Rincordo invano per anni, invocato da Gianmaria Vacirca, elogiato da Daniele Baiesi, finalmente una società cestistica lancia un progetto in  linea con le moderne esigenze del marketing sportivo

CUCCIAGO – Non fate gli schizzinosi e non ironizzate sul nome: Pianella era, Pianella resta. L’eremo, il tempio del basket di Cantù, monumento al basket e all’imprenditorialità lombarda e ai suoi coup de theatre (e di genio), costruito a metà degli anni Settanta, diventa nel progetto presentato sabato ‘palaGera’ solo nella fase di stallo che precederà il via ufficiale al piano. Dalla lontana, fredda e sempre più strategica terra di Russia la famiglia Gerasimenk0 ha portato non solo denaro, ma soprattutto idee e progettualità (merce molto più rara e preziosa).

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Già, perché il progetto del nuovo Pianella presentato sabato a Cucciago assume una valenza simbolica strategica; è il primo palazzo, infatti, a soddisfare le moderne esigenze del marketing sportivo. Auspici e invocazioni, spesi spesso invano, che abbiamo sentito per anni sulla bocca di Gianmaria Vacirca, che abbiamo visto realizzato nella Bamberg di Daniele Baiesi e Andrea Trinchieri: palazzi che vivano 365 giorni l’anno, ospitando eventi e concerti, gli uffici societari, spazi dove i tifosi possano ritrovarsi prima e dopo la partita, o durante la settimana, vip lounge per investitori e sponsor.

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Al palazzetto di Cucciago è stato quindi presentato in anteprima il progetto di un ampliamento del palasport che va molto oltre il valore simbolico dei 40 anni di attesa del nuovo impianto.  Il nome provvisorio? “Palagera”, ovviamente pensato come omaggio al patron russo Dmitry Gerasimenko. Irina Gerasimenko, presidente società costruttrice Sport Expo: «I nostri tifosi ci hanno dato ispirazione», ha detto la ‘Zarina’, ricordando che la società da lei presieduta ha già ultimato un impianto similare a Volgograd.

I dettagli del Palagera? Campo, tribune, ristoranti, bar, uffici, Museo del Basket, fitness, area bimbi, meeting, solarium. Il progetto è di Studio Invencta di Cantù, attiva nel mondo del legno arredo e del design, capace di dare quel valore aggiunto che solo una città universalmente nota nel mondo per la qualità della sua arte di trattare il legno e lo stile può vantare.

Il campo sarà ruotato di 90 gradi,  per un totale della capienza di 5mila e 634 posti. L’

Per una volta, tuttavia, i numeri vanno in secondo piano. Quello che conta è il messaggio di forte innovazione e  di radicale cambiamento- rispetto agli standard desueti dei nostri impianti pensati e dedicati alla pallacanestro in Italia (uno dei principali freni allo sviluppo organico del movimento cestistico)- che la Pallacanestro Cantù intende lanciare. In italiano o cirillico, poco importa. Conta la sostanza.

Nella foto, Irina Gerasimenko

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