La partita di ieri ci ha ispirato delle pagelle un po’ diverse dal solito..
Charly, i’ vorrei che tu e  JJJ (voto 7/8, 20 pt e 7r in 36 minuti, a suggellare la sua primazia), ed io
fossimo presi per incantamento, magari assieme a DR Cournooh (7, la corsa con recupero finale, ha ragione Carlo Perotti che da ieri è senza patria internettiana, provvedere subito, è ‘game of the day’), 

Johnson (Foto R.Caruso 2017)

e  anche con Sasà Parrillo (voto 7 a dispetto della virgola e del meno 2 di valutazione, come dice Trinchieri bisogna guardare altro), e messi in un vasel ch’ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio, specie grazie alla guida di un Dowdell (voto 7.5, il suo amore per la palla a spicchi, talvolta eccessivo, è controbilanciato  da 17 punti, 7 assistenze e 24 di valutazione), sì che fortuna od altro tempo rio (ad esempio M’Baye, voto 7-, 17 punti e movimenti spalle a canestro che ci ricordano gli anni 80, per nitore e pulizia; oppure Phil Goss, voto 7+, gli anni passano ma la retina cantuckyana la bucherella sempre con grande piacere; ma anche Joseph, voto 7, 12 punti, 7 carambole, 17 di valutazione, pescato in un non si sa quale sottobosco cestistico)

Pilepic F (Foto R.Caruso 2017)

non ci potesse dare impedimento, anche se Pilepic (6.5, 11 punti e 11 di valutazione) mette due triple in un amen, s’appisola e poi mette i liberi della vittoria) va e viene, e se Calathes (6-, 8 punti e 6 carambole, era meglio al suo esordio), e anzi, vivendo sempre in un talento, come quello di Alex Acker, che ribattezziamo The Silk (Seta, voto 7, 13 punti importantissimi e setosi, e 4 rimbalzi: eleganza del gesto che ci fa sobbalzare), magari non quello di Quaglia (6+, 2 punti in 3 minuti e tanto cuore), di stare insieme crescesse ’l disio.

Phil Goss (Foto R.Caruso 2017)

E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore (come Scott, voto 6- nonostante la doppia cifra,  e Carter, voto 5 e potenziale carneade 2017 di questa serie A1 senza patria e senza gloria),  e quivi ragionar sempre d’amore, come capitano Callahan (voto 6, 9 minuti in cui mette il solito cuore) e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i’ credo che saremmo noi.

Romeo Sacchetti (Foto R.Caruso 2017)

Che  vediamo te (Charly Recalcati, voto 9) issare le tre dita in segno di vittoria verso gli Eagles, al cospetto del gigante buono Meo Sacchetti (voto 8), che per una volta non ci oscura il parquet, come ai tempi del Pianella, e merita sempre enorme rispetto, pur se sconfitto. Sopra tutti (voto 10), il ragazzo di appunto 10, 12 anni, che si sbraccia a fianco degli Eagles in curva e indossa una canotta gialloviola numero 32, con su scritto Lakers. The dream is marchin on, la storia siamo noi. Cantucky pride.

Carlo Recalcati (Foto R.Caruso 2017)