Lele Molin in conferenza stampa

Lele Molin in conferenza stampa

La Pasta Reggia continua a non fermarsi. Nemmeno il giorno della Liberazione: Lele Molin concede ai suoi ragazzi il pomeriggio libero in “cambio” di un allenamento mattutino al Palamaggiò, prima della partenza per Sassari prevista per domattina. Di conseguenza, anche la solita conferenza stampa del venerdì è spostata alla mattina, il coach si presenta carico all’appuntamento con la stampa: “La vittoria con Siena è stata importante, continua a darci condizioni e fiducia. Abbiamo avuto una settimana tribolata per acciacchi (Roberts) e influenza (Vitali), ora metteremo assieme i pezzi per la gara del Palaserradimigni”. Con la Dinamo Sassari la Juve può giocarsi una bella fetta di post season: una vittoria sul difficilissimo campo sardo vorrebbe dire qualificazione in tasca, ma proprio all’andata i bianconeri ebbero una bella lezione dalla banda di Meo Sacchetti, in quella che rimane l’ultima sconfitta al Palamaggiò di Brooks e compagnia. Una sorta di “bestia nera”, per la Juve e per lo stesso Molin: “In vita mia sono riuscito a vincere solo una volta a Sassari, lo scorso anno in gara 7 dei quarti di finale con Cantù. Contro di loro è come giocare in un playground, quando entrano in ritmo sono immarcabili. Dovremo attaccarli proprio su quello: non possiamo accontentarci di una prova prettamente difensiva, ma dovremo essere costanti in attacco. E’ un campo e una gara che testerà le nostre capacità. All’andata tenemmo per due quarti con le nostre armi, voglia ed atletismo, poi vennero fuori alla distanza. Le loro caratteristiche sono quelle che possono metterci più in difficoltà. Devecchi dice che scenderemo in campo con la mente libera? In questo momento nessuno può farlo, ogni squadra si gioca qualcosa”.

Con gli acciacchi di Roberts e Vitali, non gravi ma che sicuramente hanno minato la preparazione settimanale, si è sentita ancora di più l’assenza di Tommasini: “Claudio può dar fiato a Moore e Mordente, ci manca in campo e anche a lui mancano questo tipo di partite, in cui si può crescere acquisendo responsabilità, così come ha fatto Michele Vitali. Proprio il numero 13 si è rivelato decisivo sabato scorso contro Siena con il canestro che ha indirizzato la vittoria verso Pezza delle Noci, e Molin spende solo parole d’elogio per lui: “Sta ben interpretando il ruolo, durante l’anno ha avuto degli alti e bassi fisiologici ma dimostra di essere recettivo verso quello che gli chiediamo. Sta vivendo la situazione con entusiasmo e fiducia, siamo contenti di aver investito su di lui anche se la sua firma ce la sudammo. Credo abbia ancora dei margini di miglioramento, spero che possa confermarsi con il passare del tempo, sono questi i veri giocatori. Ma per la voglia che ci mette ne ha possibilità. Alla fila dei “buoni” si aggiunge anche Ronald Moore, che ha letteralmente rivoltato come un calzino l’attacco bianconero: “Non mi aspettavo avesse subito quest’impatto e risultare efficace sin dal primo giorno. Sapevo che si sarebbe adattato coinvolgendo gli altri in attacco, ma ci sta dando tanto anche individualmente, dimostrandosi un attaccante affidabile e un ottimo difensore. Quello che ci ha fatto optare per lui è stata la sua intelligenza cestistica”.