Incominciano la partita, per l’Happycasa Brindisi, Suggs, Mesicek, Moore, Lalanne e Randle, che stringerà i denti per esserci nella partita di commiato al basket giocato. La Virtus Segafredo Bologna risponde con Gentile, Ndoja, Lafayette, Aradori e Slaughter.

Bologna vuole subito mettere le cose in chiaro portandosi sul 0-4 con Slaughter e Gentile, spingendo Brindisi a svegliarsi immediatamente e a chiudere le maglie difensive ( da sottolineare un curioso doppio fallo di piede di Lalanne, forse il coach gli ha detto di essere più presente nella fase difensiva, ma deve avere confuso sport credendosi stopper…), ricucendo velocemente lo strappo con le triple di Mesicek e Suggs, interpolate dai primi due punti dal ritorno al Palapentassuglia di Nic Moore (8-8), e infine portandosi già al + 5 del 13-8 con una tripla di Moore e un canestro di Randle. Bologna inizia a soffrire la difesa brindisina, una ben costruita zona 3-2, e cede alla provocazione del tiro da tre insistito con poca fortuna (errano Ndoja ed Aradori), affidandosi pertanto solo all’estro di Gentile per il 13-12. Dopo un momento di imprecisione al tiro 2/2 di Moore (15-12), e pareggio di Ndoja (15-15). Mesicek fa lo sceriffo e prima difende benissimo su Gentile, e poi sigla la tripla del 18-15. Gentile, su una azione probabilmente viziata da violazione di passi, fa restare attaccata Bologna prima della sirena (18-17).

Brindisi è veemente nel portarsi all’inizio del secondo quarto subito sul 24-17, per un primo strappo significativo, imponendo a Bologna il primo time-out, dal quale la squadra ospite ne esce con la filosofia del “se non puoi ucciderli, confondili”, perché sebbene faccia incartare l’attacco di Brindisi, non riesce ad uscire dall’impasse del tiro da lontano che proprio non vuole saperne di entrare, dunque nel dubbio time out Brindisi a metà tempino. Brindisi si raccapezza, sfrutta di più le occasione lasciate da Bologna che continua a sbagliare e si porta anche sul +9 con Tepic negli ultimi minuti (34-25), prima di un 4-0 di parziale bolognese che rende meno amaro il passivo all’intervallo lungo (34-29).

Il terzo quarto è stato quello più psicologicamente complesso per Brindisi, perché Bologna parte con un piglio leggermente diverso e aggiustando la mira quel tanto che basta per ritornare a mettere il muso davanti (36-37 di Aradori, che dopo due quarti solo sufficienti, sta salendo in cattedra in questo), non riuscendo però a fare i conti con un oste chiamato Nic Moore, che con la sua agilità , la sua visione di gioco e la sua precisione al tiro sorregge Brindisi e non la fa sbandare, ed una volta tornata sui binari se la gioca punto a punto con Bologna, soltanto che Aradori da tre all’ultimissimo secondo gela il palazzetto (56-58).

Per descrivere il quarto quarto è meglio parlare degli ultimi minuti, prima dei quali Brindisi ha vinto la battaglia dei nervi del risultato punto a punto portandosi al 73-67 con Tepic. Gentile non ci sta e segna la tripla del 73-70, Lalanne ritorna protagonista a referto con la schiacciata del 75-70, Aradori per il 75-73 ancora da lontano, ½ Suggs, Slaughter fa 2/2 (76-75), in mezzo prima a Randle e Lafayette che escono per cinque falli. 2/2 Moore, 78-75 e timeout Bologna che porta solo a una brutta persa di Umeh. L’ultimo canestro a ritoccare il tabellino è l’1/2 di Mesicek per il 79-75 finale.

In definitiva una partita che Brindisi ha leggermente dominato vincendo in quasi ogni statistica tranne le palle perse. Ottima prova corale con quattro giocatori in doppia cifra, ma la vittoria è arrivata specialmente in difesa, con la sopra citata difesa a zona che ha messo fuori dai giochi principali i lunghi Slaughter e Lawson e ha troppo fatto dipendere le sorti del match dai tiratori dalla distanza, non nella stagione migliore. Emblematici i pochissimi assist delle V nere, con giocate troppo dipese da lampi estemporanei dei singoli. Vittoria assai importante per rendere avvincente il campionato nelle parti medio basse, visto che le prime cinque forse giocheranno un campionato a se’ stante, sempreché Brescia sappia reggere questi ritmi…

COACH RAMAGLI

Partita tesa come ci si aspettava, decisa da episodi e da qualche ripartenza in contropiede. Avevamo una scimmia sulle spalle che non ci rendeva precisi al tiro, ma hanno deciso il match pure i rimbalzi, eppure la voglia di vincere e di non totalizzare la quarta sconfitta di fila c’è stata. Non mi aspetto più punti dagli americani, le punte di diamante sono altre [proprio Gentile A. ed Aradori n.d.r.]

COACH DELL’AGNELLO

A parte i primi 2 minuti e un po’ il terzo quarto in cui ci siamo sì disuniti ma loro hanno pure messo a segno canestri complessi, la partita è stata impostata come volevo, bravissimi i ragazzi a metterci la giusta energia. La classifica è cortissima, ma questa vittoria ci fa guardare con ottimismo al futuro. Se Lalanne tirasse di più da tre non sarebbe male, è uno dei migliori dei nostri piedi a terra fuori dall’arco.

(dopo questa conferenza, entra Randle che con frasi di circostanza ringrazia compagni, staff e città per averlo accolto)

HAPPY CASA BRINDISI-VIRTU SEGAFREDO BOLOGNA 79-75 (18-17/ 34-29 / 56-58 )

BRINDISI: Suggs 10, Tepic 10, Oleka, Mesicek 13, Cardillo 2, Moore 26, Giuri 4, Lalanne 8, Randle 6

TIRI DA DUE: 23/46 (50%)    TIRI DA TRE: 7/20 (35%)      TIRI LIBERI: 12/17 (71%)

RIMBALZI: 47, 13 offensivi ( IL MIGLIORE: Lalanne 12, 2 off.)

ASSIST: 11 (IL MIGLIORE: Tepic 3)

PALLE PERSE: 13 ( Giuri 6)

BOLOGNA: Gentile 20, Umeh 5, Pajola 4, Ndoja 10, Lafayette 5, Aradori 25, Lawson 2, Slaughter 8

TIRI DA DUE: 18/37 (49%)     TIRI DA TRE: 8/31 (26%)      TIRI LIBERI: 15/21 (71%)

RIMBALZI: 37, 11 offensivi ( IL MIGLIORE: Slaughter e Aradori con 8)

ASSIST 8: (IL MIGLIORE: Aradori e Slaughter con 2)

PALLE PERSE: 11 (Gentile e Slaughter 3)