ASSAGO – Ci si aspettava una reazione da parte dell’Olimpia, con gara-2 che rappresentava una possibilità concreta per portare la serie sull’1-1 e trasferirsi in Trentino per indirizzarla. E, invece, gli uomini di Buscaglia hanno dimostrato di avere più fame, più organizzazione e, soprattutto, una mentalità adatta per affrontare una semifinale playoff. Krunoslav Simon e Ricky Hickman hanno riportato infortuni nel corso della gara, con il primo che, a meno di stravolgimenti, non disputerà gara-3 e gara-4, mentre il secondo non dovrebbe essere in dubbio per il primo match a Trento.

L’andamento della gara è stato molto simile a quello visto nel primo atto della serie, con Milano che ora, al termine del doppio confronto, trema. Jasmin Repesa, durante la conferenza stampa post-partita, ha commentato attribuendo tutti i meriti del caso a Trento, ma non è mancata la preoccupazione nella sue parole. Si è trattato di una conferenza lunga e che ha toccato molte tematiche, con uno sguardo indietro verso quella che è stata la deludente partecipazione all’EuroLeague, con il sedicesimo posto e aspettative che, secondo il tecnico croato, erano ben superiori rispetto alle reali capacità.

Al di là di come andrà la serie, ormai risulta evidente quanto l’aria sia pesante in casa Olimpia e tutto ciò ha le sembianze di un capitolo che si sta per chiudere. Il primo che potrebbe farne le spese è Jasmin Repesa, allenatore capace e che analizza sempre in modo dettagliato le situazioni vissute dalla sua squadra, ma arrivato ormai a fine corsa sulla panchina dell’Olimpia. Potrebbero e dovrebbero esserci modifiche di una certa portata anche al roster meneghino, perché sarebbe pressoché inutile affrontare nello stesso modo la prossima edizione dell’EuroLeague e rischiare di arrivare a fine campionato con l’acqua alla gola, come sta accadendo proprio in queste settimane. Questa Milano non diverte più quasi nessuno, i fischi sono all’ordine del giorno e la contestazione nei confronti di Flavio Portaluppi e di Livio Proli è tornata fortemente di moda.

Ribaltare la serie è qualcosa di possibile, secondo le parole di Repesa e, onestamente, con un roster di quel tipo sarebbe francamente sbagliato non pensarla così, infortuni e acciacchi a parte.

Solo applausi per Trento, fino a questo momento, per aver affrontato i primi due atti adottando l’atteggiamento migliore, con prestazioni molto fisiche e grande attenzione difensiva. Ora l’attenzione è concentrata sulle prossime due partite della serie, dove potenzialmente la squadra di Buscaglia può chiudere la questione, anche se si tratterebbe di un vero colpo di scena, nonostante il fattore campo.

Anche perché, senza troppi giri di parole, presentarsi ad un’ipotetica finale contro Avellino (più accreditata dell’Umana Venezia) con questo stato fisico e mentale sarebbe un autentico suicidio.

È tutto nella mani dell’Olimpia e, come ha detto Jasmin Repesa più volte nel post-gara, sarà davvero un’ardua impresa.