Roster iniziale di Brindisi composto da Moore, Suggs, Tepic, Smith e Lydeka, quello di Milano da Theodore, Goudelock, Micov, Kuzminskas e Cusin. Sentito applauso del pubblico sia per l’ex preparatore atletico Esposito sia per M’baye, sebbene non a referto, adesso in forza all’Emporio Armani.

Inizio veemente di ambedue le squadre, l’equilibrio regna e comunque Brindisi tiene botta contro la più blasonata avversaria e anzi riesce a dare una prima spallata a una Milano ancora con le scorie della sconfitta in Eurolega rimediata qualche giorno addietro: 2 liberi di Moore e 4 punti di Smith sono un parziale di 6-0 che si tramuta nel punteggio di 21-14, con due di questi punti del lungo americano che sono scaturiti da un assist di Lydeka che ha avuto un principio molto buono nel pitturato avversario (6 punti). A Pianigiani la situazione non piace affatto, time out ( 1’17” al termine del quarto) ma non cambia sostanzialmente nulla, il disavanzo di 7 punti rimane anche grazie al buzzer beater di Moore (25-18).

Non solo Milano non riesce a recuperare questi 7 punti, ma subisce ancora la persistente freschezza brindisina che culmina nel 32-18, splendido pick and pop fra Lydeka e Suggs. Milano ci mette quasi 4 minuti a trovare di nuovo la via del canestro con forse il più talentuoso dei suoi atleti, Andrew Goudelock (32-20), e Vitucci prova subito la carta del time out per mantenere alta l’asticella della concentrazione dei suoi (6’ alla fine), ma è costretto a richiamarlo neanche ottanta secondi dopo, quando Milano si porta sul 32-26 firmato Goudelock e Gudaitis. Il motivo di questo calo è da ricercare in Milano che può fare ruotare praticamente due squadre, in Brindisi che vede esaurirsi quelle energie che l’avevano portata anche sul +14 sopra descritto e anche in qualche decisione arbitrale oggettivamente discutibile che ha fatto perdere in pratica definitivamente la trebisonda ai padroni di casa, e il tutto si tramuta in una costante erosione di punti milanese, fino al 42-40 finale, con Milano che si prende anche il lusso di non sfruttare l’ultima azione per impattare, frutto di un antisportivo fischiato a Suggs.

L’intervallo lungo non serve a Brindisi né per recuperare dal punto di vista fisico, né mentale. Il gioco non è più fluido come nei primi 15 minuti, troppe le iniziative personali anche dalla lunga distanza che non raggiungono l’obiettivo (come il continuo tentativo di Moore di sbloccarsi da tre, ma non è giornata) e di contro Milano con la calma e la mera esperienza dei suoi interpreti chiude il quarto con il punteggio di 49-60, con tutta l’inerzia dalla propria parte.

Ed infatti poca è la cronaca rilevante del quarto quarto, che è un come un lungo garbage time in cui il divario è più o meno sempre quello, con Milano che può anche rilassarsi risparmiando preziose forze in vista dei futuri impegni e Brindisi che vede, quando ormai conta poco, finalmente entrare dei tiri dalla lunga distanza scoccati da Giuri e Mesicek.

La chiave del match è da cercare nel reparto lunghi: per Milano quasi infinito,per Brindisi, vista la partenza di Lalanne, composta in pratica solo da Smith e Lydeka (quasi 70 anni in due) perché Oleka è da diverse giornate un separato in casa.

COACH PIANIGIANI

A parte l’inizio, partita solida, specialmente nella fase difensiva dove abbiamo concesso, fra secondo e terzo quarto, solo 24 punti a una squadra comunque in fiducia. Siamo forti in difesa in Italia, ma meno in Eurolega, dove però la voglia di competere con squadre ancora più forti ed attrezzate ti fa mantenere la concentrazione sempre alta, anche quando si debbono giocare fino a due partite infrasettimanali europee e la domenica non si è al massimo della forma fisica e mentale.

COACH VITUCCI

Grosso sforzo, ci abbiamo provato ma il terzo quarto è stato determinante per la loro maggiore fisicità, taglia ed atletismo. Non ci si deve rammaricare per avere perso contro una squadra contro Milano.

Pausa utile per inserire al meglio i nuovi arrivati.

HAPPY CASA BRINDISI- EMPORIO EA7 ARMANI MILANO 72-84 (25-18/42-40/ 49-60)

BRINDISI: Suggs 13, Tepic 8, Smith 7, Mesicek 17, Cardillo, Sirakov, Moore 9, Donzelli, Lydeka 15, Giuri 3

TIRI DA DUE: 19/35 (54%)       TIRI DA TRE: 8/25 (32%)       TIRI LIBERI: 10/14 (71%)

RIMBALZI: 27 (Tepic 6, 1 offensivo)      ASSIST: 16 ( Tepic 5)    PALLE PERSE: 13 (Smith 3)

MILANO : Goudelock 14, Micov 17, Pascolo, Kuzminskas 8, Cinciarini 5, Cusin 2, Abass 8, Theodore 12, Bertans 9, Jerrels, Gudaitis 9

TIRI DA DUE: 19/34 (56%)       TIRI DA TRE: 8/19 (42%)       TIRI LIBERI: 22/28 (71%)

RIMBALZI: 37 (Micov 7)      ASSIST: 8 (Micov 4 )    PALLE PERSE: 15 (Theodore 5)