UltimaLegione

Carissimi nemici.

Ci pensavate morti.

E vi siete sbagliati. Periodicamente l’Ultima Legione si disperde, inevitabilmente, perché è la conseguenza di chi combatte volontariamente, senza alcun obbligo, se non quello di coscienza, lunghe assenze che potremmo definire il riposo dei guerrieri, se non fossero troppo lunghe, al punto da volgere nell’ozio più colpevole. Dispersione della Legione, forse e più che altro, per assenza di nemici. Nata con l’umile intento di proteggere i confini del nostro piccolo mondo della palla a spicchi arancione, la Legione si è ben presta accorta che non c’erano barbari a premere sui confini, ma i nemici erano tutti dentro… E allora a testa bassa, abbiamo attaccato. Arbitri, leghe, federazioni, le cittadelle del potere… Risultato? Il rimbalzo. Non quello benedetto che si conquista in campo, ma quello maledetto contro il muro di gomma di chi rifiuta il confronto. Mai una risposta, mai un confronto serrato, mai uno scontro. Lasciar cadere tutto nel vuoto, battere in ritirata facendo perdere le proprie tracce nei meandri sotterranei dei palazzi del potere, questa la tattica conservativa messa in atto da chi, invece, avremmo voluto stanare. Conservativa, ma di che? Soltanto dei tanti (troppi) “se stessi”. Dunque, in un confronto senza lealtà ma solo omertà, l’Ultima Legione non ci poteva stare. Combattenti volontari e senza mercede (tantomeno la Mercedes) non li puoi trattenere, e allora l’ennesima dispersione. Tutti a casa, si è svuotato anche l’Accampamento Alleato. Con una promessa. Contraria al nostro spirito del contro tutto e tutti quelli che non hanno un ideale. Ci ritroveremo, l’abbiam giurato, soltanto quando dal basket ci arriverà qualcosa di bello, magari un piccolissimo segnale, però che sia pieno di significato.

Campa cavallo…   

Ma alla fine è arrivata una telefonata.

“Ciao sono Davide…”

“Quello che abbatte i Golia? Di questi tempi se ne sentirebbe tanto la mancanza…”

“No, il Minazz varesino…”

varese logoDavide Minazzi. Il ragazzo che nel garage tiene solo moto d’epoca, quasi tutte le Aermacchi, seguendo l’orma profonda della passione del padre, l’Enrico Minazzi per moltissimi anni capo servizio dei Motori alla Gazzetta dello Sport, il ragazzo che anche nel ruolo di addetto stampa della Cimberio Varese profonde entusiasmo e passione.

“Io e Max (Ferraiuolo) – ci diceva al telefono – abbiamo pensato di invitarti per un weekend a Chiesa in Valmalenco. Dal 31 agosto all’8 settembre la squadra sarà li in ritiro, e noi andiamo in missione di avanscoperta, per stringere ancor più i contatti con i nostri ospiti e definire iniziative e programmi… Ci farebbe piacere averti con noi…”

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