Anno nuovo, opinionista nuovo. La sempre più grande e accogliente famiglia di DailyBasket, infatti, dà il benveuto a Eduardo Lubrano, esperto di basket e soprattutto della sua diffusione via etere, essendo stato, tra le altre cose, uno degli artefici della “Repubblica del basket” a Tele+ (maggiori informazioni in fondo all’articolo). Ecco il suo articolo d’esordio per il nostro portale.

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Eduardo Lubrano

Eduardo Lubrano

Mi inserisco di seguito alle parole di Giancarlo Fercioni, con cui ho avuto l’onore di lavorare e del quale mi vanto di essere oggi ancora buon amico, sul basket in tv non solo nel periodo natalizio, ma in generale. Circa un mese e mezzo fa scrissi una lettera alla Lega Basket, nella persona di Maurizio Bezzecchi, nella quale chiedevo conto del perché la Lega avesse scelto deliberatamente di ridurre il prodotto basket in tv ad un prodotto di serie C con scelte ed orari e giorni assolutamente fuori da ogni logica televisiva e di marketing.

Naturalmente a quella lettera ad oggi, primi giorni del 2013, non ho avuto nessun cenno di risposta e non certo perché dicessi chissà quali verità inconfutabili, ma perché l’atteggiamento di chi comanda il nostro sport è questo : chi critica non va preso in considerazione. Meglio avere solo servi, sciocchi possibilmente, disposti ad incensare il padrone.

Comunque adesso ne è successa un’altra che ha del fantasmagorico. Da quest’anno, oltre a scrivere della Virtus-Acea Roma su Repubblica, ho accettato di fare le telecronache della stessa per l’emittente Roma Uno. Bene, la partita del 23 dicembre Acea-Banco di Sardegna Sassari, come tutti sanno, è andata in onda alle 12 su La7d e su Sport Italia e dunque per “Regio decreto della Lega” non poteva andare in onda sulla tv privata romana (come su tutte le altre private in occasioni simili) pena un chissà quale salasso di spettatori per le reti nazionali… E non si può fare la registrazione della partita nemmeno durante lo svolgimento della stessa. Così sono stato costretto a commentarla, una partita già vista in diretta, il giorno dopo, lunedì 24 dicembre.

christmasballPerché udite udite la messa in onda della partita in differita era programmata (come da regolamento sempre della Lega) il giorno dopo e quello dopo ancora cioè il 24 ed il 25 dicembre, il 24 in particolare alle 21… Geniale! Non solo i dirigenti della nostra pallacanestro credono di poter fare concorrenza al Dio pallone, ma addirittura al Dio quello vero, quello per cui in questo Paese si ferma tutto in quei due giorni lì.

Oh ragassi – come direbbe il Crozza-Bersani – il regolamento dice questo, non stiam mica qui a pettinar le bambole. Che questa volta il lunedì ed il martedì coincidessero con due giornate vogliamo dire particolari? È solo un dettaglio trascurabile e che nessuno poteva prevedere all’inizio della stagione…

E questo non vuol dire buttare un prodotto nel cestino? Dove sono la programmazione e la promozione della Lega Basket e del nostro sport? Possibile che siano così ciecamente burocrati da non rendersi conto della assoluta mancanza di buon senso e di razionalità di questo regolamento? Perché la cosa si è ripetuta alla fine dell’anno quando però la partita tra Enel Brindisi ed Acea Roma è andata in diretta essendo una gara in trasferta di Roma e non essendo coperta dalle reti nazionali. La replica era programmata per il 31 sera… Un modo alternativo di passare l’ultimo dell’anno, bell’idea.

La totale “stranezza” – per non dire altro – di questo regolamento, mi fa venire in mente, e poi giuro che chiudo, un episodio capitato qualche tempo fa ad un signore di Reggio Calabria che per un ammanco di due centesimi di euro si vide recapitare dall’Istituto di Case Popolare un avviso di sfratto. La missiva però diceva anche :” Se volesse provvedere a saldare la mora con una rateizzazione, potrà farlo utilizzando gli appositi bollettini postali che troverà acclusi”. Temo forti amicizie e scambi di idee tra i dirigenti dell’Istituto calabrese ed i dirigenti della nostra pallacanestro. Senza parole.

Ma con tanti auguri a tutti e soprattutto alla pallacanestro italiana.

EDUARDO LUBRANO

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Chi è Eduardo Lubrano
Come si direbbe per i gallesi che sono nati su un campo da rugby, io sono nato su quello da basket, perché già a 5 anni sgambettavo nel minibasket dei mitici Centri Romani Basket all’Acqua Acetosa sotto lo sguardo della intramontabile signora Tirindelli. Poi ho fatto tutta la carriera giovanile fino ad arrivare alla Lazio e poi fermarmi, perché il fisico allora contava molto più di oggi. Mentre iniziavo la carriera di “scriba” se Gianni Clerici non mi fulmina all’istante, sono stato allenatore e dirigente, al Banco Roma che lanciò Emiliano Busca, ed alla Petriana rispettivamente, il Pontificio Oratorio di San Pietro. Gli anni di Tele+ nella “Repubblica del basket”, come la definiva il direttore di allora, con Flavio Tranquillo, Paola Ellisse, Geri De Rosa e prima ancora Claudio Arrigoni e Mino Taveri ed Alessandra Ferrari, Giancarlo Fercioni ed il produttore Alessandro Paolella. Da 13 anni mi occupo, ma non solo, della Virtus Roma, per le pagine romane de la Repubblica e sono stato l’addetto stampa del primo ritorno dell’NBA a Roma, nel 2006, quando vennero i Phoenix Suns di Mike D’Antoni e Steve Nash.