sorriso “Chiariamo una cosa: io vengo a Sassari da anni, è un posto stupendo dove si gioca un grande basket e  non ho mai avuto problemi con questo pubblico. Purtroppo per uno scherzo stupido sono stato infamato  e non credo di meritarlo anche se lo so -e me lo diceva sempre mia mamma- che sono antipatico“.

Cantù si presenta in semifinale con una faccia diversa da quella vista in stagione regolare “Merito di Ragland che ci ha dato maggiore chiarezza nei ruoli ed ha accresciuto la fiducia negli altri. Veniamo da una serie bellissima contro una squadra che ci ha creato non pochi problemi di concentrazione per merito dei grandi giocatori di Sassari.  Era una partita da Now or Never ed i miei ragazzi hanno risposto presente“.

Il recap di gara 7:

https://www.dailybasket.it/serie-a/legabasket-playoff-2013-cantu-conquista-la-semifinale/

Le pagelle:

https://www.dailybasket.it/serie-a/legabasket-playoff-2013-banco-di-sardegna-sassari-lenovo-cantu-le-pagelle/