Henry Domercant chiude con 13 punti (Foto Buco)

Henry Domercant chiude con 13 punti (Foto Buco)

Pasta Reggia Caserta

Marco Mordente 6: Senza infamia e senza lode la prova del capitano bianconero. Bada a difendere sugli esterni avversari e a far girare la squadra.

Henry Domercant 6,5: La condizione fisica fa piccoli passi avanti, ma da quando c’è lui sono arrivate solo vittorie. Quando la palla scotta non sbaglia (quasi) mai, i suoi 13 punti arrivano tutti al momento giusto.

Michele Antonutti 6: Senza il gladiatore Michelori, esce il suo animo da guerriero per rimpiazzarlo a dovere. Combatte senza paura contro i lunghi avversari e allarga le difese avversarie che rispettano il suo tiro. Importante.

Aleksandar Capin 5,5: L’unico fuori giri della Juve. Si vede pochino in regia, segna solo una tripla importante, poi Esposito gli preferisce Moore.

Michele Vitali 7: Nei primi 20’ è tra i pochi a tentarci in attacco oltre Ivanov, ma la sua mente è offuscata dal grande lavoro su Allan Ray. Poi si sblocca e diventa un importante terminale offensive quando Bologna stringe le maglie sul bulgaro. Passo dopo passo torna quello dello scorso anno…

Claudio Tommasini 6,5: Oramai vederlo giostrare da playmaker è solo un ricordo. Ma si ritaglia i suoi bei minuti mettendo la museruola a Ray e anche ad Hazell quando gli tocca. Si è ritagliato un ruolo da specialista difensivo, con tanto cuore e polmoni.

Ronald Moore 6,5: Più ordinato del solito. Tira poco, mettendo il canestro più difficile e più importante; dà una grandissima mano a rimbalzo arrivando a collezionarne addirittura 10, di cui alcuni offensivi poi concretizzati dai compagni

Amedeo Tessitori 6: Il primo tempo è quello solito: alcune ingenuità da ventenne che gli costano il posto in campo. Nella ripresa ha un moto d’orgoglio, garantendo più solidità, quella che ha visto in alcuni casi Pianigiani per la sua Sperimentale.

Carleton Scott 7: Inizia in sordina, aumentando piano piano il numero di giri. Ultimo quarto a due facce: perde alcuni palloni sanguinosi per l’economia della gara, ma si fa perdonare con due canestri nel finale che indirizzano la gara verso Caserta. Doppia doppia da 12+10.

Dejan Ivanov 8: Il primo tempo è da 10 e lode. Il bulgaro si mette la fascetta rossa in fronte alla John Rambo, con una sola missione: segnare, segnare, segnare. Ed in ogni modo: tap-in, tiro da fuori, gancio cielo…si cheta nella seconda frazione, ma la difesa bolognese deve rispettarlo. E così si liberano gli altri. Uomo di carattere, quello che serve alla Juve.

Coach Enzo Esposito 7,5: “Nà maronn’ è partit”, la battezza lui. E ha ragione. La difesa su Ray dei suoi esterni è pressoché perfetta. Concede molto sotto canestro per la natura dei suoi quintetti senza Ivanov, ma in ogni caso i suoi giocatori si fanno in quattro su ogni palla. Una Juve che ha finalmente carattere, uguale a quello del Diablo. Che ha preso una squadra moralmente disastrata e dopo lungo inseguimento si trova al 9 di febbraio alzata dalla sedia dell’ultimo posto. Chapeau Enzino.

Juvonte Reddic ai tempi di VCU: ieri 24 e 9 rimbalzi

Juvonte Reddic ai tempi di VCU: ieri 24 e 9 rimbalzi

Granarolo Bologna

Okaro White 6: Il numero 1 gioca una gara non disprezzabile se guardiamo le cifre: 12 e 10 come il dirimpettaio Scott. Ma nel finale il 34 lo mette sotto e non fa nulla per reagire.

Gino Cuccarolo 5: 221 centimetri di ignoranza cestistica. Si innervosisce vedendo Ivanov sbucargli da ogni parte, in attacco non è capace di sfruttare il suo fisico imponente. Se gioca così, ci fai poco con l’uomo più alto d’Italia…

Abdul Gaddy 5,5: Si destreggia bene con il pressing verso la cabina di regia avversaria, ma è troppo timido offensivamente, sfruttando poche volte i suoi mezzi fisici. Poteva fare di più.

Matteo Imbrò 5: Gara marginale. Non attacca, non porta nulla nell’economia della gara. È ormai prossimo ai 21, è il momento di crescere e di dimostrare di poter tenere le chiavi bolognesi in mano…

Simone Fontecchio 5: Comincia benino, poi la sua presenza si fa sempre più evanescente. Hazell è in serata e Valli si affida al talento da scorer dell’americano, sacrificando il talentino classe ’95.

Valerio Mazzola 5: Anche lui non trova rimedio alla grande giornata di Ivanov. Solitamente si esalta con Caserta, non nella gara di ieri, dove sono i cinque falli a renderlo noto al pubblico del Palamaggiò

Gabriele Benetti Sv: Pochi secondi in campo, giusto il tempo di ‘trilionarlo’, per dirla alla maniera di Scott Hastings. Ma non eravamo in garbage time.

Jeremy Hazell 7: L’unico esterno che trova confidenza con la retina nella gara di ieri. Quando parte sembra una macchina, avvicina più volte i suoi compagni a contatto con la Juve. Molto meno consistente in difesa…

Allan Ray 4: Una giornata storta può capitare a chiunque. Anche ad Allan Ray dopo un campionato finora strepitoso: il numero 25 viene annullato dalla difesa di Vitali e Tommasini, che gli concede solo tiri difficili. Poi entra in sfiducia e non mette nemmeno quelli facili: e fa solo quattro punti, come il suo voto, con diciotto tiri presi.

Juvonte Reddic 7,5: Appena entra cambia la gara bolognese. Ha più cattiveria, esplosività e mezzi tecnici di Cuccarolo e con la orrida serata di Ray toglie più di una volta le castagne dal fuoco per gli emiliani. Un mese fa sembrava un pesce fuor d’acqua con Pesaro, ora un lungo devastante.

Coach Giorgio Valli 5,5: Il dito puntato verso la difesa non basta a spiegare la prova bolognese del Palamaggiò. Il suo credo non è stato rispettato, ma quando trova un rimedio a Ivanov non sa come smetterla con gli altri bianconeri.