Phil Goss da 3 (Foto Alessio Brandolini 2013)

Phil Goss da 3 (Foto Alessio Brandolini 2013)

Roma vince gara 7 e si qualifica per le semifinali scudetto. Reggio chiude a Roma la sua straordinaria stagione. Le squadre hanno preparato la partita in modo quasi perfetto. La prima parte della gara è stata molto equilibrata con le squadre a giocarsela punto a punto. Nella seconda parte della partita è uscito l’atletismo di Roma. La Virtus ha annientato con dei parziali incredibili una stanca Reggio che non ha trovato le energie per cercare la rimonta. Tra le grida MVP-MVP Datome è stato certamente il migliore in campo.

Quintetti titolari

Acea Roma: Bobby Jones, Jordan Taylor, Gani Lawal, Luigi Datome, Phil Goss

Trenkwalder Reggio Emilia: Andrea Cinciarini, Greg Brunner, Donatas Slanina, Michele Antonutti, Donell Taylor.

Primo Quarto

Lawal apre le danze. Nei primi minuti c’è solo difesa in campo. Le squadre vogliono far sentire il fisico ai giocatori avversari andando forte sui blocchi marmorei piazzati dai difensori. La tripla di Taylor non si fa attendere, seguito subito da Cinciarini che piazza dalla lunga distanza. Roma non si ferma. Taylor si mette in moto con un mini parziale personale di quattro punti, due dei quali messi a segno con l’eurostep alla Ginobili. Bobby Jones sente l’importanza di Gara 3 e mette una bomba sulla sirena dei 24 che da il massimo vantaggio del quarto a Roma (14-12). Cinciarini è glaciale nella bolgia del palazzetto. Il play ex-Cantù, sotto la sua curva, segna per il più uno, e fa la linguaccia ai tifosi romani nelle vicinanze, prendendosi una caterva di fischi. Le squadre hanno preparato la partita alla perfezione. Le difese sono pronte e gli attacchi efficienti. Ci aspetta una partita emozionante. Il quarto finisce 23-18.

Gani Lawal in schiacciata (Foto Alessio Brandolini 2013)

Gani Lawal in schiacciata (Foto Alessio Brandolini 2013)

Secondo Quarto

Dopo la partenza a razzo del primo quarto, le squadre cercano di riprendere fiato. Cinciarini abbassa il ritmo. Calvani vuole rimettere la sesta. Rimette in campo Datome e Goss che prendono in mano la situazione e combinano per il più quattro momentaneo. Menetti mette i suoi a difendere a tutto campo, un’arma che la Virtus ha usato per tutta le serie contro Reggio, per cercare di rallentare le folli corse dei palleggiatori romani. Bailey non sembra sentire la pressione a tutto campo quando mette due canestri in fila da sotto segnando con il fallo. Riccardo Cervi entra al posto di Brunner. Il centro reggiano, dall’alto dei suo 217 centimetri mette in seria difficoltà Lawal. Lo stoppa in un paio di occasioni e sembra segnare senza difficoltà. Datome lo prende in difesa e si occupa di lui in attacco. Sicuramente manda un messaggio alla squadra, e agli avversari, quando schiaccia sulla testa di Cervi. E’ un momento di svolta. Datome segna ancora, Lawal si sblocca su Cervi e dall’altra parte Slanina e Taylor buttano un paio di possessi (39-30). Cinciarini è il padrone degli ultimi istanti del secondo quarto. Il “Cincia” mette due tiri di fila dalla media. Roma finisce il quarto in vantaggio 39-34.

Terzo Quarto

Reggio è rimasta negli spogliatoi, in questo inizio di terzo quarto. Roma annienta l’attacco reggiano recuperando tre palloni di fila e facendo scattare una serie di letali contropiedi che portano Roma sul +10: Reggio è ferma a quota 34 dalla fine del secondo quarto. Calvani torna con il pressing a tutto campo, che Cinciarini è bravo a sfruttare trovando Bell solo sotto canestro. Goss, dopo una prima metà di partita piuttosto anonima, mette una tripla importantissima. Brunner è in confusione, Menetti prova la carta Cervi che tanto bene aveva fatto nella prima metà della partita. Non ci sono risultati. Il Pubblico del Palazzetto è scatenato. I tanti tifosi reggiani arrivati con i pullman si sono ammutoliti. La partita è decisamente in salita per la Trenkwalder. Lawal schiccia al volo e Menetti è costretto a chiamare Time Out: 55-37. Roma raddoppia Cinciarini ogni volta che prende palla a meno che non sia Datome a marcarlo, quasi a voler mandare un messaggio. Il secondo canestro dal campo del quarto per gli emiliani arriva con un minuti da giocare grazie a Cinciarini, che segna in avvicinamento. Il quarto finisce con Roma in dominio della Gara a quota 57 e Reggio in difficoltà ferma a quota 42.

Donel Taylor al tiro da tre (Foto Alessio Brandolini 2013)

Donel Taylor al tiro da tre (Foto Alessio Brandolini 2013)

Quarto Quarto

Menetti ha bisogno subito di una risposta dai suoi che arriva nei primi secondi della frazione da Donell Taylor che segna dalla lunga distanza. La tripla del numero 7 in rosso da il via a una timida rimonta che con Cinciarini porta Reggio sotto la doppia cifra di svantaggio. Roma non si fa sorprendere. Goss resta concentrato e mette un tiro dal gomito importantissimo per tornare in doppia cifra. Sono cinque minuti sulla sirena dell’ultimo quarto: Virtus Roma 64-Reggio Emilia 51. Con Brunner in panchina con quattro falli, Menetti mette Silinis in campo che sbaglia due tiri consecutivi. Roma è in controllo del Match. Lawal mette un tiro dal gomito fondamentale. Mancano tre minuti alla fine del match e Roma è avanti di 17 punti. I tifosi sono in delirio. Tutti in piedi da almeno cinque minuti, sono stati davvero il sesto uomo in campo come aveva chiesto Datome nei giorni scorsi. I tifosi di Reggio si scaldano e volano dei fischietti in campo, dopo un tecnico dato a Filloy. Con due minuti da giocare, Roma è avanti di 15 e sembra fatta per Calvani e i suoi ragazzi. Il fischio finale lo da Datome che schiaccia sulla testa di Filloy davanti alla curva avversaria. Roma vince il dentro o fuori. Roma vince Gara 7. Roma vola in semifinale scudetto dove troverà Cantù. Roma è una realtà!


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