Nella sede del title sponsor di Cantù, a Milano, la presentazione di World Peace. Boom di telecamere, taccuini e fotoreporter. Metta-Pensiero sparso a piene mani. “Voglio diventare un giocatore Zen, come ho imparato da Phil Jackson. Giorgio Armani? Spero mi regali delle camicie..”

 

MILANO – Sembra d’essere alla Notte degli Oscar. Lo stesso fremito, le stesse emozioni. Centinaia di flash fotografici, Michael Jackson di sottofondo, una selva di taccuini, mani, occhi, braccia, notes, Pc e smartphone. Ci sono giornalisti da ogni dove, persino arrivati appositamente dall’Inghilterra.

metta 2

E’ il capolavoro mediatico di Anna Cremascoli, Daniele Della Fiori  e della Pallacanestro Cantù, che nella sede milanese di Ferrarelle (la ‘holding’ che controlla tra gli altri anche il marchio Acqua Vitasnella ) hanno presentato ai media Metta World Peace.

Introdotto da un video ‘celebrativo’, il campione nato al Queens del 1979 è apparso sorridente, gioviale, perfettamente calato nelle vesti di star, pienamente a suo agio in uno scenario più cinematografico e divistico che sportivo.

I saluti di rito affidati a Michele Pontecorvo, manager del gruppo Ferrarelle, che ha palesato tutta la soddisfazione per la caratura e il profilo dell’operazione.

E’ poi toccato alla presidente della Pallacanestro Cantù Anna Cremascoli. “Oggi la nostra famiglia si allarga con l’arrivo di un grande campione, del quale sono onorata. Accogliamo anche uno straordinario giocatore, non solo un personaggio, che pensiamo ci sarà molto utile per conseguire i nostri traguardi sportivi.

 

Metta e Daniele Della Fiori

Metta e Daniele Della Fiori

“Quando un nome così altisonante si avvicina alla realtà europea viene da farsi una risata”, ha esordito il Direttore sportivo e artefice del ‘colpo’, Daniele Della Fiori. “E’ contata molto la sua voglia di fare una grande esperienza, siamo certi che per le sue caratteristiche di team player potrà essere davvero prezioso.

Anna Cremascoli (foto S. Paolella)

Anna Cremascoli (foto S. Paolella)

“Ciao”, esordisce Metta in italiano, sorridente, e prosegue in inglese coadiuvato da una interprete. “Era da tantissimo che volevo giocare in Europa. Ho scelto di andare in Cina, inizialmente, poi quando sono tornato a casa mi si sono parate dinanzi diverse opportunità. Poi mi sono riposato due mesi, il mio agente mi ha chiesto se volessi giocare in Europa. Sapevo che la pallacanestro italiana è una delle migliori. Quanto tempo mi servirà per integrarmi? Penso che sarà piuttosto facile. Ai tempi del Liceo ero con grandi campioni, come Lamar Odom. Poi ho giocato con Bootsy Thortnton, che tutti conoscete. Insomma, non credo ci saranno particolari problemi. Nessuno, ai tempi del college, aveva una media punti superiore ai 14. So che in Europa si gioca muovendo corpo e palla, ed è quello che voglio fare. Un’altra cosa che mi entusiasma è fare gioco di squadra, ed è quello che sono pronto a fare.

Perché Cantù? Uno dei motivi è che tutti vogliono giocare coi migliori. Io voglio giocare con una buona squadra e battere i migliori. Se sono pronto a giocare? Sì, ho smesso in Cina a gennaio. In un paio di giorni sarò pronto. Come dovrete chiamarmi?  Chi mi conosce da tanto tempo mi chiama Ron. I ragazzi mi chiamano Metta. In Cina mi chiamavano Panda. Voi quindi chiamatemi pure come vi pare..Nomi in italiano? Ho già letto sui giornali diverse cose interessanti, vedremo..”

Metta World Peace (fonte: Harry How/Getty Images)

Metta World Peace (fonte: Harry How/Getty Images)

Chi è veramente Ron, al di là della famosa rissa al Palace? “Io vengo dalle strade di New York, un mondo molto duro. Poi sono uscito dalla mentalità di ragazzo, e ho cambiato il mio modo di giocare. Non sono quello che ero a 20 o 25 anni. Ho giocato un anno con Andrea Bargnani a New York, un grande giocatore ed un ottimo talento. Non abbiamo parlato spesso dell’Italia. Per quanto riguarda invece Kobe Bryant ho parlato molto di basket italiano con lui; sia Kobe che D’Antoni mi hanno detto quanto sia dura la pallacanestro italiana. Tantissimi amici sono venuti a giocare qui, inoltre vorrei dire che non sono in Italia e a Cantù di passaggio. Voglio capire se c’è la possibilità di giocare un’intera stagione nel vostro campionato. La rivalità con Milano? So che Cantù è una squadra gloriosa e seguita da moltissimi tifosi, ed al momento tutta la mia concentrazione è su Cantù e per Cantù”

Stamattina c’erano molti tifosi canturini, in aeroporto, che chiedevano aggressività e furore agonistico, tu come intendi comportarti?

” E’ una buona domanda, io ho giocato molto in maniera arrabbiata e aggressiva. Giocando con Phil Jackson ho imparato a giocare in maniera Zen, più concentrata e meno rabbiosa. Non voglio serbare rancore, quando sarò un pensionato. Com’è nata la mia passione per i panda? Sono animali interessanti e giocosi, sia da bambini che da adulti. Rimane calmo, stabile, gioioso. E’ quello che mi rappresenta: sono cresciuto in un ambiente difficile, però pur avendo sviluppato istinto di difesa so essere rilassato. Una cosa che mi piace del panda  è che è profondamente connesso con la terra e le persone. Mi chiamo Metta perché in sanscrito significa pace.  Giorgio Armani? Spero mi regali qualche camicia..

Scherzi a parte, l’Nba è una grandissima azienda, una realtà enorme. Io penso ancora di essere il migliore, penso al qui e ora, voglio vedere il campo, lavorare con la mia squadra. Sono qui per giocare, non in vacanza. Poter essere qui è una benedizione”.

Altro che show business, o solo show biz. Metta World Peace, o come diamine volete chiamarlo, ha introiettato perfettamente i modi, i riti, i tempi e le movenze del campione sportivo. Capace di dispensare non solo furore o follia, ma anche carisma. Un carisma che potrà ridestare un malato cronico e disfunzionante da tempo: la pallacanestro italiana. Una botta di adrenalina- e cazzimma in salsa americana- di cui tutti, nessuno escluso, potranno beneficiare.