L’Enel Brindisi continua la sua striscia positiva battendo al PaladelMauro la Sidigas Avellino in una gara valida per la 13° giornata di serie A. Quarta vittoria consecutiva per i giocatori allenati da Bucchi, con il coach brindisino che ha dovuto urlare

Piero Bucchi

Piero Bucchi

parecchio per riacciuffare una partita che a 4 minuti dalla fine sembrava persa. La Sidigas, che veniva da tre vittorie in altrettanti match, ha pagato il solito black out degli ultimi minuti, problema che ormai richiederebbe una seduta dallo psicologo. Quello irpino è infatti l’ennesimo suicidio sportivo tra le mura amiche ed alla fine tutti questi punti persi potrebbero compromettere il primo obiettivo stagionale, ossia la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.

 

LA PARTITA Inizio equilibrato dell’incontro, con le due squadre che provano ad imporre il loro ritmo. La Sidigas fa circolare meglio la palla, cercando maggiormente penetrazioni o giochi nell’area pitturata. I giocatori brindisi prediligono invece soluzioni dalla lunga distanza, salvo poi cambiare registro quando dai 6,75 i canestri non arrivavano. Alla fine della prima frazione, Bucchi si fa chiamare un tecnico per eccesso di proteste, ma il coach lo fa quasi di proposito per dare un segnale ai suoi giocatori fin li poco reattivi. Avellino prova a scappare raggiungendo il +8 con i canestri di Banks e Anosike, ma l’Enel poco alla volta si riporta sotto ed a cavallo dell’intervallo lungo conquista anche il primo vantaggio. Dallo spogliatoio esce una Brindisi diversa, più attenta in difesa e più collaborativa in fase di attacco, ma Avellino non molla e grazie ad un incontenibile Harper resta in partita. L’ultima frazione andrebbe vietata ai malati di cuore. Le due squadre danno vita ad un battaglia sportiva eccezionale, con la Sidigas che arriva anche ad un vantaggio di 9 punti, ma poi qualcosa si blocca nella testa dei giocatori irpini e Brindisi fa sua una partita che sembrava già persa.

 

MAN OF THE MATCH Denmon. La guardia americana gioca una quarta frazione di altissimo valore contribuendo in maniera decisiva alla vittoria finale.

 

LA STATISTICA Difficile vincere quando si perdono 15 palloni ed Avellino ha pagato caro questi errori in una partita in cui ogni azione poteva essere quella decisiva.