Pasta Reggia Caserta

La tripla di Marco Giuri per la vittoria della Juve (foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

La tripla di Marco Giuri per la vittoria della Juve (foto Gennaro Buco, Juvecaserta Basket Official)

Edgar Sosa 5,5: Non è il Sosa che ci si aspettava al Palamaggiò; il problema fisico patito in settimana lo limita parecchio. Nonostante un paio di assist illuminanti, non riesce ad innestare le marce alte e per molto tempo prova dei tiri di coefficiente di difficoltà molto elevati, con percentuali rivedibili; quando inizia a svegliarsi, sul finale di terzo quarto, viene messo fuori causa dai crampi. Ha tempo per potersi rifare.

Daniele Cinciarini 6: Appare più lucido con un minutaggio più basso. Effettivamente il suo utilizzo da arma tattica lo aiuta molto; è l’unico a vederci da fuori nel primo tempo mettendo il timbro alla gara con due triple importanti. Riesce a reggere benino anche in difesa.

Raphiael Putney 6– : Tutti erano preoccupati del suo rendimento difensivo e ottimisti su quello offensivo; il Palamaggiò inverte completamente la tendenza. L’ex Vipers inizia in maniera sontuosa dietro, rifilando due delle tre stoppate della sua gara nei primi cinque minuti e apparendo a suo agio nelle rotazioni di Dell’Agnello. In attacco non riesce a liberare il suo potenziale, prendendo un paio di tiri sbilenchi; il suo minutaggio crolla drasticamente con l’esplosione di Olek Czyz.

Viktor Gaddefors 5,5: Ottimo come sempre il contributo in difesa del ‘soldatino’. Il sistema di coach Dell’Agnello sembra disegnato per le sue caratteristiche, con lui capace di poter difendere su quasi ogni ruolo. I dolori arrivano in attacco: lo svedese è apparso ancor più insicuro del suo tiro e timoroso di affondare il colpo in penetrazione. Lo dimostra in due contropiedi conclusi malamente, tra una stoppata subita ed un’infrazione di passi.

Marco Giuri 7,5: Sembra un film già visto. Il playmaker titolare ex Louisville non è al meglio e non riesce ad esprimere il suo talento; tocca dunque al ragazzo brindisino scendere in campo e riordinare le idee alla squadra. E non può esimersi, essendo anche il capitano. Gioca una gara incostante, ma le ultime due azioni mostrano perché questo ruolo è stato dato a Marco Giuri. Tripla tirata con grande coraggio con passo di arretramento a 5’’ dalla sirena finale e, sull’azione successiva, sporca il tiro di Gentile che poteva mandare la gara al supplementare. Può bastare?

Josh Bostic 6,5: Parte lento, sembra quasi piantato a terra per  i suoi movimenti legnosi. Nel primo tempo riesce soltanto a rendersi dannoso, perdendo un paio di palloni elementari e rifiutando un paio di tiri aperti. Dopo l’intervallo sale di tono e inizia a caricarsi la squadra sulle spalle: un paio di triple che danno respiro ai bianconeri, ma non solo. Tanto playmaking per mettere in moto i compagni, mentre in difesa mette la museruola ad Aradori e strappa tanti rimbalzi. Il quinto fallo lo estromette dal rush finale, ma l’ex Pistons dovrà ripartire dal secondo tempo di ieri.

Nika Metreveli 6: Non giocava da tanto una partita ufficiale, ma non si è notato più di tanto. Tiene bene in difesa e tenta di farsi notare anche in proiezione offensiva, dove la sua discreta mobilità lo rende una minaccia. Buona la prima per l’italiano-georgiano.

Olek Czyz 8,5: Sandro Dell’Agnello lo aveva menzionato in conferenza stampa come il più in forma del gruppo per via delle qualificazioni europee disputate con la sua Polonia. Ma nessuno poteva attendersi un impatto devastante come quello di ieri. Entra e in un momento di difficoltà si mette a fare il playmaker a testa bassa sbagliando il tiro, uno dei pochi errori della sua serata. Da lì in poi diventa l’incubo dei lunghi di Reggio, segnando praticamente in ogni modo. Non potrà giocare sempre così, ma presentarsi al Palamaggiò con 26 punti e 8 rimbalzi lascia il segno.

Mitchell Watt 7: Il pivot bianconero si fa vedere come scorer solido e discreto difensore. Anche lui a suo agio nei continui cambi di marcatura, riesce ad accompagnare spesso gli avversari in posizioni a loro poco congeniali. Se poi in attacco riesce a prendere il centro dell’area, fermarlo risulta molto difficile. Riesce a non cadere nella trappola dei falli quando ha qualche penalità di troppo, continuando nel suo lavoro difensivo. Debuttare con una quasi doppia doppia da 13 punti e 9 rimbalzi fa ben sperare.

