CantùCantù – Si torna al Pianella alla quinta giornata e gli ospiti saranno gli irpini della Sidigas Avellino. Sacripanti commenta cosÏ il match: ”Ci aspetta una partita molto difficile perché loro arrivano da un brutto KO e saranno arrabbiati. Riavremo Aradori anche se non ancora al top; dovremo essere bravi a crescere senza farci toccare dalla stanchezza sia fisica che mentale”.

La sconfitta per 85-68 sul campo di Varese, a cui si riferisce il coach biancoblu, ha attestato come Avellino abbia avuto un inizio di campionato decisamente discontinuo, nonostante il roster lungo,con qualità e talento, affidato alla guida di Frank Vitucci. L’impressione è che la Sidigas non abbia ancora trovato la giusta chimica di gioco, pur restando una formazione ambiziosa da non sottovalutare.

Cantù al contrario arriva da una striscia aperta di 4 vittorie consecutive tra campionato e coppa e un bilancio complessivo di 7 vittorie e 1 sola sconfitta. I biancoblu hanno fiducia nei propri mezzi e consapevolezza che ogni elemento del roster può dar un contributo importante: basti pensare ai 12 punti di Rullo nell’ultima gara di Eurocup. Obbiettivo per i brianzoli è continuare a vincere, nel primo impegno casalingo contro una diretta rivale per i playoff.

Per Cantù roster al completo. Da segnalare Aradori rientrante dopo lo stop dovuto alla scavigliata subita con Pesaro, e Abbass non al top della condizione.
Starting five con Ragland, Jenkins, Aradori, Leunen e Cusin. Dalla panchina Gentile e Rullo a cambiare i ruoli di play e guardia; Abbass e Jones dalle ali, e il giamaicano Uter ad avvicendare il centro friulano.

Chiave della partita potrebbe essere l’impatto difensivo di Cantù, specialmente sottocanestro: il lavoro di Cusin può senza dubbio fare la differenza. I lunghi di Avellino, Thomas e Ivanov, sono stati, però, gli unici ad essere costanti per Vitucci, contribuendo con 35,6 punti e 16,7 rimbalzi combinati di media. Importante sarà arginare il loro apporto, cercando tuttavia di non subire eccessivamente a rimbalzo, concedendo, quindi, troppi extra-possessi.
Interessante la sfida tra i due play. Il canturino Ragland, dopo il primo passo falso della stagione con Roma, in coppa è tornato ad autografare un’altra prestazione pazzesca (19punti+6rimbalzi+7assist in soli 24minuti): la sua esplosivià e pericolosità offensive possono essere letteralmente incontenibili. Di fronte si troverà lo sloveno Jaka Lakovic, giocatore di esperienza e classe sopraffina, che arriva Cucciago preceduto dall’aura di una carriera da vero campione. Sarà lui l’altro sorvegliato speciale alla Maporo Arena.

(da Cantù, Matteo Cogliati)

Avellino+SponsorAvellino – Sarà ancora la Lombardia il campo di battaglia per la Sidigas Avellino, impegnata domani (ore 18:15 arbitri Lo Guzzo-Baldini-Paglialunga) al Pianella contro la Pallacanestro Cantù. I biancoverdi sono alla ricerca del riscatto contro la formazione allenata da Pino Sacripanti, dopo la pessima prova offerta domenica scorsa sul campo della Cimberio Varese.

La sfida ad Aradori e soci costituirà un probante test per verificare la reazione dei giocatori in seguito alla scoppola di Masnago e il buon lavoro svolto in settimana, così come dichiarato da Frank Vitcci in conferenza stampa, fiducioso in un gran prestazione da parte dei suoi uomini. Il coach veneziano ha ammesso che la sua squadra è alla ricerca della vera identità e col lavoro in palestra il tempo gli darà ragione.

Mettendo da parte le riflessioni del tecnico, sotto osservazione in casa Scandone ci sono Jeremy Richardson, in ombra  nelle ultime due usciti, e a rischio taglio, alla pari di Nikola Dragovic sul quale le voci di un possibile addio sono sempre più imminenti. Segnali sono attesi anche da Jaka Lakovic che in settimana ha dichiarato come la difesa sia il punto da cui debba avere inizio la manovra di gioco di una Sidigas il cui bilancio in campionato parla di due vittorie e altrettante sconfitte.

Sorride, al contrario, il cammino della Pallacanestro Cantù: tre vittore su quattro in campionato; unico ko quello in casa della Dinamo Sassari. La società lombarda è stata protagonista in estate di una minirivoluzione. A cominciare dal cambio alla guida tecnica dove al partente Andrea Trinchieri, volato a Kazan, è arrivato il “profeta” in patria Pino Sacripanti il quale, alla guida di una Juve Caserta falcidiata dalle difficoltà economiche, ha conteso il premio di miglior allenatore dell’anno nella passata stagione a Frank Vitucci, assegnato poi  a quest’ultimo.

Curiosità – Tre le vittorie della Sidigas a Cantù a fronte di dieci affermazioni dei padroni di casa. Ultimo successo irpino è datato 27-10-2008 (Ngc Cantù – Sidigas 61-65). Vitucci è in vantaggio negli scontri diretti contro Sacripanti (6 vinte e 3 perse) mentre è indietro di quattro vittorie negli scontri contro Cantù (9-13). Marteen Leunen non ha mai perso contro la Scandone (7-0 il bilancio nelle gare giocate) ed è ad una sola vittoria dal traguardo delle 100 in serie A. Con quella di domani, per Pino Sacripanti saranno 450 panchine in serie A. Allo stati attuale, infatti, alle 417 di regular season vanno aggiunte le 32 di playoff. Per completare il quadro, da capo allenatore il tecnico canturino può anche vantare 42 partite nelle coppe europee, 11 di Coppa Italia e una di Supercoppa.

(da Avellino, Davide Baselice)