Coach Sandro Dell’Agnello 7,5: Finalmente con una squadra con rotazioni ampie, il Grinta può finalmente sciorinare la sua idea di pallacanestro. Difensivamente la squadra ha dei momenti nella quale sembra di un’altra categoria, con i suoi cambi sistematici che mandano in bambola Reggio Emilia; l’attacco è sicuramente più fluido dello scorso anno, nonostante i cervelli Bostic e Sosa siano fuori condizione. Sandro ha tutto il materiale a disposizione per far bene. Ora tocca a lui, e naturalmente ai suoi ragazzi.

Grissin Bon Reggio Emilia

Stefano Gentile, il migliore per Reggio Emilia (Foto R.Caruso 2016)

Stefano Gentile, il migliore per Reggio Emilia (Foto R.Caruso 2016)

Pietro Aradori 6,5: è uno di quelli che prova a suonare più volte la carica per Reggio, ma ci sono dei momenti in cui si intestardisce nell’uno contro uno. Restano delle responsabilità che un capitano deve prendersi, ma nei momenti chiave Bostic riesce a contenerlo perfettamente. Nonostante la marcatura del 22, Pietro è il giocatore con il miglior plus/minus per Reggio Emilia, con un +8 in 30 minuti.

Derek Needham 5: la sua è una partita di grande sostanza, composta da un ottimo lavoro difensivo su Sosa e di qualche buona iniziativa in attacco, coronata dalla tripla a 50’’ dal termine con cui scrive il 75 pari. E dunque, perché una valutazione così bassa? Perché in quei 50’’ la sua gara si trasforma in un incubo, con la palla persa in un attacco cruciale per i biancorossi e la scelta di non fare fallo su Marco Giuri poco prima che il numero 21 scoccasse la tripla decisiva per il risultato finale…

Achille Polonara 5,5: Partita incolore per l’ala della Nazionale, che in attacco non riesce a dare spettacolo come solito. In verità, si prende poche responsabilità per un giocatore del suo calibro: solo 4 tiri in 27 minuti non sono uno score che ti aspetti da lui. In difesa prova a mettere una pezza su Olek Czyz, ma i risultati non arrivano.

Delroy James 4,5: In difesa riesce anche a far vedere qualcosina di buono, ma in fase offensiva è letteralmente un corpo estraneo alla squadra. L’ex Brindisi ha le qualità per diventare un giocatore importante a Reggio Emilia, ma quella del Palamaggiò è una brutta partenza.

Amedeo Della Valle 6: Non riesce ad esprimersi al meglio, condizionato ancora dall’acciacco al tendine d’Achille che gli ha fatto perdere più di venti giorni di preparazione. Resta comunque, per atteggiamento e carisma, uno dei leader della squadra: i compagni lo cercano e lui si fa cercare alla stessa maniera per mettersi in ritmo. Ma al tiro manca ancora qualcosina. Lo aspettiamo nelle prossime giornate, sufficienza di stima.

Andrea De Nicolao 5,5: Non riesce a dare il solito apporto in cabina di regia. La difesa casertana riesce a togliergli le sue abituali spaziature e di conseguenza l’attacco biancorosso ne risente nel lungo periodo. È però in campo quando Reggio sembra a tanto così dall’azzannare la partita.

Riccardo Cervi 6,5: L’anno ad Avellino lo ha rigenerato. Usa benissimo il corpo in attacco, facendo risultare semplici alcuni tiri molto complicati sul piano della coordinazione. Nel primo tempo è il migliore della Grissin Bon, strappando rimbalzi a profusione e tenendo botta con i lunghi avversari; poi i tre falli in un minuto durante il terzo parziale lo estromettono dal match.

Sava Lesic 5: Ha un buon tempismo sotto canestro, si fa spesso trovare pronto in pitturato per approfittare degli scarichi dei compagni. Si conferma per lunghi tratti uno degli aghi della bilancia biancorossa, ma rovina tutto nel quarto periodo, con il fallo antisportivo su Watt che concede a Caserta l’allungo sul +8 in un amen.

Stefano Gentile 7: Il più costante della Grissin Bon è l’ex della partita. Parte dalla panchina ma si mette subito in luce con due triple; con il passare dei minuti è l’unico che riesce a tenere in apprensione costante la difesa della Juve. Ha anche il tiro del pareggio allo scadere, ma forse esterrefatto dallo spazio che ha a disposizione, aspetta un attimo di troppo e si fa sporcare la conclusione da Giuri. Poco male: con pochi compiti in regia la produzione offensiva del ragazzo casertano aumenta esponenzialmente, e per Menetti la notizia è più che buona.

Max Menetti 6: Seconda sconfitta al fotofinish in due gare ufficiali per la sua Reggio Emilia. Il percorso post Kaukenas-Lavrinovic è ancora irto di ostacoli, ma le qualità della squadra sono ancora presenti. James e Lesic sembrano ancora dei corpi estranei, ma con il loro inserimento i biancorossi torneranno ad essere una squadra temibile.